Schachmann, le magie continuano
Itzulia Basque Country, il tedesco domina la crono d'apertura. Sul podio Martínez e Kwiatkowski
Difficile e inedita crono d'apertura, pendenze fino al 21%
Le classiche condizioni meteo accompagnano la prima tappa della Itzulia Basque Country 2019: freddo e pioggia, abituali frequentatori della zona, sono il leitmotiv dell'inedita - in quanto mai nelle 58 edizioni precedenti si era verificata tale eventualità - cronometro di apertura. L'esercizio individuale non è però alieno all'abituale trama della corsa; in poche parole, non è il piattone che si vede altrove.
La prova di 11.3 km con partenza e arrivo a Zumarraga è caratterizzata dalla presenza, poco dopo metà percorso, della dura salita di La Antigua: 2.3 km all'insù con pendenza media del 9.7% e punta massima del 21%. Questa distonia nel tracciato manda lascia così diverse interpretazioni su quale mezzo utilizzare: c'è chi pedalerà prima con la bici da crono per passare a quella da strada, chi effettuerà tutta la prova con una e chi con l'altra tipologia.
Sorprendente tempo di Craddock, bene anche Landa
Il primo a scendere dalla pedana di partenza alle 14.15 è il portoghese José Fernandes (Burgos BH), ma il suo 19'16" non è significativo. Il primo nome di peso impegnato nell'evento è quello di Tony Martin; settimo a muoversi, il tedesco del Team Jumbo-Visma fa siglare il miglior tempo provvisorio in 18'24". Ma per l'ex campione del mondo della specialità la soddisfazione è provvisoria perché, 6' più tardi, il suo parziale viene a sorpresa demolito da Lawson Craddock: lo statunitense prolunga il magic moment della EF Education First con un stupefacente 17'44".
La riprova della gran giornata del texano viene dall'immediato confronto con un big della specialità, per giunta desideroso di ben figurare davanti al pubblico di casa; e invece Jonathan Castroviejo (Team Sky) si accomoda ampiamente alle spalle con 18'11". A chiudere il primo giro di partenti è uno dei pretendenti per la generale, ovvero sia Mikel Landa; discreta la prova del capitano del Movistar Team con 18'04", inserendosi al secondo posto provvisorio. Da segnalare la caduta di Mark Padun: l'ucraino della Bahrain Merida va in coda con 23'08" e sarà interessante vedere se domani potrà ripartire.
Mas va in testa, Bilbao si mette alle sue spalle
Bisogna attendere un po' di tempo per vedere un risultato di rilievo e a realizzarlo è Lucas Hamilton; l'australiano della Mitchelton-Scott, recente vincitore della Coppi&Bartali, scende sotto il muro dei 18' con un bel 17'56". L'avventura di Craddock sulla sedia del leader termina per colpa di Enric Mas: reduce da una Volta a Catalunya sotto le aspettative, lo spagnolo della Deceuninck-Quick Step balza in vetta con un ottimo 17'34".
Ritorna a frequentare i quartieri nobili della classifica Amanuel Gebreigzabhier: l'eritreo del Team Dimension Data si esprime in 17'56", sopra le attese della vigilia. Fa poco meglio di lui il talentino Tadej Pogacar, che anche in un percorso simile dimostra le sue abilità: lo sloveno della UAE Team Emirates si inserisce al terzo posto con 17'53". Il primo ad avvicinarsi a Mas è un connazionale, vale a dire Pello Bilbao: ristabilitosi dopo un malanno fisico patito nella scorsa settimana, lo spagnolo dell'Astana Pro Team è momentaneamente secondo con 17'42".
De Marchi miglior italiano, tempone di Konrad che va in testa. Scialbo Dennis
Buona la prestazione di Diego Rosa (Team Sky) in 18'03", superato poco dopo da Gorka Izagirre (Astana Pro Team) in 17'59", con il basco che pregiudica una prova migliore con un paio di curve sbagliate. Sempre nella stessa zona si posiziona Alessandro De Marchi: il friulano del CCC Team con 17'58" strappa al piemontese la palma di miglior italiano. Così così Sergio Henao (UAE Team Emirates) in 18'10" e David De la Cruz (Team Sky) in 18'13", molto meglio invece Alexey Lutsenko (Astana Pro Team) in 17'57".
Dopo il kazako è il turno di Patrick Konrad: l'austriaco della Bora Hansgrohe parte forte e finisce ancor più veloce, recuperando 7" nel tratto finale a Mas e andando a piazzarsi al comando con un eccellente 17'29". Chi invece è sottotono soprattutto nel tratto conclusivo è Rohan Dennis: il campione del mondo della specialità ancora balbetta nella nuova avventura con la Bahrain Merida e con 17'57" è ai margini della top 10 provvisoria.
Belle prove dei britannici Carthy e Thomas, che staffilata di Schachmann!
