Ashleigh Moolman e Jason Osborne sono i primi campioni del mondo virtuali
Da marzo a luglio, con la quarantena e buona parte del mondo bloccata a casa propria, il ciclismo ha vissuto l'autentico boom delle piattaforme virtuali su cui sono finiti a sfidarsi anche numerosi professionisti e l'UCI ha provato a cavalcare l'onda: oggi è andata infatti in scena la prima edizione dei Campionati del Mondo UCI eSports organizzata sull'ormai celebre piattaforma Zwift. Tra uomini e donne abbiamo avuto circa 130 ciclisti collegati da tutto il mondo che si sono sfidati sui rulli su un percorso di 50 chilometri nella realtà virtuale di Watopia: il circuito era caratterizzato da una salitella di 900 metri proprio in corrispondenza dell'arrivo ed è stata questa che nel finale ha fatto la differenza.
Il programma è stato aperto dalla gara femminile e per la maglia iridata c'è stato un bel testa a testa tra Ashleigh Moolman e Sarah Gigante: la 35enne sudafricana già nei mesi scorsi aveva dimostrato di trovarsi a suo agio in questo tipo di competizioni ed alla fine è riuscita ad avere la meglio sulla giovane australiana di origini italiane per appena 64 millesimi di secondo. La medaglia di bronzo è andata alla svedese Cecilie Hansen, giunta a 1" di distanza ma capace di anticipare di un soffio Lauren Stephens, Jacquie Godbe, Annika Langvad, Laura Matsen Ko ed Emma Belforth; beffa per gli Stati Uniti che piazzato atlete al quarto, quinto e settimo posto.
La prova maschile ha visto un gruppo abbastanza numeroso arrivare compatto ai piedi dello strappo finale e la Germania si è giocata benissimo le proprie carte per lanciare il 26enne Jason Osborne, uno che su strada non ha mai gareggiato tra i professionisti (ha partecipato alle Olimpiadi di Rio 2016 nel canottaggio) cogliendo un paio di top10 ai Campionati Nazionali a cronometro. Osborne è partito secco ai 500 metri ed è bastato per sorprendere la concorrenza: argento e bronzo per la Danimarca con Anders Foldager e Nicklas Pedersen, a seguire sono arrivati Ollie Jones (Nuova Zelanda), Benjamin Hill (Australia), Lionel Vujasin (Belgio) e Matteo Dal-Cin (Canada); per l'Italia in evidenza Domenico Pozzovivo che era tra i primi fino alle ultime centinaia di metri, ma che alla fine non è riuscito ad agguantare la top10.