Tiller dura di più. Al norvegese la Duracell Dwars door het Hageland
In un finale caratterizzato da diverse forature che tagliano fuori il favoritissimo Van der Poel, Rasmus Tiller vince davanti a Stan Van Tricht e Florian Vermeersch in cima alla cittadella di Diest
Con i suoi 41 km tra sterrato e pavè, da percorrere a più riprese nell’arco complessivo di 177 km, la Dwars door het Hageland riscuote un certo interesse nel variegato panorama di corse belghe. E Mathieu van der Poel, già vincitore nel 2017, è tra i grandi favoriti per la vittoria, lui che ritorna alle corse dopo due mesi di assenza e che oggi sarà il capitano unico (o quasi) dell’Alpecin Deceuninck. Il campione olandese inizia la sua seconda parte di stagione in Belgio e perfezionerà la forma in vista degli appuntamenti futuri, primo fra tutti il Tour de France.
La fuga di giornata vedeva tre uomini protagonisti: James Fouché (Bolton Equities Black Spoke), Jasper Haest (VolkerWessels Cycling) e Meindert Weulink (ABLOC). Il gruppo li teneva nel mirino e non lasciava che il loro vantaggio lievitasse più di tanto. Nei tratti di sterrato a metà del percorso una prima accelerazione di Van der Poel allungava il gruppo che in breve tempo riprendeva i tre battistrada. A 60 km dalla conclusione il gruppo di testa era già abbastanza ridotto e comprendeva non più di una quarantina di ciclisti.
Il finale, con i tre giri del circuito di Diest caratterizzati dalle salitelle di Grasbos e della Cittadella, oltre agli immancabili tratti in sterrato, avrebbero deciso le sorti della corsa. A 50 km dalla conclusione si avvantaggiavano Frederik Frison (Lotto Dstny) e Søren Wærenskjold (Uno X Pro Cycling). Una volta ripresa la coppia di testa, attaccava Casper Pedersen (Soudal Quick Step). Il ciclista danese accelerava km dopo km ed a 45 km dalla conclusione raggiungeva un vantaggio di 50 secondi sul gruppo inseguitore. Le squadre più attive all’inseguimento erano l’Uno X Pro Cycling e la Lotto Dstny, mentre i compagni di squadra di Pedersen cercavano di spezzare i cambi. Pedersen veniva ripreso a 30 km dalla conclusione.
All’inizio dell’ultimo giro, grazie all’azione di Yves Lampaert (Soudal Quick Step) che aveva fatto la differenza allungando lungo la salita della Cittadella, restavano in testa una decina di ciclisti. A 20 km dalla conclusione Van der Poel era costretto a fermarsi a bordo strada a causa di una foratura ritrovandosi così impelagato nelle retrovie. L’imprevisto occorso al ciclista olandese contribuiva all’accordo tra i ciclisti di testa, che si davano cambi regolari cercando di non far rientrare Van der Poel. Erano sette i componenti del gruppo di testa: Loïc Vliegen (Intermarchè Circus Wanty), Florian Vermeersch (Lotto Dstny), Simon Clarke (Israel Premier Tech), Rasmus Tiller (Uno X Pro Cycling) ed il terzetto della Lotto Soudal formato da Pedersen, Lampaert e Stan van Tricht. Van der Poel si era ormai rialzato e inseguiva malinconicamente a quasi 2 minuti di ritardo, mentre la superiorità numerica della Lotto Soudal poteva consentire alla squadra belga di giocare al meglio le proprie carte nel finale di corsa.
Van der Poel non si dava comunque per vinto visto che rientrava nel primo gruppo inseguitore e spremeva due gregari per provare a rientrare in gioco, anche se a 8 km dalla conclusione il vantaggio dei sette uomini di testa si attestava sui 25 secondi. A poco più di 4 km dalla conclusione nuovi attacchi sull’ultima ascesa del Grasbos lasciavano in testa Van Tricht, Tiller e Vermeersch. Erano questi tre a giocarsi la vittoria. Tiller usciva per primo dall’ultima curva a 200 metri dal traguardo e la sua progressione finale gli consentiva di vincere davanti a Van Tricht che si piazzava in seconda posizione davanti a Florian Vermeersch. Chiudevano la top five Lampaert in quarta posizione e Vliegen in quinta posizione. Tiller ottiene la prima vittoria stagionale e si conferma come uno dei migliori ciclisti norvegesi.