Kooij decolla ancora alla Paris-Nice, anche Pedersen non può nulla
Seconda vittoria per lo sprinter della Visma, che si impone nettamente a Sisteron. Si rivedono Ackermann e Bennett, in classifica non cambia nulla
Come nella prima tappa di Les Mureaux, come lo scorso anno sempre alla quinta tappa, ma questa volta ancor più nettamente. Olav Kooij vince per la terza volta in carriera alla Paris-Nice, sempre battendo Mads Pedersen, che a sua volta era riuscito a precederlo una volta nel 2023, ma si ferma ancora al secondo posto.
A Sisteron il successo del classe 2001 del Team Visma Lease a Bike è stato a dir poco perentorio, al termine di una tappa non molto selettiva ma che si è animata negli ultimi dieci chilometri, sull'unico strappo del circuito finale, dove anche alcuni uomini di classifica hanno provato a sorprendere gli altri. Alla fine non cambia niente nella generale, Luke Plapp resta in maglia e gialla e si prepara a difenderla nell'impegnativo trittico finale che deciderà questa edizione.
Paris-Nice 2024, la cronaca della quinta tappa
Anche se l'arrivo e i chilometri finali verso Sisteron strizzano l'occhio alle ruote veloci, le quattro salite di terza categoria in settanta chilometri nella parte centrale della tappa incentivano l'azione di una fuga numerosa. Il primo a provarci è Pierre Latour (TotalEnergies), seguito poi dal compagno Sandy Dujardin, da Dries De Bondt (Decathlon Ag2r La Mondiale), Alexis Gougeard (Cofidis), Matthias Norsgaard (Movistar Team) e Mathijs Paasschens (Lotto Dstny).
Il loro vantaggio non supera mai i tre minuti, e ai -85 è talmente esiguo da permettere a Victor Campenaerts e Pascal Eenkhoorn di lanciare un'azione di coppia dal gruppo e ricongiungersi alla testa della corsa. La Lotto Dstny non ha più una carta da giocarsi allo sprint dopo il ritiro di De Lie di ieri, e così porta tre uomini su otto a collaborare nel gruppo di testa. In gruppo tirano soprattutto Groupama-FDJ, Visma LAB e Lidl-Trek, mentre tra i velocisti le prime defezioni sono quelle di Kaden Groves (non partito) e Arvid De Kleijn, vincitore della seconda tappa, e Fabio Jakobsen, entrambi ritirati.
La buona collaborazione davanti non è però sufficiente nel lungo falsopiano in discesa che porta al primo passaggio sul traguardo, dove il distacco scende rapidamente sotto i trenta secondi, per una fuga che inizia anche a perdere pezzi (Paasschens e Latour i primi a staccarsi). Il ricongiungimento avviene però solo dopo lo sprint intermedio dei -10, che quindi non assegna abbuoni potenzialmente appetibili per gli uomini di classifica.
Poco dopo il passaggio sul traguardo c'è un breve dentello, non molto ripido ma sufficiente per accendere la corsa: ci prova prima Quentin Pacher (Groupama-FDJ), seguito da Michael Valgren (EF Education EasyPost) e Bob Jungels (Bora-Hansgrohe), con anche Pedersen e Pithie che si muovono per non rischiare di essere tagliati fuori. Subito dopo prova a partire in contropiede Jasper De Buyst (Lotto Dstny), che questa volta innesca la reazione anche di uomini ancora in corsa per la classifica, come Laurens De Plus, Aleksandr Vlasov e soprattutto Brandon McNulty. A quel punto anche Remco Evenepoel, che si era portato nelle prime posizioni, è costretto a seguire per chiudere il buco, e pur avendo Santiago Buitrago sulla ruota cerca di proseguire per qualche centinaio di metri. Il tentativo non dura molto, ma anche oggi alla Parigi-Nizza non è mancata l'azione.
Volata senza storia
Gli ultimi sei chilometri diventano quindi pura preparazione alla volata, con diversi uomini veloci ancora presenti in gruppo, ma treni non lunghissimi. Senza De Kleijn la Tudor prova a pilotare Matteo Trentin, ma questa volta gli svizzeri arrivano un po' troppo presto. All'ultimo chilometro arrivano lanciati anche i Jayco AlUla, ma Dylan Groenewegen rimane intruppato e non riesce a sprintare. Tocca quindi ancora alla Lidl-Trek lanciare la volata di testa, questa volta con Jasper Stuyven da penultimo uomo e Ryan Gibbons a lanciare Mads Pedersen, che ha Pascal Ackermann sulla sua ruota. Il tedesco prova ad affiancare il danese ma rimbalza indietro, diventando però il punto di riferimento ideale per Olav Kooij, che arriva da dietro a doppia velocità e batte nettamente Pedersen.
Replicato dunque l'ordine d'arrivo della tappa di apertura per le prime due posizioni, anche se Pedersen si può consolare con la maglia verde della classifica a punti, strappata a Laurence Pithie, oggi solo ottavo. Buoni piazzamenti invece per due velocisti in cerca di fiducia come Ackermann e Sam Bennett, mentre Danny van Poppel completa la top five e Matteo Trentin chiude al settimo posto.