I capitani della Soudal-Quick Step nel 2024 © Soudal-Quick Step/Wout Beel
Squadre

Le squadre 2024: tra nobili in crisi e nuovi sponsor ambiziosi

Prosegue la presentazione delle 18 squadre WorldTour: dietro alle grandi corazzate si posizionano le storiche Ineos Grenadiers e Soudal-Quick Step, mentre Lidl-Trek e Bora-Hansgrohe sono in continua crescita

19.01.2024 18:30

Le squadre 2024: tra nobili decadute e sodalizi rampanti

Con la stagione ciclistica 2024 appena avviata, ci occupiamo di passare in rassegna tutte le 18 formazioni del circuito WorldTour, e dopo aver presentato le 2 realtà che negli ultimi anni hanno saputo imporsi sulla scena come le grandi corazzate, passiamo ora lo sguardo su un drappello più nutrito di squadre. In questa puntata abbiamo deciso di accorpare due grandi protagoniste dell’ultimo decennio in calo sotto l’aspetto dei risultati, come Ineos Grenadiers e Soudal-Quick Step e due formazioni in rapida crescita, arrivate ad imporsi come le più credibili outsiders delle grandi corazzate citate nell’articolo precedente, parliamo ovviamente di Bora-Hansgrohe e Lidl-Trek

La Storia

INEOS GRENADIERS
Per presentare la storia della formazione Britannica bastano pochi preamboli: si tratta senza dubbio della formazione che per lunghi anni è stata la più forte del WorldTour, potendo contare su diversi capitani per le corse a tappe e una serie interminabile di grandi giri conquistati. Da qualche tempo però le cose sembrano essere cambiate, e i nuovi leader non hanno saputo o non hanno potuto (si veda lo sfortunato caso di Bernal) eguagliare il dominio della “vecchia guardia” che ruotava attorno a Chris Froome. Con l’abbandono dello storico manager Dave Brailsford si aprono ufficialmente nuovi scenari per una formazione che ha tutto il potenziale tecnico ed economico per tornare al vertice, ma si deve scontrare con una concorrenza molto attrezzata.

SOUDAL-QUICK STEP
Il discorso per il Wolfpack non è troppo diverso, se la Ineos aveva nei grand tour il proprio terreno di conquista, la squadra di Patrick Lefevere dominava fino a qualche anno fa le classiche e le volate di tutto il calendario. In questo caso il confronto con il passato è più preoccupante, vista la recente enorme difficoltà dei bianco-blu nelle corse di giornata, mentre con la crescita di Remco Evenepoel si sono aperte prospettive nuove. Il belga, blindato con forza dalla dirigenza nonostante numerose offerte, ha infatti creato un folto gruppo di scalatori attorno a sé che ha la precedenza nelle ambizioni del team sui velocisti presenti, ridotti ormai sensibilmente di numero.

BORA-HANSGROHE & LIDL-TREK
La decisione di accorpare le due formazioni è motivata dalle ampie similitudini tra i percorsi di crescita intrapresi da entrambe le squadre, nonostante i tedeschi della Bora siano maggiormente focalizzati sulle corse a tappe rispetto agli statunitensi (anche se nella “nuova” Trek la matrice tedesca è molto forte). Entrambi i sodalizi sono stati rivitalizzati dall’ingresso di due colossi economici come, appunto, Lidl e Red Bull, quest’ultimo che promette di aumentare ulteriormente il proprio impegno nei prossimi anni. Partendo da una buona base di corridori e risultati, la sfida è ora lanciata: il 2024 può essere l’anno della definitiva consacrazione per entrambe.

Mads Pedersen con Giulio Ciccone al Tour de France 2023 © Getty Images

Il Ciclomercato

Il colpo di mercato probabilmente più importante di tutto il WorldTour lo mette a segno la Bora-Hansgrohe ingaggiando Primoz Roglic dalla Visma-Lease a Bike, e si arricchisce ulteriormente con gli arrivi di Daniel Martínez proprio dalla Ineos e del velocista Sam Welsford, mentre perde dopo una trattativa controversa il giovane Cian Uijtdebroeks. Grande mercato anche per la Lidl-Trek, che acquista gli italiani Jonathan Milan, Andrea Bagioli e Simone Consonni e punta sul rilancio di Tao Geoghegan Hart dopo il brutto infortunio al Giro d’Italia 2023.

