Dino Salvoldi con Vittoria Guazzini ©Federciclismo Diego Bragato con Marco Villa ©Diego Bragato via IG
Pista

Da Edoardo Salvoldi a Diego Bragato, chi sono i nuovi CT dell'Italia su pista

Con Marco Villa allenatore dei professionisti su strada, Edoardo Salvoldi guiderà anche la pista maschile élite e Diego Bragato la pista femminile

Con il consiglio federale di sabato scorso, Marco Villa è stato nominato nuovo allenatore dei professionisti su strada e a cronometro, lasciando a Edoardo Salvoldi (detto Dino) la guida della nazionale azzurra élite della pista per il prossimo quadriennio. Villa manterrà però la responsabilità del settore femminile su pista insieme a Diego Bragato, che altresì continuerà a coordinare il Team Performance.

Dino Salvoldi è stato nominato CT della pista anche per le categorie U23 ed élite, ereditando di fatto il ruolo di Villa per il settore maschile. Salvoldi continuerà parimenti a lavorare con gli juniores su strada e su pista.

Secondo il presidente Dagnoni, la scelta di Villa è stata dettata dal suo "valore indiscusso". Dagnoni ha aggiunto che Villa avrà "l'incarico sicuramente più difficile in questa fase storica, ma anche di maggior prestigio". Dagnoni ha inoltre elogiato il lavoro svolto da Dino Salvoldi con i giovani negli ultimi anni, sottolineando che potrà continuare a lavorare con gli stessi atleti, che si spera saranno protagonisti alle Olimpiadi di Los Angeles 2028. Il presidente ha definito Diego Bragato "una risorsa della Federazione", elogiando il suo contributo alla preparazione della pista femminile.

Anche Ivan Quaranta è stato confermato come CT della velocità, ma con piena responsabilità (non sarà più dunque sotto l'egida di Villa).

Pierpaolo Addesi, già CT della nazionale di paraciclismo su strada, coordinerà anche la nazionale su pista del Paraciclismo (raccoglie l'eredità di Silvano Perusini).

Dino Salvoldi: il CT più vincente della federazione

Dino Salvoldi, nominato CT della pista anche per le categorie U23 ed Élite, mantiene anche il suo incarico per gli juniores sia su strada che su pista sia nel maschile che nel femminile. Entrato in Federciclismo nel 1994, è diventato un punto di riferimento per il movimento femminile e per quello giovanile, prima come allenatore e preparatore, poi come selezionatore. In questi anni ha portato all'Italia più di 250 medaglie internazionali tra juniores, U23 ed Élite di strada e pista. Nel 2019, quando era CT della nazionale femminile su pista, fu ascoltato insieme a Roberto Chiappa nell'ambito un'inchiesta della Fci e del Coni a seguito delle accuse di molestie psicologiche rivoltegli dalla pistard friulana Maila Andreotti, seguite a un'intervista di Silvio Martinello in cui si parlava genericamente di “comportamenti non idonei e inopportuni di un tecnico”. L'inchiesta è stata poi archiviata da entrambi gli organi. Nel 2021 lasciò la guida della nazionale su strada e pista per dedicarsi agli juniores maschili e femminili.

Diego Bragato: il responsabile della performance della federazione

Dopo la carriera agonistica da dilettante, è diventato preparatore atletico. Da tredici anni collabora con la federazione: negli ultimi tre anni ha avuto il ruolo di responsabile della performance (ovvero responsabile della preparazione atletica e dell'ottimizzazione delle prestazioni degli atleti). Ora condividerà il ruolo di responsabile della nazionale femminile su pista (élite e Under 23) con Marco Villa.

I ringraziamenti di Chiara Consonni e Vittoria Guazzini a Diego Bragato dopo l'oro olimpico ©Diego Bragato via IG
I ringraziamenti di Chiara Consonni e Vittoria Guazzini a Diego Bragato dopo l'oro olimpico del 2024 ©Diego Bragato via IG

 

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