Giro d'Italia U23, seconda vittoria di fila per Luca Colnaghi e maglia rosa
Luca Colnaghi ci ha preso gusto e dopo la bella vittoria di ieri con uno scatto da finisseur nella seconda tappa del Giro d'Italia Under23, oggi il 21enne della Zalf Euromobil Désirée Fior si è ripetuto andando a conquistare anche la terza tappa di quella che almeno per quest'anno è la gara più prestigiosa della categoria. Anche oggi Colnaghi è andato all'attacco negli ultimi chilometri, ma stavolta è riuscito ad anticipare il gruppo principale assieme ad altri quattro corridori che poi ha battuto in volata: e la gioia è stata doppia perché per lui è arrivata la maglia rosa di primo in classifica generale.
Chi si aspettava una tappa per velocisti dall'andamento tranquillo, o al massimo con un po' di battaglia sugli strappetti degli ultimi 40 chilometri, s'è dovuto ricredere ben presto: a causa del maltempo e della forte andatura il gruppo s'è spezzato dopo soli 15 chilometri ed in testa alla corsa s'è formato un gruppo di 32 corridori tra cui la maglia rosa Ropero. Ad un certo punto i primi inseguitori venivano segnalati a più di un minuto di ritardo, ma lo scenario è cambiato dopo che una serie di cadute ha fatto sì che alcuni uomini del gruppo di testa venissero ripresi da dietro: da quel momento il gap ha iniziato a calare sensibilmente, grazie anche al lavoro della Biesse Arvedi, ed a 58 chilometri dalla conclusione i due gruppi principali si sono ricompattati.
Gli ultimi 40 chilometri di questa terza tappa del Giro d'Italia Under 23 erano caratterizzati da due gran premi della montagna su cui si è scatenata nuovamente la bagarre nel plotone. La salita di Monticino ha creato un po' di scompiglio e ne hanno approfittato cinque corridori che hanno attaccato dopo il gran premio della montagna: gli attaccanti erano Michele Gazzoli (Colpack Ballan), Antonio Puppio (Kometa Xstra), Tobias Bayer (Tirol KTM), Luca Colnaghi (Zalf Euromobil Desiree Fior) e Henri Vandenabeele (Lotto Soudal U23), quest'ultimo secondo in classifica generale a soli 4" dallo spagnolo Ropero. Lo strappo di Mazzolano, più breve ma anche più ripido del precedente, ha visto un bel numero del britannico Tom Pidcock (Trinity) che da solo si è riportato sulla testa della corsa, mentre invece Gazzoli ha perso irrimediabilmente contatto dai primi.
Il quintetto formato da Bayer, Colnaghi, Pidcock, Puppio e Vandenabeele è riuscito a fare la differenza, sfruttando anche le poche energie rimaste nel gruppo nel finale di una tappa davvero molto tirata fin dalle prime battute: a 10 chilometri dall'arrivo hanno superato il minuto di vantaggio ed è stato quindi chiaro che sarebbero stati loro a giocarsi sia, ma nonostante ciò hanno tenuto un buon accordo fino alla fine per guadagnare anche il più possibile in classifica. La volata ristretta ha quindi premiato Luca Colnaghi con Tom Pidcock secondo e Tobias Bayer terzo; quarto è arrivato Antonio Puppio, con il belga Henri Vandenabeele quinto e con la delusione di una maglia rosa solo sfiorata essendo rimasto fuori dalla zona abbuoni.
Il gruppo dei migliori, giunto a 26", è stato regolato da Michele Gazzoli (Team Colpack-Ballan); trovano spazio in top ten i belgi Jordi Meeus (SEG Racing Academy) e Arne Marit (Lotto Soudal Under 23), il britannico Jake Stewart (Groupama-FDJ Conti) e l'italiano Filippo Baroncini (Beltrami TSA Marchiol). Tra i papabili per la classifica, in questo gruppo sono giunti Filippo Conca, Kevin Colleoni, Giovanni Aleotti, Alessandro Fancellu, Omar El Gouzi, Sean Quinn e Henok Muluberhan.
