Evenepoel resta alla Soudal-Quick Step: niente trasferimento alla Red Bull-Bora-Hansgrohe
L’affare sembrava ormai in dirittura d’arrivo, ma il belga resterà almeno fino al 2025 con Lefevere. Ecco perché il passaggio non si è concretizzato
Il ciclismo internazionale era in fermento per quello che avrebbe potuto essere uno dei trasferimenti più clamorosi della stagione: Remco Evenepoel, giovane talento belga e campione del mondo in carica nella cronometro, sembrava ormai destinato a lasciare la Soudal-Quick Step per accasarsi alla Red Bull-Bora-Hansgrohe. Eppure, nonostante le voci sempre più insistenti e le trattative apparentemente in fase avanzata, il trasferimento non si concretizzerà.
Diverse fonti hanno confermato che Evenepoel resterà nella squadra belga guidata da Patrick Lefevere almeno fino al 2025, scongiurando così una mossa che avrebbe sconvolto gli equilibri del ciclismo mondiale.
Poteva essere l'affare dell'anno
Evenepoel sta vivendo un momento straordinario nella sua carriera. Negli ultimi due mesi, ha conquistato due medaglie d’oro alle Olimpiadi, una nella cronometro e una nella prova in linea, confermandosi come uno dei ciclisti più completi al mondo. Inoltre, ha recentemente vinto il suo secondo titolo mondiale consecutivo nella cronometro, consolidando il suo status di specialista in questa disciplina.
L’affare sembrava ormai in dirittura d’arrivo, tanto che molti osservatori si aspettavano una conclusione positiva entro la fine della scorsa settimana. Il 24enne belga era visto come il tassello mancante per completare il progetto ambizioso della Red Bull-Bora-Hansgrohe, una squadra che, dopo l’arrivo del colosso austriaco delle bevande energetiche, si è posta come obiettivo di sfidare i migliori team al mondo, con un occhio di riguardo ai Grandi Giri e alle classiche monumento.
L'approdo di Evenepoel nella squadra tedesca avrebbe rappresentato un ulteriore passo avanti nel tentativo del team di Ralph Denk di costruire una formazione stellare. Infatti, la Red Bull-Bora-Hansgrohe si era già assicurata lo scorso anno la firma di un altro grande nome del ciclismo, Primoz Roglic, recente vincitore della Vuelta a España. L’idea di vedere Evenepoel e Roglic insieme nello stesso team aveva scatenato l’immaginazione degli appassionati, ma anche sollevato interrogativi sulla gestione interna della squadra e sull’equilibrio di leadership.
Perché è saltata la trattativa?
Ma cosa ha portato a un cambiamento di rotta così improvviso? Le motivazioni sembrano essere molteplici. Prima di tutto, c’è la questione economica: Evenepoel ha un contratto con la Soudal-Quick Step fino al 2026, un accordo che non sarebbe stato facile rompere senza pesanti penali. Anche se il team di Lefevere ha avuto qualche difficoltà finanziaria negli ultimi anni, la volontà di trattenere il suo gioiello più prezioso non è mai venuta meno. Per la Red Bull-Bora-Hansgrohe, pagare una cifra così alta per liberare Evenepoel dal contratto avrebbe rappresentato un rischio considerevole.
Oltre agli aspetti contrattuali, sembra che lo stesso Evenepoel abbia avuto dei ripensamenti. Dopo una lunga riflessione, il giovane belga non si sarebbe sentito completamente sicuro di intraprendere un cambiamento così radicale, che avrebbe implicato anche il trasferimento di membri dello staff tecnico a lui vicini e di alcuni compagni di squadra con cui ha costruito un forte legame nel corso degli anni. La prospettiva di convivere con Roglic, un leader consolidato e molto ambizioso, avrebbe inoltre creato possibili tensioni all’interno della squadra, complicando la gestione delle responsabilità nelle gare più importanti.
Ora, tutti gli occhi sono puntati sul Mondiale di Zurigo, dove Evenepoel affronterà Tadej Pogacar in una delle sfide più attese dell’anno. Nonostante il mancato trasferimento, il giovane belga si prepara a dimostrare ancora una volta di essere uno dei principali protagonisti del ciclismo mondiale, con o senza un nuovo team.