Digiuno interrotto per Elia Viviani: il veronese vince a Cholet
Gara movimentata nell'ovest della Francia, in quella che è stata la seconda manche della Coupe de France. La Cholet-Pays de la Loire, lunga 201.8 km con i primi 157.8 in linea e i restanti 44 affrontati in un circuito ripetuto 5 volte, ha visto diversi attacchi nella fase iniziale, tanto che la fuga che ha caratterizzato il pomeriggio è nata attorno al km 25. Si sono mossi i francesi Clément Carisey (Delko) e Nicolas Prodhomme (AG2R Citroën Team), il britannico Stuart Balfour e lo svizzero Yannis Voisard, ambedue della Swiss Racing Academy. Dopo qualche km di inseguimento si è aggiunto il francese Alexys Brunel (Groupama-FDJ).
Il gruppo ha dato via libera all'azione solo attorno al km 40, concedendo comunque solo 1'55" come margine massimo. Sfruttando l'esiguo distacco, dal plotone si è mosso verso il km 105 uno specialista delle azioni ambiziose come Alexis Gougeard: il passista francese della AG2R Citroën Team ha compiuto il ricongiungimento ad un'ottantina di km dal traguardo. Proprio Gougeard è il più attivo una volta che la corsa imbocca il primo giro di Cholet: un suo scatto fa distanziare il compagno di squadra Prodhomme e il duo Balfour e Voisard.
Ai meno 40 km Brunel, Carisey e Gougeard transitano con solo 35" sul gruppo. L'esito appare scontato, ma Brunel non ci sta: il ventiduenne tenta di nuovo, affiancato dai rientranti Thibault Ferasse (B&B Hôtels p/b KTM) e Matthias Reutimann (Swiss Racing Academy). L'anarchia è totale: un drappello di quindici unità, fra i quali Geschke, Peters e Stewart, li raggiungono ma è un nulla di fatto.
L'ultima tornata di 8800 metri inizia con davanti Brunel, Lukas Eriksson (Riwal), Dorian Godon (AG2R Citroën Team) e Luc Wirtgen (Bingoal) e il gruppo a non più di 7". L'instancabile Brunel e Godon salutano lo svedese e il lussemburghese su un zampellotto; un altro dentello, stavolta ai meno 5 km, è fatale ai due. Ed è proprio qui che con una sparata secca si muove Benoît Cosnefroy: l'alfiere della AG2R Citroën Team se ne va con Cyril Barthe (B&B Hôtels p/b KTM) e con Binyiam Ghirmay (Delko).
I tre collaborano ed entrano nell'ultimo km con solo 5" sul plotone tirato da Bingoal, Cofidis e Groupama-FDJ, tanto che vengono ripresi ai meno 800 metri. La Cofidis lavora alla grande e consente al suo velocista designato di disputare una signora volata: è così Elia Viviani a vincere in maniera netta. Per il veronese si interrompe un digiuno lungo 554 giorni ed è la prima affermazione con la compagine nordista.
Seconda piazza per lo spagnolo Jon Aberasturi (Caja Rural-Seguros RGA), terzo al momento un Nacer Bouhanni (Arkéa-Samsic) protagonista di un paio di manovre discutibili nei confronti di Jake Stewart (Groupama-FDJ), bravo quest'ultimo a non cadere. Sarebbe una sorpresa se lo sprinter di Epinal non venisse declassato.