Ritardi pesantissimi per tanti altri, a cominciare dai colombiani: il migliore, Jesús Peña, ha lasciato sul piatto 7'28" dal vincitore mentre Diego Camargo ben 13'52". Ancora peggio è andata alla Lotto Soudal Under 23 i cui due capitani Maxime Van Gils e Viktor Verschaeve sono stati costretti al ritiro per una caduta.
Chi si aspettava una tappa per velocisti dall'andamento tranquillo, o al massimo con un po' di battaglia sugli strappetti degli ultimi 40 chilometri, s'è dovuto ricredere ben presto: a causa del maltempo e della forte andatura il gruppo s'è spezzato dopo soli 15 chilometri ed in testa alla corsa s'è formato un gruppo di 32 corridori tra cui la maglia rosa Ropero. Ad un certo punto i primi inseguitori venivano segnalati a più di un minuto di ritardo, ma lo scenario è cambiato dopo che una serie di cadute ha fatto sì che alcuni uomini del gruppo di testa venissero ripresi da dietro: da quel momento il gap ha iniziato a calare sensibilmente, grazie anche al lavoro della Biesse Arvedi, ed a 58 chilometri dalla conclusione i due gruppi principali si sono ricompattati.
Gli ultimi 40 chilometri di questa terza tappa del Giro d'Italia Under 23 erano caratterizzati da due gran premi della montagna su cui si è scatenata nuovamente la bagarre nel plotone. La salita di Monticino ha creato un po' di scompiglio e ne hanno approfittato cinque corridori che hanno attaccato dopo il gran premio della montagna: gli attaccanti erano Michele Gazzoli (Colpack Ballan), Antonio Puppio (Kometa Xstra), Tobias Bayer (Tirol KTM), Luca Colnaghi (Zalf Euromobil Desiree Fior) e Henri Vandenabeele (Lotto Soudal U23), quest'ultimo secondo in classifica generale a soli 4" dallo spagnolo Ropero. Lo strappo di Mazzolano, più breve ma anche più ripido del precedente, ha visto un bel numero del britannico Tom Pidcock (Trinity) che da solo si è riportato sulla testa della corsa, mentre invece Gazzoli ha perso irrimediabilmente contatto dai primi.
Il quintetto formato da Bayer, Colnaghi, Pidcock, Puppio e Vandenabeele è riuscito a fare la differenza, sfruttando anche le poche energie rimaste nel gruppo nel finale di una tappa davvero molto tirata fin dalle prime battute: a 10 chilometri dall'arrivo hanno superato il minuto di vantaggio ed è stato quindi chiaro che sarebbero stati loro a giocarsi sia, ma nonostante ciò hanno tenuto un buon accordo fino alla fine per guadagnare anche il più possibile in classifica. La volata ristretta ha quindi premiato Luca Colnaghi con Tom Pidcock secondo e Tobias Bayer terzo; quarto è arrivato Antonio Puppio, con il belga Henri Vandenabeele quinto e con la delusione di una maglia rosa solo sfiorata essendo rimasto fuori dalla zona abbuoni.
Il gruppo dei migliori, giunto a 26", è stato regolato da Michele Gazzoli (Team Colpack-Ballan); trovano spazio in top ten i belgi Jordi Meeus (SEG Racing Academy) e Arne Marit (Lotto Soudal Under 23), il britannico Jake Stewart (Groupama-FDJ Conti) e l'italiano Filippo Baroncini (Beltrami TSA Marchiol). Tra i papabili per la classifica, in questo gruppo sono giunti Filippo Conca, Kevin Colleoni, Giovanni Aleotti, Alessandro Fancellu, Omar El Gouzi, Sean Quinn e Henok Muluberhan.
Ritardi pesantissimi per tanti altri, a cominciare dai colombiani: il migliore, Jesús Peña, ha lasciato sul piatto 7'28" dal vincitore mentre Diego Camargo ben 13'52". Ancora peggio è andata alla Lotto Soudal Under 23 i cui due capitani Maxime Van Gils e Viktor Verschaeve sono stati costretti al ritiro per una caduta.