Le squadre 2023: Groupama-FDJ
Il team diretto da Marc Madiot prosegue nel segno della continuità: Pinot e Gaudu per i grandi giri, Démare per le volate, a Küng le classiche. Interesse per i tanti giovani promossi in prima squadra
Con la stagione ciclistica appena avviata, ci occupiamo di presentarvi gli organici delle 19 formazioni WorldTour 2023, tocca ora alla Groupama-FDJ. La squadra francese tra le più longeve e note del gruppo internazionale, sempre sotto la guida di Marc Madiot ha ormai intrapreso da diverse stagioni un processo di crescita “low cost” che l’ha portata ad abbandonare lo status di formazione medio-piccola per diventare invece una delle più solide del circuito. Low cost ci sembra proprio la parola più adatta per definire lo sviluppo del team, che ha saputo valorizzare alla perfezione gli elementi del proprio vivaio, mantenendo una forte vocazione francese ma non disdegnando talenti provenienti dall’estero.
La suddivisione dei ruoli è stata un’altra caratteristica del team, che è solito (e vedremo poi che il 2023 non farà eccezioni) mantenere ben distinta la demarcazione tra i leader ed i gregari presenti nel roster, lasciando a questi ultimi la possibilità di giocarsi le proprie carte nelle corse minori. Essendo di nazionalità francese, è chiaro che il fulcro delle stagioni sia spesso e volentieri il Tour de France, ma per ironia della sorte i migliori risultati di squadra sono arrivati ovunque, tranne che nella Grande Boucle: ricordiamo infatti i ritiri di Pinot e le deludenti prestazioni di Démare, mentre il recente quarto posto di Gaudu sembra poter dare fiducia per il futuro. A differenza di altre formazioni transalpine, però, la Groupama-FDJ ha preferito non fossilizzarsi eccessivamente sul grande giro di casa mantenendo variegati gli obiettivi nel corso di una stagione, dimostrando così buona organizzazione e ampiezza di vedute.
Il mercato in entrata e in uscita
Il ciclomercato di squadra è emblematico per spiegare il rinnovamento del roster a costo (quasi) zero di cui si parlava nell’introduzione. Sono 8 le cessioni del team, che saluta Antoine Duchesne ed Anthony Roux, ritirati dal ciclismo pedalato. Passano poi alla Q36.5 gli uomini-squadra Tobias Ludvigsson e Matteo Badilatti, mentre l’esperto luogotenente Sébastien Reichenbach torna in Svizzera a correre per la Tudor. Lasciano il team anche due importanti membri del treno del velocista Démare: Jacopo Guarnieri e Ramon Sinkeldam approdano rispettivamente a Lotto-Dstny ed Alpecin-Deceuninck. Infine il promettente ungherese Attila Valter passa alla corazzata Jumbo-Visma. I 7 nuovi innesti sono invece tutti promettenti giovani provenienti dal reparto under 23 di squadra, fatto più unico che raro per una formazione WorldTour. I promossi in prima squadra sono i francesi Romain Grégoire, Enzo Paleni e Lenny Martinez, i neozelandesi Reuben Thomson e Laurence Pithie, l’italiano Lorenzo Germani (campione nazionale under 23) ed infine il britannico Samuel Watson.
Ingaggi
>Romain Grégoire (Groupama-FDJ Conti.)
>Enzo Paleni (Groupama-FDJ Conti.)
>Lenny Martinez (Groupama-FDJ Conti.)
>Laurence Pithie (Groupama-FDJ Conti.)
>Reuben Thompson (Groupama-FDJ Conti.)
>Lorenzo Germani (Groupama-FDJ Conti.)
>Samuel Watson (Groupama-FDJ Conti.)
Cessioni
Tobias Ludvigsson (Q36.5)>
Matteo Badilatti (Q36.5)>
Anthony Roux (Ritiro)>
Antoine Duchesne (Ritiro)>
Sébastien Reichenbach (Tudor)>
Attila Valter (Jumbo-Visma)>
Jacopo Guarnieri (Lotto-Dstny)>
Ramon Sinkeldam (Alpecin-Deceuninck)>
Gli uomini per le gare a tappe
Thibaut Pinot
David Gaudu
Michael Storer
Nuova stagione, vecchi leader per quanto riguarda le corse a tappe. Thibaut Pinot e David Gaudu (nella foto il primo per ragioni di notorietà) si divideranno i compiti nelle grandi corse a tappe cercando di ottenere il miglior piazzamento possibile. Pinot tornerà al Giro d’Italia, mentre Gaudu proverà a dare seguito al quarto posto del Tour dello scorso anno. Negli appuntamenti più importanti di stagione riceveranno aiuto da validi luogotenenti come Michael Storer, Rudy Molard, Quentin Pacher e Bruno Armirail, questi ultimi tutti potenziali capitani in corse minori. Da quest’anno, però, particolare attenzione va posta sui giovani, in alcuni casi giovanissimi, entrati in prima squadra. Romain Grégoire, Lenny Martinez, Lorenzo Germani, Enzo Paleni e Reuben Thompson hanno tutti caratteristiche da scalatori e si sono distinti nelle categorie giovanili: chi di loro sarà pronto a competere con i “grandi” potrà già iniziare a togliersi belle soddisfazioni.
Gli uomini per le gare in linea
Stefan Küng
Valentin Madouas
Lewis Askey
Il 2022 è stata probabilmente la miglior stagione in carriera per Stefan Küng, che proverà a confermarsi tra i migliori nelle classiche del pavé, non dimenticando tuttavia le prove a cronometro, la sua specialità. Sulle Ardenne, invece, la leadership sarà nuovamente affidata a David Gaudu dopo un anno di pausa dalle classiche. In squadra sono comunque presenti numerosi altri elementi validi per le corse di giornata, a partire del versatile Valentin Madouas, terzo nell’ultimo Fiandre. Altre valide alternative, ed all’occorrenza preziosi gregari, sono il britannico Lewis Askey, il lussemburghese Kevin Geniets, Olivier Le Gac, il giovane Samuel Watson, Jake Stewart e Bram Welten. Nella categoria dei passisti che invece rivestiranno compiti di puro gregariato troviamo il veterano Matthieu Ladagnaous, Clément Davy e Lars Van den Berg.
Gli uomini per le volate
Arnaud Démare
Jake Stewart
Bram Welten
Il velocista principale in squadra resta Arnaud Démare, reduce da un’annata brillante, proverà nuovamente l’assalto al Tour de France dopo aver fatto incetta di tappe al Giro d’Italia nelle ultime stagioni. Come detto, il suo treno sarà profondamente rinnovato, e vedrà quest’anno coinvolti Bram Welten, Miles Scotson ed Ignatas Konovalovas. Altre ruote veloci presenti in squadra sono il giovane britannico Jake Stewart e lo svizzero Fabian Lienhard, a cui si aggiungono i giovani Paul Penhoët e Laurence Pithie. A questi corridori andrà, a turni alterni, la responsabilità di portare buoni risultati nelle corse in cui Démare non sarà presente, che siano esse semiclassiche o brevi corse a tappe.