Kristian Blummenfelt, una stagione difficile. "Ecco cosa non ha funzionato"
Intervistato dal popolare podcaster Rich Roll, il norvegese ha spiegato gli errori del 2024 e ha rimandato l'assalto al titolo olimpico a Los Angeles 2028
Prima il titolo mancato a Parigi, poi la controprestazione a Kona; a dispetto di ogni pronostico, il 2024 è stato un anno complicato per Kristian Blummenfelt.
In questa stagione il trentenne norvegese voleva non solo difendere il titolo olimpico conquistato tre anni prima a Tokyo, ma anche domare il durissimo percorso di Kona per aggiungere in bacheca il suo primo Mondiale Ironman sull'isola hawaiiana, dopo quello conquistato a Saint George nel 2022.
Parigi e Kona: due obiettivi troppo diversi
Alla fine, nessuna delle due gare è andata come sperato: a Parigi è arrivato un 12° posto, mentre a Kona il norvegese è uscito fuori dai giochi all'inizio della frazione di bici per problemi allo stomaco.
Ospite al podcast del triatleta e ultrarunner vegano Rich Roll, il nativo di Bergen ha voluto raccontare il 2024 dal suo punto di vista, concentrandosi sulla delusione ai Giochi Olimpici. Dopo l'oro di Tokyo 2021, Blummenfelt si era concentrato sulle distanze lunghe e in poco più di un anno era riuscito ad eccellere nell'Ironman e nell'Ironman 70.3, conquistando entrambi i titoli mondiali.
A fine 2022, insieme al fedele coach Olav Aleksander Bu, ha pensato che fosse possibile fare il percorso inverso.
“A fine 2022 sono tornato sulla distanza olimpica, ho corso le World Series a Bermuda come test e ho chiuso al 6° posto: lì io e Olav abbiamo capito che sarebbe stato difficile, ma non impossibile, preparare Parigi in un anno e mezzo. I miei avversari avevano già mesi di lavoro di vantaggio, ma abbiamo deciso di provarci comunque.”
Blummenfelt ha presto capito che la difficoltà principale sarebbe stata ritrovare il picco di velocità necessario per competere sulle brevi distanze.
“Per tutto il 2023 ho faticato: in bici andavo molto forte, ma mi mancava sempre un minuto scarso da colmare nella corsa e anche nel nuoto non avevo più la velocità di Tokyo. Ci ho lavorato per tutto il 2024, ma alla fine non sono migliorato abbastanza: un nuoto mediocre e un minuto di ritardo nella corsa sono esattamente ciò che ho pagato anche a Parigi."
Nel 2025 Ironman Pro Series e doppio Mondiale, poi testa a Los Angeles
Nonostante la delusione, Blummenfelt vede il bicchiere mezzo pieno: la volontà di conquistare il suo secondo titolo olimpico, quella che lui chiama “Mission Impossible”, sembra essere ancora il suo obiettivo principale.
“Los Angeles 2028? Non ho ancora deciso al 100%, ma dopo Parigi non ho avuto la sensazione di essere troppo vecchio, bensì di aver commesso degli errori. Con il 12° posto di Parigi posso dire che il progetto di scendere dalla distanza Ironman alla distanza olimpica è stato una sorta di fallimento: ora voglio tornare indietro per dimostrare che è possibile.”
Nel frattempo, però, il norvegese dedicherà almeno un'altra stagione alle lunghe distanze insieme al connazionale e compagno d'allenamento Gustav Iden. Il loro programma è già stato confermato e comprende solo appuntamenti delle Ironman Pro Series, anche se entrambi non hanno escluso la partecipazione ad eventi del T100 in caso di wild card concesse dalla PTO.
Questo è il programma di Kristian Blummenfelt per il 2025:
- Ironman 70.3 - Oceanside, California (5 aprile)
- Ironman - Woodlands, Texas (26 aprile)
- Ironman - Frankfurt, Germania (29 giugno)
- Mondiale Ironman - Nizza, Francia (11 settembre)
- Mondiale Ironman 70.3 - Marbella, Spagna (9 novembre)