Lorena Wiebes trionfa in Via Roma ©Milano-Sanremo
Donne Élite

Kopecky chiude la porta a Longo Borghini, Lorena Wiebes riapre la storia della Sanremo

La sprinter della SD Worx si prende il successo in Via Roma dopo il lavoro della compagna per chiudere sulla campionessa italiana, che aveva attaccato ai -2. Sul podio Vos e Rüegg

22.03.2025 15:12

La Sanremo è la Sanremo, ma la SD Worx è la SD Worx. Il finale ha avuto tutti gli elementi di tensione e di imprevedibilità che rendono la Classicissima uno spettacolo che non ha paragoni nel resto del calendario, da quest'anno finalmente anche per il ciclismo femminile. L'incertezza è resistita fino alle ultime due centinaia di metri, ma alle spalle di una monumentale Elisa Longo Borghini è arrivata col tempismo perfetto quella che, nonostante tutto, è ancora la squadra più forte del mondo, che non poteva mancare l'appuntamento con la storia. 

Lorena Wiebes vince l'edizione 2025 della Sanremo Women, la prima con questa denominazione a vent'anni dall'ultima edizione della Primavera Rosa. La campionessa europea è rimasta sempre nel vivo della corsa nelle fasi cruciali, superando senza difficoltà e nelle prime posizioni Cipressa e Poggio, ma ha avuto bisogno di un assist da una gregaria d'eccezione come Lotte Kopecky per finalizzare in Via Roma. La campionessa del mondo è stata determinante per chiudere sull'attacco di Longo Borghini, che aveva scelto il momento giusto per giocarsi l'unica carta che aveva, quella dell'anticipo in solitaria. 

Sanremo 2025, la cronaca della gara

Vent'anni dopo, la Sanremo femminile riparte da Genova, salutata da una giornata fredda e ancora più delicata da gestire. La prima ora scivola via senza che nessuna riesca a portare via una fuga, nonostante i tentativi di Anne Knijnenburg (VolkerWessels) e Nikola Nosková (Cofidis). Ai -85 la neerlandese ci riprova e questa volta riesce a prendere quasi tre minuti di vantaggio, mentre Laura Tomasi (Laboral Kutxa-Fundación Euskadi) e Virginia Bortoli (Top Girls Fassa Bortolo) si portano al suo inseguimento. 

Knijnenburg arriva con meno di un minuto di margine all'approccio a Capo Mele, e all'ingresso negli ultimi 50 chilometri il gruppo si ricompatta. Anche su Capo Cervo e Capo Berta la preoccupazione per tutte le squadre principali è mantenere una buona posizione in gruppo, ma il gruppo si spezza comunque prima della Cipressa a causa di una caduta. Letizia Paternoster va giù nelle prime posizioni del gruppo, e anche Marianne Vos e Pauline Ferrand-Prévot rimangono coinvolte. Le due leader della Visma Lease a Bike riescono subito a rientrare, mentre la Liv AlUla Jayco perde nel giro di pochi minuti sia la sua punta veloce che Silke Smulders, caduta in coda al gruppo poco prima.

Cipressa e Poggio non spaventano le velociste

Si arriva sulla Cipressa con un gruppo di una trentina di unità, in cui tutte guardano alle due squadre più interessate a indurire la corsa. Per qualche centinaio di metri si porta davanti Loes Adegeest (FDJ-SUEZ), ma per i primi tre chilometri tocca a Erica Magnaldi (UAE Team ADQ) a scandire il ritmo. Longo Borghini è in seconda ruota, ma nelle prime posizioni ci sono anche tutte le ruote veloci a cui l'azione era rivolta. Una volta esaurito il ritmo di Magnaldi arriva davanti la Lidl-Trek in blocco a calmare le acque, con Lucinda Brand e Amanda Spratt a scortare Elisa Balsamo

La differenza non viene fatta in salita, ma in discesa Ferrand-Prevot prova ad allungare la fila. Davanti rimangono una decina di atlete, con le SD Worx che tentano per un po' di proseguire l'azione mandando Blanka Vas a tirare, ma la EF Education-Oatly chiude immediatamente il buco, riportando dentro anche Vos, che era rimasta dietro sull'azione della compagna di squadra.

La prima metà di Poggio è tutta di Cecilie Uttrup Ludwig, che tiene un ritmo alto ma non abbastanza da fare la differenza, con la sua capitana Kasia Niewiadoma sulla ruota. La strappata sul tratto più duro la porta Juliette Labous, ma Demi Vollering non è subito nella posizione giusta per dare continuità all'azione, e arriva davanti solo per approcciare la discesa, dopo gli allunghi di Niewiadoma e Kim Le Court (AG Insurance-Soudal). Allo scollinamento sono ancora in quindici nel gruppo di testa, con Balsamo e soprattutto Wiebes sempre nelle primissime posizioni.

Longo Borghini ci prova, Kopecky serve la vittoria a Lorena Wiebes

La campionessa europea non si fa cogliere impreparata nemmeno quando Puck Pieterse prova a forzare l'ultima parte della discesa, sfruttando le sue doti tecniche. Rimane sempre davanti anche Longo Borghini, che ai -2 prova a giocare d'anticipo e parte secca in solitaria. Dietro c'è l'inevitabile indecisione e la conta delle forze in vista del finale, e gli occhi di tutte vanno subito su Lotte Kopecky, ormai deputata a lavorare per Wiebes, che però è un po' troppo dietro e ci mette qualche secondo a tornare davanti.

Il momento dell'attacco di Elisa Longo Borghini
Il momento dell'attacco di Elisa Longo Borghini

La campionessa italiana ha solo da guadagnare da questi attimi di indecisione, e il vantaggio è ancora ottimo dentro l'ultimo chilometro. Il testa a testa tra le due rivali dell'ultimo Giro d'Italia e di tantissime classiche si risolve solo in piena volta, e la coraggiosa azione di Longo Borghini non riesce ad andare a segno. Marianne Vos lancia la volata per prima cercando di sorprendere Wiebes, che la affianca e la sorpassa nelle ultime decine di metri, prendendosi per la prima volta il successo in Via Roma. 

Wiebes arriva a novantotto vittorie in carriera, impedendo a Vos di completare il suo infinito palmares con una delle poche grandi corse che le mancano. Sale sul podio anche 
Noemi Rüegg (EF Education-Oatly), una delle più continue e competitive in questa prima parte di stagione. Vollering chiude quarta dopo il declassamento di Ferrand-Prevot, mentre Balsamo non trova le ruote giuste nel finale ed è solo settima, mentre Longo Borghini chiude undicesima.

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