Mathieu van der Poel è il quarto corridore di sempre a vincere almeno 3 volte il Fiandre e la Roubaix © via X @ParisRoubaix
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Van der Poel punta il record di Monumento sul pavé: tutti i numeri della Parigi-Roubaix 2025

L'iconico velodromo ha incoronato per la terza volta consecutiva il fuoriclasse della Alpecin: eguagliata la storica tripletta di Francesco Moser. Il riepilogo statistico della gara

E alla fine la Roubaix ha celebrato nuovamente lo stesso corridore: Mathieu van der Poel, come nelle passate due edizioni, è arrivato tutto solo sul velodromo nel quale ha potuto gustarsi un trionfo che lo consacra ulteriormente fra i migliori classicomani di sempre.

A mente fredda, è tempo di riepilogare tutte le principali curiosità statistiche che la 122esima edizione della Parigi-Roubaix 2025 ci ha lasciato. Pronti, partenza, via!

Mathieu, una storica tripletta

I numeri che descrivono la portata epocale della tripletta del fenomeno neerlandese sono tanti e anche per questo meritano di essere evidenziati: nella storia del ciclismo, van der Poel è il terzo corridore a vincere la Parigi-Roubaix per tre volte di fila dopo il pioniere francese Octave Lapize (1909-1911) e Francesco Moser (1978-1980).

Mathieu è altresì il primo di sempre a compiere i seguenti traguardi: vincere una delle due Monumento sulle pietre per quattro anni consecutivi; vincere sia la Sanremo che la Roubaix nello stesso anno in due stagioni diverse (2023 e 2025); centrare il podio a Fiandre e Roubaix nello stesso anno in tre annate di fila (2023-2025).

Il three-peat di Mathieu van der Poel alla Parigi-Roubaix 2025 © via X @ParisRoubaix
Il three-peat di Mathieu van der Poel alla Parigi-Roubaix 2025 © via X @ParisRoubaix

Il 30enne nativo di Kapellen, in aggiunta, è il quarto corridore nella storia capace di vincere almeno 3 volte sia Fiandre che Roubaix dopo Johan Museeuw, Tom Boonen e Fabian Cancellara. Un obiettivo concreto che MvdP potrebbe conseguire entro fine carriera può diventare quello di vincere 5 Roubaix e 4 Fiandre, stabilendo così i nuovi record assoluti delle classiche Monumento del pavé. Un traguardo che fino a qualche tempo fa poteva sembrare utopia per un corridore ma, ora come ora, è alla portata.

Quantomeno per altre due settimane - prima che la Liegi, probabilmente, cambi di nuovo le carte in tavola, MvdP si è assicurato così di condividere il totale di corse Monumento di Pogačar: otto a testa, le stesse di Van Looy e 6 in più di qualsiasi altro corridore in attività.

Per la Alpecin-Deceuninck dei fratelli Philip e Christoph Roodhooft si tratta della nona Classica Monumento in bacheca (equamente distribuite tra Sanremo, Fiandre e Roubaix), cifra che la pone al 5° posto parimerito nella classifica delle squadre di ogni epoca.

Con il tris della superstar della Alpecin-Deceuninck, i Paesi Bassi si portano a quattro successi consecutivi (van Baarle aprì le danze nel 2022), fatto senza precedenti in questo secolo. L'ultima volta ci era riuscito il Belgio nel quadriennio 1987-1990 con 4 corridori diversi (Eric Vanderaerden, Dirk Demol, Jean-Marie Wampers ed Eddy Planckaert).

Pogačar a podio in tutte le Monumento

Non è arrivata la leggendaria vittoria all'esordio ma Tadej continua ad aggiungere il suo nome nei club d'élite della storia ciclistica: la piazza d'onore alla Roubaix lo ha fatto diventare il nono corridore di sempre a centrare il podio nelle 5 Classiche Monumento. Naturalmente, quanto dimostrato è più che sufficiente per credere che Pogačar sia il prossimo candidato a vincere tutte le cinque principali corse di un giorno del calendario, impresa finora riuscita solo ai belgi Rik van Looy, Roger De Vlaeminck ed Eddy Merckx

Tadej Pogačar nella Foresta di Arenberg © Getty via X @UCI_cycling
Tadej Pogačar nella Foresta di Arenberg © Getty via X @UCI_cycling

Se si includono però i Grandi Giri e il Mondiale in linea, Pogačar torna a bussare alla sola porta di Merckx, l'unico a vantare almeno un podio nel palmarés in tutte queste gare.