Con il passare dei minuti, la pioggia lascia spazio a qualche raggio di sole e sull'asfalto iniziano ad intravedersi chiazze asciutte. A beneficiare delle mutate condizioni meteo è Hugh Carthy: l'allampanato britannico della EF Education First addirittura si inserisce al terzo posto con 17'41". Ma per poco, perché il ben più titolato connazionale Geraint Thomas (Team Sky) lo supera con 17'40". Deludente l'idolo di casa Mikel Nieve (Mitchelton-Scott) con 18'07", convincenti invece sia Alexandre Geniez (Groupama-FDJ) con 17'52" e Jakob Fuglsang (Astana Pro Team) con 17'48".
Konrad inizia a far qualche pensiero al primo centro da pro', ma i sogni di gloria dell'austriaco vengono brutalmente spenti nientemeno che da un compagno di squadra. Maximilian Schachmann, infatti, non solo prosegue sulla scia di quanto visto in Catalunya; anzi, il tedesco demolisce gli intermedi e sul traguardo sprinta fino all'ultimo per un incredibile 17'10", dando quasi 20" al vecchio leader.
Malissimo Mollema, splendido Martínez. E anche Yates convince
Pessima invece la prova di uno spento Bauke Mollema: in difficoltà anche in salita, il neerlandese della Trek-Segafredo con 18'39" di fatto già saluta le ambizioni di alta classifica. Non convince ma non sprofonda George Bennett: il neozelandese del Team Jumbo-Visma, che zigzaga in cima alla salita dovendosi anche arrestare, conclude in 18'08". Poco meglio di lui Sam Oomen (Team Sunweb) con 18'04" mentre un altro oranje, Tom Jelte Slagter (Team Dimension Data), prosegue nell'anonimato che accompagna lui e la squadra con un 18'42".
Chi vola è Daniel Martínez; tra i più forti nel tratto in salita, il colombiano della EF Education First splende con un 17'19", tempo che gli vale la seconda posizione. Si difende bene Daniel Martin (UAE Team Emirates) in 17'45" mentre fa meglio uno dei grandi favoriti della vigilia, vale a dire Adam Yates: il britannico della Mitchelton-Scott va bene in salita e paga un po' nel finale, ma il 17'26" gli consente di issarsi al terzo posto.
Kwiatkowski e Alaphilippe sul pezzo, Izagirre senza infamia e senza lode
In una prova simile, Michal Kwiatkowski è sempre un pericolo per tutti. E anche stavolta il polacco del Team Sky non si smentisce, guadagnando addirittura qualcosa nel finale su Schachmann; l'iridato di Ponferrada si inserisce al terzo posto con 17'20". Interlocutori i tempi di Dmitry Strakhov (Team Katusha Alpecin) con 18'44", Bjorg Lambrecht (Lotto Soudal) con 18'14" e Mathias Fränk (AG2R La Mondiale) con 18'21", è poi il turno del ben più atteso Julian Alaphilippe. Il francese della Deceuninck-Quick Step va forte con 17'22", dimostrando di non essere giunto in Spagna per fare una scampagnata prima delle Ardenne.
Bene ma non benissimo Ion Izagirre: in una prova che è tagliata su misura sulle sue abilità, il capitano dell'Astana Pro Team migliora con il passare dei km e conclude in 17'32", meglio di tanti ma peggio di altri. Perde la sfida interna per la leadership Emanuel Buchmann: il tedesco della Bora Hansgrohe con 17'47" paga sia su Schachmann che su Konrad. Interessante vedere da domani le gerarchie. Per le sue caratteristiche, buona prova per Dylan Teuns (Bahrain Merida) che si esprime in 17'42". L'ultimo a partire è Rubén Fernández, ma il murciano nel Movistar Team è gregario per Landa: lo scalatore taglia il traguardo in 18'18".
Terzo centro stagionale per Schachmann, domani arrivo su una rampa all'8%
Vince dunque Maximilian Schachmann, al terzo centro stagionale dopo quelli ottenuti al GP di Larciano e nella quinta tappa della Volta a Catalunya. 17'10" il tempo del tedesco della Bora Hansgrohe, che sale sul podio assieme a Daniel Martínez (EF Education First) e Michal Kwiatkowski (Team Sky), lontani rispettivamente 9" e 10". Completano la top ten Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick Step) a 12", Adam Yates (Mitchelton-Scott) a 16", Patrick Konrad (Bora Hansgrohe) a 19". Ion Izagirre (Astana Pro Team) a 22", Enric Mas (Deceuninck-Quick Step) a 22", Geraint Thomas (Team Sky) a 30" e Hugh Carthy (EF Education First) a 31".
Domani la corsa prosegue con la Zumarraga-Gorraiz di 149.5 km, con un continuo saliscendi senza salite durissime; sulla carta a sfidarsi per il successo saranno i puncheur in ragione degli ultimi 500 di gara con una pendenza superiore all'8%. Gente come Alaphilippe e Kwiatkowski, in poche parole.