
Primavera da stradista per Ceylin Del Carmen Alvarado: "Farò Ardenne e Vuelta"
La crossista della Fenix-Deceuninck correrà di più su strada rispetto agli ultimi anni
Dopo un inverno da nove vittorie ma terminato prima del previsto per un problema del previsto, Ceylin Del Carmen Alvarado è pronta ad iniziare la stagione su strada, con un calendario più fitto e obiettivi diversi rispetto agli ultimi anni. Dopo aver debuttato al Giro d'Italia nel 2024, in questa primavera farà la sua prima apparizione in diverse altre corse del massimo livello con la maglia della Fenix-Deceuninck.
Ardenne e Vuelta nel programma di Ceylin Del Carmen Alvarado
“Farò tutte le classiche delle Ardenne, Amstel Gold Race, La Flèche Wallonne e Liège-Bastogne-Liège. Poi andrò alla Vuelta e farò l'intero blocco in Spagna. Poi tornerò a casa per un po' prima del Tour de Suisse”, ha dichiarato Alvarado in un'intervista rilasciata a Daniel Benson. La campionessa del mondo 2020 è una delle ultime crossiste pure rimaste in grado di lottare costantemente per la vittoria nelle gare più importanti, ma nell'ultimo paio d'anni si è avvicinata sempre più alla multidisciplina, così come molte sue compagne di squadra.
La sua capitana per le classiche sarà infatti Puck Pieterse, a sua volta tra le più forti in assoluto nella stagione invernale, mentre Yara Kastelijn si concentra prevalentemente sulla strada già da qualche anno. Corrono nella Fenix anche le altre esponenti delle squadre crossistiche della famiglia Roodhooft, come Annemarie Worst e da quest'anno anche Sara Casasola, che hanno corso insieme Strade Bianche e Trofeo Binda. Devono invece ancora debuttare nel 2025 sia Aniek van Alphen che Inge van der Heijden.
La stagione di ciclocross
Con la conferma di questo calendario, includendo anche Itzulia e Vuelta a Burgos, Alvarado supererebbe il suo massimo in carriera di giorni di corsa su strada (nel 2024 furono sedici in gare UCI). La ciclocrossista originaria della Repubblica Dominicana si trova ormai costantemente a giocarsi i successi più importanti nella sua disciplina di elezione contro atlete molto polivalenti, e ora vuole intraprendere a sua volta questa strada, per ora con obiettivi “modesti”.

Lo scorso inverno ha vinto in totale nove cross, di cui quattro prove di Superprestige e due di Coppa del mondo (Namur e Zonhoven), ma dopo il successo del 23 dicembre a Mol è salita sul podio solo tre volte, chiudendo con un deludente settimo posto al mondiale. I problemi fisici le hanno impedito di giocarsi fino alla fine la classifica generale di Superprestige con Lucinda Brand, che tornerà a sfidare tra sei mesi con un approccio e un avvicinamento diverso.