Italia al primo posto tra le destinazioni cicloturistiche europee
Secondo un recente studio dell'European Cyclists’ Federation il nostro Paese è in cima alla classifica delle destinazioni più desiderate dai viaggiatori su due ruote. Un risultato di grande importanza per lo sviluppo del settore
Se adeguatamente inteso e sostenuto, il cicloturismo si propone come potente strumento di sviluppo sia dell’intero ambito turistico sia della transizione verde.
Dati interessanti dal focus europeo
Un recente studio evidenzia come il turismo rappresenta circa il 10% del PIL mondiale. Si tratta di un campo estremamente dinamico, all’interno del quale emergono alcuni punti fermi. Per migliorare il settore è fondamentale rispondere alle domande emergenti, che appaiono essere lo slow travel ed il comparto lusso. In questo ambito, il cicloturismo appare come un segmento in grado di intercettare pienamente la domanda. Il rapporto realizzato da ECF evidenzia che l’Italia è al primo posto tra le destinazioni cicloturistiche prescelte, seguita da Francia e Germania. Entrando nel dettaglio delle singole regioni, particolarmente apprezzate sono la Toscana, alcune zone della Spagna, parte della rete EuroVelo e la Valle del Danubio. La spesa media di un cicloturista in Europa è circa 128 euro al giorno. Mete emergenti per i prossimi anni sembrano essere Regno Unito, Slovacchia, Croazia, Grecia e Turchia. Il cicloturismo può anche fare da traino per flussi diretti verso territori meno conosciuti, fornendo così un supporto per arginare il diffuso fenomeno dell’overtourism.
Collaborazione ed integrazione
Nello studio è sottolineata l’importanza della collaborazione fra tutti gli enti coinvolti, pubblici e privati, e sono emersi elementi di criticità già evidenziati dal recente rapporto nazionale italiano. Implementare e migliorare le ciclovie deve procedere di pari passo con offerta di servizi adeguati e sicurezza. Società di trasporti, tour operator, strutture ricettive, amministrazioni politiche a tutti i livelli, enti economici, enti educativi ed organi di informazione sono i vari operatori coinvolti. Il cicloturismo si inserisce pienamente anche nella transizione verso una mobilità sostenibile, sia a livello quotidiano che turistico, come anche sottolineato da UNTWO. Il focus europeo, inoltre, propone alcune indicazioni utili per migliorare il settore, nonché esempi virtuosi in vari Paesi della Comunità.
Le quattro indicazioni
Euro-MED Community4Tourism propone quattro indicazioni al fine di ridurre le emissioni inquinanti ed implementare il cicloturismo. La prima è favorire una reale multimodalità dei trasporti. Il legame fra cicloturismo e multimodalità è riconosciuto dall’Unione Europea, ma affinché si realizzi pienamente devono essere garantite efficienza, velocità ed affidabilità del trasporto pubblico; nonché l’accessibilità delle biciclette alla destinazione. La seconda indicazione è fornirsi di strumenti per misurare l’impatto della bicicletta nella riduzione delle emissioni inquinanti, nonché i benefici economici e sociali del suo uso quotidiano e turistico. La terza indicazione riprende l’importanza dei servizi bike friendly, che dovrebbero rientrare fra le priorità nazionali ed essere adeguatamente evidenziati. Infine, l’ultima raccomandazione del focus europeo Euro-MED auspica la sempre maggior integrazione di EuroVelo in tutte le politiche turistiche nazionali, regionali e locali ed i collegamenti con le relative ciclovie.
Un progetto interessante dal focus europeo ECF
Fra i molteplici progetti implementati in diversi Paesi ed evidenziati come virtuosi dal focus europeo ECF, è interessante quello relativo alla città polacca di Poznam, realizzato contestualmente al rifacimento di una rete tramviaria e finanziato con fondi comunali ed europei. In tale occasione, oltre al rifacimento tramviario e ciclabile che potenzia la multimodalità, sono state eseguite opere per migliorare drenaggio stradale, illuminazione pubblica e videosorveglianza. Inoltre, in occasione dei lavori sono state eliminate molte barriere architettoniche presenti in zona, migliorando così la mobilità di tutti i cittadini. L’impulso al cicloturismo si coniuga in tal caso con l’ottimizzazione globale della qualità di vita per tutti i cittadini.