Il suo cane aveva fatto cadere Evenepoel: multato il padrone che ha anche sfilato la borraccia a Remco
L'uomo residente nel comune di Venticano non ha rispettato l'ordinanza comunale causando l'incidente all'ex maglia rosa. A cui ha anche "rubato" un cimelio
In errore, poi auto-premiatosi, dunque giustamente multato. È l'ormai nota parabola che ha visto come protagonista il cittadino di Venticano (Avellino) il cui cane, attraversando la strada nel corso della quinta tappa del Giro d'Italia 2023 Atripalda-Salento, aveva causato la caduta di Remco Evenepoel, ai tempi in maglia rosa e superfavorito per la vittoria della corsa. L’imprudenza è costata 50 euro al detentore dell’animale, lasciato colpevolmente libero nei pressi della sua abitazione lungo la strada statale 7.
Sulla vicenda si era anche pronunciato il primo cittadino del paese dell'appennino campano, Luigi De Nisco: “C’era un’ordinanza molto chiara che invitava tutti i possessori di animali ad assicurarsi di non lasciarli liberi durante il passaggio della corsa”. Parole inequivocabili che hanno portato ad una sanzione inoppugnabile, per quanto contenuta dal punto di vista economico. Di ben altra entità sarebbe invece potuta essere l'eventuale richiesta di indennizzo che la Soudal Quick-Step avrebbe potuto chiedere proprio ai danni del Comune, la quale però non sembrerebbe prossima al manifestarsi anche complice il fatto che il team belga abbia avuto ben altro a cui pensare, a partire dall'epidemia interna di Covid che ha decimato il roster partecipante alla Corsa Rosa, con lo stesso Evenepoel vittima illustre in termini di ritiro.
L'accaduto ha avuto però un altro risvolto, tra il comico e l'imbarazzante. Le immagini di Eurosport avevano infatti immortalato gli istanti successivi alla caduta del campione belga: da queste si vedeva, nel parapiglia generale e con Evenepoel ancora a terra dolorante, un uomo intento ad approfittarne per sfilare letteralmente la borraccia dalla bicicletta dello stesso ciclista. Questi altri non è che lo stesso proprietario del meticcio di cui sopra. Improvvido, ma lesto nell'auto-premiarsi.