La Soudal-Quick Step sceglie invece un mercato low-cost dopo che la mancata fusione con la Jumbo-Visma rischiava di scombinare completamente gli equilibri del circuito. Il nome più blasonato è senz’altro quello di Mikel Landa, che arriva con il ruolo di luogotenente per Remco Evenepoel, mentre l’americano Luke Lamperti può essere il nome del futuro per le classiche del nord. Mercato conservativo infine per la Ineos Grenadiers, che conta sulla crescita dei numerosi giovani talenti già in squadra e prova a rilanciare l’ex campione mondiale a cronometro Tobias Foss.

Primoz Roglic in allenamento con la nuova maglia © Matthis Waetzel

Le prospettive per il 2024

INEOS GRENADIERS
Non ci sono ancora notizie ufficiali sui programmi dei capitani del team ma è facile immaginare che, come da tradizione, il Tour de France avrà importanza centrale nella stagione. Nelle gerarchie di squadra sembra essere Carlos Rodríguez a godere dei gradi di primo capitano, e se l’eterno Geraint Thomas dovrebbe tornare al Giro d’Italia, c’è speranza per un ritorno ad alti livelli di Egan Bernal alla Vuelta a España. Infine, Filippo Ganna è chiamato a ripetersi dopo quella che è stata la sua miglior stagione su strada, in cui si è anche scoperto velocista. Con l’obiettivo olimpico della pista, il suo impegno nelle classiche primaverili potrebbe limitarsi alla Milano-Sanremo, mentre è forte la voglia di tornare a vincere al Giro.

SOUDAL-QUICK STEP
Remco Evenepoel è il faro indiscusso del team, e dopo qualche incertezza in autunno ha deciso di puntare forte sulle classiche delle Ardenne e sul suo primo Tour de France, dove avrà una squadra interamente dedicata a sé. Le altre punte del team dovranno quindi accomodarsi altrove, e se nelle classiche si spera in un ritorno al top di Kasper Asgreen e Julian Alaphilippe (che sembra aver iniziato la fase calante della carriera), nelle volate c’è la certezza di Tim Merlier, velocista non dominante ma comunque garanzia di un rendimento costante. Con ogni probabilità saranno entrambi al via del Giro d’Italia, anche se Merlier non ha nascosto la delusione per essere stato scartato dalla selezione per la Grand Boucle. 

BORA-HANSGROHE
Le garanzie che vanno date al nuovo sponsor Red Bull sono evidentemente alte, e la formazione tedesca decide di provare l’assalto al Tour de France con tutte le forze possibili. Capitano designato sarà Primoz Roglic, ma la presenza di Jai Hindley e Aleksandr Vlasov come vice-capitani è un indicatore evidente della nuova strada intrapresa dall’ambizioso team. Ci sarà poi spazio anche per i validi velocisti presenti, come Sam Welsford, impegnato al Giro d’Italia e Jordi Meeus, di cui non si conosce ancora il calendario. Restano un po’ escluse tutte le classiche di stagione, che evidentemente non interessano particolarmente, vista la perdita sul mercato di Nils Politt, sulla carta uno dei pochi in grado di farsi valere sulle pietre del nord.

LIDL-TREK
Se le precedenti sembrano voler individuare una corsa in particolare su cui puntare, in casa Lidl-Trek si va verso una ampia differenziazione degli obiettivi. Non possiamo non partire da Mads Pedersen, che dopo un 2023 stellare, proverà nuovamente a contrastare i migliori del mondo nelle classiche primaverili, prima di dedicarsi all’accoppiata Tour-Vuelta, e proprio in Spagna troverà come leader il connazionale Mattias Skjelmose. Al Giro d’Italia ci sarà invece ampio spazio per gli azzurri del team come Giulio Ciccone, ormai giunto alla sua maturazione, Jonathan Milan come velocista ed Andrea Bagioli. Infine il Tour de France dovrebbe essere l’obiettivo del neoarrivo Tao Geoghegan Hart.

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