Vuelta a España, la panoramica sui protagonisti attesi al via
Scopriamo chi saranno i partecipanti all'ultimo grande giro stagionale. La sfida per la classifica generale è ricchissima: Vingegaard si aggiunge alla sfida Remco-Primoz, tanti i contendenti al podio. Si preannunciano invece pochissimi velocisti
Manca sempre meno all’inizio del Vuelta a España 2023, che prenderà il via con una cronosquadre da Barcellona il prossimo 26 agosto. Il terzo ed ultimo grande giro stagionale sarà quest’anno particolarmente atteso ed interessante, visto il percorso fortemente indirizzato verso gli scalatori e un campo partenti che si annuncia sempre più valido. Eccoci dunque pronti ad una carrellata dei nomi di spicco che si daranno battaglia nelle tre settimane spagnole, tra chi punterà alla vittoria finale, chi ai successi parziali e chi invece arriverà alla Vuelta con l’intento di raddrizzare una stagione sfortunata. Come accade ogni anno, infatti, una buona parte dei big presenti al via sono qui per giocarsi le ultime fiches di un’annata poco proficua, anche se in questo 2023 si preannuncia folta la presenza di capitani che hanno già raccolto parecchio, e puntano a migliorare ulteriormente il loro bottino.
Favoriti per la classifica generale
C’è grandissima attesa per vedere quella che sarebbe una ipotetica rivincita dell’ultimo Giro d’Italia tra Remco Evenepoel, campione in carica, e Primoz Roglic, vincitore della Corsa Rosa. Entrambi arrivano all’appuntamento con grande ambizione e preparazione mirata, avendo saltato il Tour de France, ma dovranno fare i conti con un terzo incomodo molto ingombrante. È arrivato infatti a sorpresa l’annuncio della presenza di Jonas Vingegaard, che a quanto pare però aveva già segretamente programmato la Vuelta per il suo 2023. Il vincitore del Tour de France diventa automaticamente l’uomo più atteso, e solo la strada dirà chi tra lui e Roglic sarà il vero capitano di una Jumbo-Visma più forte che mai, in cui ci sarà posto anche per Sepp Kuss, gregario di lusso pronto ad affrontare il terzo grande giro stagionale.
Tutti gli altri partono inevitabilmente un gradino più in basso rispetto a questa triade. Gli sfidanti però non mancano, e anche in questo caso si tratta di corridori che hanno preparato il Giro d’Italia. Ci sarà Geraint Thomas, una certezza per il podio in caso di forfait o defezioni altrui e accompagnato nella sua Ineos da Thymen Arensman, ci sarà anche Aleksandr Vlasov con il giovane talento Cian Uijtdebroeks nella Bora-Hansgrohe. Attenzione poi alla coppia della UAE Emirates composta da João Almeida e Juan Ayuso, che contribuiscono a rendere più numerosa ed imprevedibile la corsa al podio finale, sempre che i fantastici 3 non monopolizzino la corsa.
Infine, ma guai a sottovalutarli, ci sono i corridori che hanno dovuto riconvertirsi sulla Vuelta dopo aver preparato il Tour de France e averlo dovuto abbandonare anzitempo. Si tratta di pericolosi outsider come il beniamino di casa Enric Mas, già secondo in tre occasioni e capitano di una Movistar molto affamata. Altro deluso del Tour è Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), che in passato ha già dimostrato di sapersi rifare con i successi parziali in caso la condizione non fosse ancora quella ottimale.
Ultima squadra che sembra interessata a puntare sulla classifica generale è la DSM, in cui Romain Bardet potrebbe essere accompagnato dai giovani Oscar Onley e Max Poole, anche se con il team tedesco usare il condizionale è d’obbligo, vista la solita poca chiarezza comunicativa riguardo ai programmi dei capitani. Non sembra avere le idee chiare neppure la Bahrain-Victorious, che vorrebbe portare Mikel Landa, il quale invece non sembra della stessa idea. Ci sarà sicuramente Damiano Caruso, che sembra però intenzionato a correre da battitore libero in cerca di successi di tappa.
Velocisti e cacciatori di tappe
Visto il percorso particolarmente montuoso, sono pochi gli sprinter annunciati al via, anche se qualche ruota veloce potrà aggiungersi all’ultimo momento. Ecco dunque che la lista dei velocisti già sicuri di fare la vuelta è ben ristretta: ci saranno Marijn Van den Berg (EF Education-EasyPost) e Gerben Thijssen (Intermarché-Circus-Wanty), entrambi corridori in forte crescita così come Milan Menten (Lotto-Dstny), anche se indubbiamente non si tratta di nomi di grido. Ci saranno poi velocisti più affermati come Danny Van Poppel (Bora-Hansgrohe) e Juan Sebastián Molano (UAE Emirates), ma al netto di qualche sorpresa nelle prossime settimane si preannuncia un parterre di velocisti piuttosto povero.
Già più delineata è invece la situazione dei battitori liberi, o cacciatori di tappe che dir si voglia, che come da tradizione non mancano di tenere vive le tre settimane spagnole, anche se non è da escludere che qualche capitano uscito di classifica possa riconvertirsi sulle fughe per i successi parziali. Tra gli italiani potrebbero ben figurare Andrea Vendrame (AG2R Citroën) nelle tappe mosse e Filippo Zana (Jayco-AlUla) sulle montagne, dove il veneto si dovrà misurare con altri scalatori puri come Jay Vine (UAE Emirates) e Sergio Higuita (Bora-Hansgrohe) e la certezza Jesús Herrada (Cofidis). Potrebbe poi esserci anche Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), la cui presenza non è tuttavia certa, mentre c’è particolare interesse per seguire i progressi dei giovani talenti francesi Kevin Vauquelin (Arkéa Samsic) e Romain Grégoire con Lenny Martinez (Groupama-FDJ).