Roglic pigliatutto, vince anche a Lagunas de Neila e conquista la Vuelta a Burgos
Il capitano della Jumbo-Visma si conferma già pronto per la prossima Vuelta a España: regola nuovamente Yates e Vlasov e si prende la classifica generale con 39" sul russo e 42" sul britannico
Questa quinta ed ultima tappa della Vuelta a Burgos era anche la più attesa per la battaglia tra i favoriti della classifica generale, che già in occasione della terza frazione si erano scontrati in prima persona. Il duro arrivo in salita di Lagunas de Neila caratterizza la giornata, con i 7 km all’8.5 % di pendenza media della scalata finale, di cui gli ultimi 4 sempre in doppia cifra. Il copione tra i big, però, è un film già visto due giorni fa. Yates attacca ma non riesce a fare la differenza, Roglic si limita a seguire forte del vantaggio accumulato a cronometro, per poi sfruttare la propria velocità e conquistare la seconda vittoria in due giorni, stavolta portandosi a casa anche la classifica finale. Un avvicinamento alla Vuelta niente male, che non fa altro che aumentare l'attesa per il duello con Evenepoel e il dualismo interno con Jonas Vigegaard.
La lotta per creare la fuga quest’oggi dura più delle giornate precedenti, con diversi nomi importanti che si muovono nelle prime battute di gara per provare ad evadere. Molti tentativi promettenti vengono però stoppati dalla Jumbo-Visma di Primoz Roglic, e quindi riescono a restare all’avanscoperta solo in 4. Si tratta di Joe Dombrowski (Astana Qazaqstan), Jetse Bol (Burgos-BH), Carlos Canal (Euskaltel-Euskadi) ed Alexander Cepeda (EF Education-EasyPost). L’esito della loro azione appare già scritto in partenza, e Cepeda si rialza aspettando il plotone, che insegue sempre attorno ai 3’30” di ritardo, mentre il grande caldo si fa sentire sulle strade di Spagna.
Il gap viene gradualmente rosicchiato dall’andatura moderata della Jumbo-Visma, che concede solo 1’30” a 30 km dalla conclusione, e li riprende definitivamente esattamente ai -10 km. Comincia dunque la temuta salita verso Lagunas de Neila con il gruppo compatto e trainato dalla UAE Emirates, che con Jay Vine seleziona notevolmente il drappello di testa. L’azione dell’australiano è formidabile: con lui rimangono il solo Adam Yates (UAE Emirates) con Primoz Roglic ed Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe). A 2,5 km da traguardo Vine termina il proprio lavoro e c’è l’allungo di Yates, ma sia Vlasov che Roglic reagiscono immediatamente. Per evitare una fase di studio, Roglic si porta in testa al terzetto a dettare l’andatura, potendo contare su 33” di vantaggio in classifica generale sullo stesso Yates.
In prossimità dell’ultimo chilometro sui primi rientra uno straordinario Vine, subito ri-staccato da un’accelerazione del proprio capitano Yates, che non si era accorto del suo arrivo. Come due giorni fa, però, Roglic non accenna ad alcun cedimento e la vittoria finale se la giocano i soliti 3, nuovamente in volata. Yates è il primo a partire e Vlasov sembra perdere qualche metro, ma non Roglic, che attende il momento buono per superare facilmente il britannico e prendersi in scioltezza la sua seconda vittoria. Allo sloveno va, meritatamente, anche la vittoria in classifica generale con 39" di vantaggio su Vlasov e 42" su Yates.