Che Gauduria questo ciclismo!
David vince l'ultima tappa dell'Itzulia in un giornata perfetta per la Jumbo-Visma: imboscata alla UAE riuscita, Roglic vince la corsa davanti a Vingegaard
Errare è umano, perseverare sarebbe stato diabolico. Non l'ha fatto, la Jumbo Visma, che dopo l'interpretazione sbagliata della quarta frazione ha dominato tatticamente la sesta e ultima tappa del Giro dei Paesi Baschi, 112 km da Ondarroa ad Arrate, spianando la strada alla vittoria finale di Primoz Roglic e al secondo posto del danese Jonas Vingegaard. Il successo di giornata è andato al francese David Gaudu (Groupama–FDJ), protagonista di una corsa maiuscola per generosità e coraggio, al quale Roglic ha "concesso" di tagliare per primo il traguardo. Il giusto premio, per il transalpino, della cui azione nel finale ha beneficiato lo stesso sloveno. Alejandro Valverde (Movistar) ha vinto la volata per il terzo posto, tagliando il traguardo con un ritardo di 35" assieme ad Adam Yates (Ineos Grenadiers), Tadej Pogacar (UAE-Team Emirates) e Vingegaard; a 1'03" si è piazzato Pello Bilbao (Bahrain–Victorious), a 1'05" Esteban Chaves (Team BikeExchange), a 1'55" Mikel Landa (Bahrain–Victorious) e Mauri Vansevenant (Deceuninck–Quick Step).
Nella generale, dietro la coppia Jumbo Visma troviamo Pogacar a 1'07", Yates a 1'26", Gaudu a 1'27", Bilbao a 1'28", Valverde a 1'33", Landa a 2'17", Chaves a 2'38" e Ion Izagirre (Astana–PremierTech) a 2'59". Per Roglic è il secondo successo finale al Giro dei Paesi Baschi dopo quello ottenuto nel 2018. Dopo la beffa della Parigi-Nizza, lo sloveno si è preso la rivincita che cercava, non senza difficoltà sia per il valore degli avversari che per il percorso di questo Itzulia, spettacolare perché denso di salite, alcune delle quali hanno fatto male a buona parte dei corridori. Il 31enne si prende anche la classifica della montagna e quella a punti. Gaudu, invece, si prende il sesto successo di una carriera che potrebbe regalargli anche gioie di maggior prestigio, per quello che ha fatto vedere anche oggi, sabato 10 aprile.
Si diceva della conduzione di gara perfetta della Jumbo Visma. Roglic manda presto in fuga due compagni, Sam Oomen e Antwan Tolhoek, che fungono da perfetti "cavatappi". Nel senso che stappano la corsa, assieme a un'altra dozzina di atleti se ne vanno. Sulla discesa successiva all'Elosua-Gorla, sfruttando il lavoro di Alex Aranburu (Astata–Premier Tech) Roglic se ne va con Valverde: Pogacar e l'americano Brandon McNulty, partito con la maglia di leader, accusano il colpo e non riescono a reagire. Pogacar prova a spingere per far rientrare il compagno, che non ne ha; davanti, invece, Roglic ne ha eccome e accelera. In testa si forma un terzetto: Roglic, Gaudu e Hugh Carthy, in avanscoperta a sua volta dai primi chilometri. Inevitabilmente, il britannico finisce la benzina e ai -6 è Gaudu a scattare, trovando l'immediata replica di Roglic. Azione importante, infatti, arrivano in fondo: entrambi a braccia alzate. Il ritorno di Primoz, il graffio di David.