Inchiesta di Erfurt, Danilo Hondo confessa doping ematico nel corso della sua carriera
Iniziano ad arrivare altre notizie dalla Germania a proposito di atleti coinvolti nell'Operazione Aderlass, l'inchiesta antidoping che ruota attorno al medico Mark Schmidt e che già aveva causato le confessioni di Denifl e Preidler: in un'intervista rilasciata a ARD, l'ex ciclista Danilo Hondo ha confessato di essere stato un cliente del dottore di Erfurt e quindi di essersi sottoposto a doping ematico nel corso della sua carriera.
Secondo quanto dichiarato da Hondo, la collaborazione sarebbe avvenuta nel 2011 quando era un corridore della Lampre e sarebbe costata circa 30 mila euro. In precedenza Danilo Hondo era già stato squalificato per una positività risalente al 2005 e per la quale tutt'ora parla di una contaminazione involontaria. Quarantacinquenne di Cottbus, oggi Hondo vive in Svizzera ed è rimasto attivo nel mondo del ciclismo: del 2015 era commissario tecnico della nazionale rossocrociata, prima degli Under23 e dall'anno successivo anche degli Élite, ma in seguito alla confessione odierna la federazione elvetica ha deciso di licenziarlo in tronco; non è ancora noto il nome del suo successore.