Giro d'Italia, la prima maglia azzurra è subito una figuraccia!
Il primo GPM della Corsa Rosa era in programma negli ultimi chilometri della cronometro inaugurale. I problemi con il cronometraggio hanno però eletto il corridore sbagliato: McNulty anziché Geoghegan Hart
Il Giro d'Italia 2023 è iniziato ieri dalla Costa dei Trabocchi con una cronometro individuale di 19.6 chilometri, in cui Remco Evenepoel ha subito messo le cose in chiaro, dando distacchi pesantissima sia ai cronomen puri come Filippo Ganna e Stefan Küng che agli altri uomini di classifica, a partire da João Almeida, Tao Geoghegan Hart e Primoz Roglic, già parecchio attardato nei confronti del rivale diretto. Seguire la prova contro il tempo non è stato però semplicissimo per gli spettatori a causa di diversi problemi con il cronometraggio e le grafiche, spesso imprecise e talvolta del tutto errate.
RCS ha deciso di cambiare ad inizio anno il proprio cronometrista ufficiale, passando da Tissot a Tudor (sponsor dell'omonima squadra svizzera gestita da Fabian Cancellara) per tutte le competizioni di sua proprietà; partendo quindi dall'UAE Tour, proseguendo con la Tirreno e arrivando proprio all'appuntamento clou: il Giro. L'esordio nella Corsa Rosa, come detto, non è stato dei migliori per quanto concerne il cronometraggio, ma la speranza è quella che entro domenica prossima, quando sarà in programma la cronometro individuale di Cesena, tutto venga risolto, o quantomeno migliorato.
Un risvolto di questa situazione abbastanza imbarazzante per gli organizzatori è stata l'assegnazione della prima maglia azzurra. Sfruttando lo strappetto presente negli ultimi tre chilometri di ieri, all'arrivo di Ortona era posizionato un GPM di quarta categoria che assegna tre, due e un punto ai migliori tre “scalatori”. Il segmento preso in considerazione per decretare il legittimo padrone della maglia blu era quello che dal secondo intermedio portava sino all'arrivo. Inizialmente sembrava che fosse stato Brandon McNulty, ottavo al traguardo, il più veloce a percorrere quel segmento ma è stato subito evidente come i rilevamenti del primo e del secondo intertempo del corridore statunitense fossero del tutto sbagliati e che la proprietà della maglia spettasse a qualcun altro.
L'alfiere della UAE era transitato all'inizio dello strappetto con il tempo di 17'44" - esattamente 34 secondi dopo Evenepoel, primo sia lì che al traguardo - come indicato correttamente dalla grafica per poco meno di un secondo. Inspiegabilmente, però, a McNulty è stato affibbiato dal sistema di cronometraggio un del tutto irrealistico 18'15", che l'avrebbe proiettato addirittura fuori dai migliori venti in quel parziale. Quindi, giunto all'arrivo con un tempo di 22'06", il teorico tratto conclusivo di McNulty sarebbe stato di 3'51", 13" secondi in meno di un velocissimo Geoghegan Hart, e gli sarebbe valso la maglia azzurra. In realtà però il portacolori della UAE è andato piuttosto piano nel finale, perdendo terreno sia dal britannico che dal compagno Almeida, ma anche da Roglic, Jay Vine (altro UAE) e da Küng.
Per completare gli ultimi 2.8 km McNulty ci ha impiegato 4'22", mentre Tao e Almeida 4'04", anche meno del vincitore Evenepoel (4'08"). Solamente questa mattina però l'organizzazione si è accorta dell'errore e ha consegnato a Tao Geoghegan Hart, legittimo proprietario, la maglia azzurra. McNulty si può consolare con la maglia bianca del miglior giovane, nonostante lui - classe 1998 - sia terzo nella speciale classifica per gli under 25; il primo è Remco, il quale indossa già la maglia rosa, mentre il secondo, Almeida, in quanto campione nazionale, non può indossare le insegne della leadership di una graduatoria in cui non è primo.
Le parole di McNulty ai microfoni di Cyclingnews dopo la cronometro erano state le seguenti: “È stato abbastanza sorprendente per me, onestamente (indossare la maglia azzurra, ndr). Mi hanno detto che dopo essermi alzato dall'hotseat avrei dovuto aspettare la maglia di miglior scalatore. Ne sono rimasto sorpreso, ma è stato bello poterla indossare. Sapevo di dover tenere un buon ritmo e andare forte in salita, ma non mi aspettavo di essere il più veloce".
Questa mattina, invece, una volta preso atto della particolare vicenda e di aver perso la blu in favore di Tao, McNulty ha dichiarato: "È divertente. C'è stata un po' di confusione. Ho scoperto 20 minuti fa che non avrei avuto la maglia azzurra. Non so davvero cosa sia successo, non ne ho idea."