È deceduto quest'oggi a 43 anni lo spagnolo Javier Otxoa
Proprio alla vigilia della Vuelta a España l'ambiente del ciclismo spagnolo (e mondiale) conosce un grave lutto. È morto, a non ancora 44 anni, Javier Otxoa. Passato professionista nel 1997 con la Kelme e forte del titolo nazionale under 23 in linea, il basco ha centrato il suo più grande successo nel Tour de France 2000, nella tappa di Hautacam. In fuga per oltre 150 km, l'allora ventiseienne riuscì a resistere sotto una forte pioggia al tentativo di rientro del gruppo capitanato da Lance Armstrong.
Poco più di sei mesi dopo, il momento che gli cambia la vita. Il 15 febbraio 2001, mentre si stava allenando assieme al fratello gemello Ricardo per le strade di Malaga, un'auto li investì in pieno: Ricardo morì sul colpo, Javier rimase per un mese in coma, riportando una paralisi cerebrale.
Il suo amore per il ciclismo è comunque continuato: Otxoa si è infatti dedicato al paraciclismo con ottimi risultati. Ai Giochi di Atene 2004 ottenne l'oro nella cronometro e l'argento su pista nell'inseguimento mentre a Pechino 2008 ripeté l'oro nella cronometro a cui aggiunse l'argento nella prova in linea.
Da anni residente ad Alhaurín de la Torre, località che ospiterà il traguardo della tappa di lunedì della Vuelta, Otxoa si è spento quest'oggi nella sua casa dopo una lunga malattia. In suo onore è stato deciso l'annullamento della tappa a lui intitolata della Coppa di Spagna di paraciclismo, in programma per domenica 2 settembre.