Puck Pieterse ©Fenix-Deceuninck
Donne Élite

Sanremo, a Puck Pieterse non basta il Poggio. "Servirebbero 200 chilometri"

La campionessa del mondo under 23 ha chiuso al decimo posto. "In molte speravamo in una gara più dura, sul Poggio eravamo ancora abbastanza fresche"

23.03.2025 17:30

La prima edizione della nuova versione della Sanremo Women va in archivio con la vittoria di Lorena Wiebes, sopravvissuta senza troppe difficoltà a Cipressa e Poggio per arrivare allo sprint finale. La corsa ha comunque regalato spettacolo e incertezza fino alla fine, con l'attacco di Elisa Longo Borghini nel finale, neutralizzato solo a poche centinaia di metri dal traguardo, e nelle interviste post gara diverse protagoniste hanno espresso apprazzamenti per come la corsa si è sviluppata, tra cui Lotte Kopecky e Marianne Vos

Il ritorno della Sanremo dopo vent'anni è sicuramente un momento fondamentale per tutto il movimento, e la corsa ha ancora margine di crescita prossimi anni, sia come montepremi (di cui ha parlato Demi Vollering dopo la corsa), che per altri aspetti di corsa. Tra questi ci può essere anche il chilometraggio, attualmente di 156 chilometri, su cui ha espresso il suo parere Puck Pieterse

Puck Pieterse: “Mi piacerebbe che la Sanremo fosse più lunga”

“La corsa è stata più divertente di quanto pensassi. Sicuramente è una gara molto difficile da vincere, ci sono molti scenari possibili. Penso che in molte, me compresa, speravano che sarebbe stata più dura. Sul Poggio non eravamo abbastanza per fare il ritmo, e nemmeno le altre squadre. Quest'anno ha vinto una velocista, spero che il prossimo anno possa vincere una scalatrice", ha dichiarato dopo la corsa la leader della Fenix-Deceuninck, decima sul traguardo. Quello della Sanremo è il suo peggior piazzamento stagionale, dopo il secondo posto al Trofeo Oro in Euro, il quarto alla Omloop Nieuwsblad e alla Omloop van het Hageland e il settimo alla Strade Bianche e al Trofeo Binda

Pieterse ha chiuso al decimo posto ©Fenix-Deceuninck
Pieterse ha chiuso al decimo posto ©Fenix-Deceuninck

Pieterse ha provato ad allungare nella parte finale della discesa del Poggio, sfruttando la sua abilità tecnica, ma non è riuscita a fare la differenza. Dopo l'attacco di Longo Borghini si è trovata per qualche secondo a tirare il gruppo di testa, probabilmente bruciandosi le ultime occasioni per fare un miglior risultato. “Sicuramente mi piacerebbe che fosse più lunga, la cosa che rende grande la Sanremo maschile è proprio la lunghezza. Questo rende il Poggio più duro, mentre noi siamo ci siamo arrivate ancora abbastanza fresche. Penso che il chilometraggio dovrebbe essere di almeno 200 chilometri, ma potrebbe anche essere più lungo. Una gara di cinque o cinque ore e mezza sarebbe ottima", ha concluso la campionessa del mondo under 23. 

Sanremo, è giusto aumentare il chilometraggio?

Il tema del chilometraggio nelle classiche spesso solleva pareri contrastanti, ma per nessuna corsa come la Sanremo è sensato mettere in conto un possibile aumento oltre il limite di 160 chilometri imposto dal regolamento UCI (che può essere comunque superato in alcune circostanze). 

Secondo la modesta opinione di chi scrive, aumentare i chilometri in generale è possibile ma non necessario, il ciclismo femminile vive delle sue dinamiche tattiche e sistemiche e cercare l'omologazione con quello maschile è concettualmente sbagliato e non è detto che porti a un aumento dello spettacolo in corsa. La Sanremo andrà sicuramente valutata anno dopo anno per capire se è possibile migliorarla, anche se in ogni la selezione c'è stata e a giocarsi la vittoria sono state tutte le più forti.

Le migliori sul Poggio

Non c'è stato modo di fare grandi differenze sul Poggio, dove la velocità è stata molto alta. Proprio Pieterse ha fatto registrare uno dei migliori tempi di scalata, quantomeno tra quelli registrati e caricati su Strava. Il suo 6:44 (media di 32.1 km/h) è stato battuto per un secondo da Juliette Labous, che era davanti davanti ad aumentare l'andatura nell'ultimo chilometro e mezzo prima dello scollinamento. La campionessa francese detiene ora il nuovo Qom, che in molte potranno pensare di ritoccare nei prossimi anni, anche se il percorso non dovesse cambiare. 

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