Anche il quartetto femminile correrà per il bronzo, ma servirà un'impresa
Fidanza, Balsamo, Paternoster e Guazzini si giocheranno una medaglia nell'inseguimento contro la Gran Bretagna, Nuova Zelanda-Stati Uniti per l'oro. Record per Lavreysen in qualifica nella velocità
La finale per l'oro era una missione impossibile, e lo si era già capito dai tempi delle qualifiche di ieri. Per andare a giocarsi una medaglia serviva quantomeno ripetere la buonissima prestazione da record italiano di ieri, e l'obiettivo è stato centrato. L'Italia accede alla finale per il bronzo nell'inseguimento a squadre, al femminile così come al maschile, con medaglie in palio stasera nella terza giornata delle Olimpiadi di ciclismo su pista. La Nuova Zelanda era un ostacolo insormontabile per Martina Fidanza, Letizia Paternoster, Vittoria Guazzini ed Elisa Balsamo, che ha sostituito Chiara Consonni, che chiudono in 4.07.491, ritoccando leggermente il primato nazionale fatto registrare ieri.
Serviva qualcosa di molto simile a un miracolo sportivo per colmare i tre secondi di gap dal quartetto delle oceaniche, e la differenza nell'uno contro uno di oggi è stata pressoché la stessa. Ai due chilometri c'era già un secondo e mezzo di differenza, mantenuta pressoché stabile con un ottimo terzo chilometro, quasi sul livello delle finaliste, ma il computo totale dopo 4000 metri racconta di una differenza di oltre due secondi e mezzo con l'eccellenza mondiale. Difficile chiudere di più al quartetto italiano, che non era mai arrivato prima a questi livelli e ha saputo confermarsi in due turni di fila, ma la cattiva notizia è che anche la Gran Bretagna, si è migliorata notevolmente rispetto a ieri e ha girato su tempi appena inferiori a quelli delle due finaliste. Appuntamento alle 19.17 per andare alla caccia di una medaglia, anche per raggiungerla bisognerà toccare vette finora inesplorate.
Olimpiadi su pista Inseguimento a squadre femminile, i risultati delle batterie
In finale ci vanno anche gli Stati Uniti, dopo un testa a testa incerto per tutti i 4000 metri con il quartetto della Gran Bretagna, anche se il Team USA ha avuto quasi sempre un vantaggio tra i due decimi e il mezzo secondo. Un notevolissimo 4.04.629 vale il pass per la finale contro la Nuova Zelanda, che nel confronto a distanza è rimasta dietro di quasi due decimi (4.04.818). Sarà un occasione per Kristen Faulkner per mettersi al collo un'altra medaglia d'oro dopo quella nella gara su strada, insieme a Chloé Dygert, Lily Williams e Jennifer Valente. Le britanniche rimangono fuori dalla finale per meno di tre decimi, con un crono finale di 4.04.908 che avrebbe avuto piena cittadinanza anche nella lotta per l'oro, e una prestazione ancor più notevole pensando a quanto può aver tolto l'assenza forzata di Katie Archibald.
La prima delle escluse dalla corsa per le medaglie è la Germania, che ha vinto la sua batteria contro il Canada, ma non è andata oltre il 4.07.908. Per loro ci saranno solo i piazzamenti, così come per le padrone di casa francesi, che hanno battuto l'Australia in 4.08.292.
Keirin femminile, i risultati del primo turno
Dovranno passare dai ripescaggi Miriam Vece e Sara Fiorin, che non sono riuscite a entrare tra le prime due nelle rispettive batterie di primo turno del keirin. Vece ha chiuso terza alle spalle di Hetty van de Vouw (Paesi Bassi) e Liying Yuan (Cina), mentre la debuttante Fiorin aveva un compito ai limiti dell'impossibile per la qualificazione diretta nell'ultima batteria, in cui erano presenti Emma Finucane (Gran Bretagna) e Lea Friedrich (Germania). Accedono direttamente ai quarti due delle principali favorite, insieme a Ellesse Andrews (Nuova Zelanda), Mathilde Gros (Francia), Emma Hinze (Germania), Yufang Guo (Cina), Nicky Degrendele (Belgio) e Mina Sato (Giappone). Dalle 15.10 i ripescaggi per le due azzurre, mentre domani si assegneranno le medaglie.
Velocità maschile, record per Lavreysen in qualificazione
È iniziata anche la velocità individuale maschile, che ha aperto il programma di questa sessione con la qualificazione che definisce il tabellone del torneo. Dopo i tanti record delle prime due giornate era lecito attendersi altre prestazioni sulla stessa linea, ma sui 200 metri lanciati i migliori sono arrivati a tempi mai visti prima. Già Matthew Richardson aveva migliorato il precedente primato mondiale, il 9.100 fatto in altura da Nicholas Paul nel 2019, ma Harrie Lavreysen è riuscito a fare ancora meglio. Il campione olimpico è mondiale ha chiuso in 9.088, miglior tempo per tre millesimi sull'australiano, in una sfida a distanza già lanciata.
Molto bene anche Mikahil Yakovlev (9.152), Leigh Hoffman (9.242), Jack Carlin (9.247) e Jeffrey Hoogland (9.293), tutti qualificati ai sedicesimi di finale, dopo aver vinto il primo turno di uno contro uno, in corso in questo momento. I grandi favoriti torneranno in pista alle 17.30, e successivamente dalle 19.38 per gli ottavi di finale.