Per quanto riguarda la rivalità con MvdP, il loro duello ha assunto portate storiche di cui comincia a diventare difficile trovare paragoni: nessuna coppia di corridori ha condiviso il podio tra Monumento e Mondiali in linea quanto Mathieu e Tadej (7 volte, pareggiati Merckx-Godefroot e Girardengo-Belloni); inoltre, sono la prima coppia di corridori nella storia del ciclismo a salire sul podio in ciascuna delle tre Monumento della stagione.

Mads, Wout e il resto dei battuti

In quella che poteva la sua più grande occasione per vincere finalmente la prima classica Monumento della carriera, la sfortuna della foratura in un momento cruciale della corsa ha negato a Mads Pedersen questa possibilità. L'ex campione iridato della Lidl-Trek si è comunque rivelato il migliore della concorrenza, concludendo in terza posizione - secondo podio di fila alla Roubaix - davanti a Wout van Aert, quarto come al Fiandre, le cui velleità di vittoria nelle due corse a lui più care sono state rispedite nuovamente al mittente.

Per il danese, autore di una campagna delle classiche eccelsa, i podi senza vittorie nelle Monumento diventano 4 (2 al Fiandre e 2 alla Roubaix), mentre le Top 10 salgono a 11. Wout, dalla sua, sale a 6 Top 4 tra Ronde e Roubaix, restando a secco di successi.

Il trio formato da van der Poel, Pogačar e Pedersen è peraltro il primo della storia a chiudere sul podio sia il Giro delle Fiandre che la Parigi-Roubaix nella stessa stagione.

In casa Italia Filippo Ganna, costretto a rincorrere fin dalle prime battute di gara, non è riuscito a lottare questa volta con i migliori del lotto. Il suo 13esimo posto finale lo rende comunque il migliore degli italiani per la quarta classica World-Tour su quattro a cui ha partecipato nel 2025 (Sanremo 2°, E3 3° e Fiandre 8°). Sfuma tuttavia la possibilità di eguagliare Alessandro Ballan, che rimane l'unico italiano in questo secolo a piazzarsi in Top 10 a Sanremo, Ronde e Roubaix nello stesso anno (in due occasioni, 2008 e 2012). Giacomo Nizzolo, dal canto suo, non finirà negli annali ma vale la pena citare il suo 37esimo posto alla Roubaix che fa seguito al 56esimo del Fiandre, due corse portate a termine in carriera per la prima volta a 36 anni e con piazzamenti dignitosi, vista pure l'età.

È curioso notare invece che per la Decathlon-AG2R, i due migliori piazzamenti alla Roubaix in oltre 30 anni di partecipazioni della formazione transalpina siano stati firmati da corridori svizzeri: Stefan Bissegger, 7° al traguardo in questa edizione, succede a Silvan Dillier, oggi compagno di MvdP e che nel 2018 fu secondo dietro all'iridato Peter Sagan.

Merita una menzione la notevolissima performance corale della Intermarché-Wanty, che ha piazzato ben quattro corridori in Top 20 con l'exploit di Jonas Rutsch, 6° all'arrivo nonché il migliore della fuga iniziale. Seconda Top 10 per Laurenz Rex (fu 9° nel 2023).

Roubaix, il dopocorsa. Van Der Poel: «Tadej ha sbagliato l'ingresso in curva»
Carissimo Mathieu, che ne dici di fare anche la Liegi?
Michele Moretti
Cresciuto a pane e sport. Nato con l'amore per il basket, mi sono avvicinato al ciclismo grazie ai pomeriggi passati a guardarlo in tv con i miei nonni. Accumulatore seriale di statistiche sportive a tempo perso.