Cicloturismo con animali: ecco le avvertenze indispensabili
Coloro che desiderano, o devono, portare con sé il proprio cane possono farlo nel rispetto delle normative e di attenzioni verso le esigenze dell'animale
Unire le competenze del cicloturista a quelle del possessore di animali: ecco le caratteristiche indispensabili per questo particolare tipo di viaggio.
Cicloturismo con animali: primo, rispettare le normative
Una recente indagine rileva che il 56% degli Italiani ha un animale domestico, cani e gatti in primis. Per 8 su 10 l’animale è un familiare a tutti gli effetti, ed alcune persone ne hanno anche più di uno. Viene logico pensare che quando si viaggia ci siano occasioni in cui si desideri, o si debba, portare l’animale con sé, soprattutto se il viaggio si distribuisce su più giorni. Chi desidera fare cicloturismo con animali, deve innanzitutto conoscere le normative di settore. Il Codice della Strada indica le modalità per il trasporto animali con la bicicletta. Indispensabile avere con sé la documentazione necessaria (iscrizione all’anagrafe canina, certificazioni sanitarie ecc), nonché conoscere eventuali disposizioni specifiche dei mezzi pubblici (ad es. in caso di combinazione treno+bici). Necessario anche informarsi di normative locali che possono differenziarsi da un Comune all’altro oppure tra un Paese e l’altro nella Comunità Europea ed al di fuori di essa. Nel caso si pianifichino visite a musei o altri luoghi culturali, bisogna conoscere le possibilità di accesso con gli animali e le relative modalità. Tipico esempio il “cani in braccio”, cosa decisamente impossibile con cani di taglia e peso impegnativi. Da valutare l’opportunità di una polizza assicurativa specifica.
Le attrezzature ed il percorso
Il trasportino è la scelta principe per fare cicloturismo con animali. Deve essere adeguato alla taglia ed al peso dell’animale, sicuro ed adeguatamente accessoriato. Strumenti di segnalazione, copertura fenestrata, cuscino o copertina, eventuali giochi rendono confortevole il viaggio. L’animale va gradualmente addestrato alla permanenza nel trasportino, iniziando con percorsi brevi, pianeggianti ed asfaltati ma preferibilmente su strade con poco traffico. Guinzaglio, pettorina, museruola e sacchetti igienici, ciotola, acqua e cibo sono altrettanto necessari, così come piccoli kit di emergenza in caso di pioggia o banali ferite. Bisogna conoscere e rispettare il carattere dell’animale, la sua tolleranza a situazioni nuove e potenzialmente stressanti. Meglio comunque scegliere itinerari brevi e frammentabili, che consentano aree in cui poter far correre e sfogare il cane dopo l’immobilità imposta dal trasportino. Prima di pianificare un viaggio in gruppo, soprattutto se con persone estranee al pet, valutare l’accettazione reciproca fra gli altri componenti e l’animale. Valutare con il veterinario l’opportunità del viaggio in caso di animali anziani o cuccioli.
Come scegliere l'alloggio per fare cicloturismo con animali
Alloggiare fuori casa facendo cicloturismo con animali significa trovare strutture ricettive che siano contemporaneamente bike-friendly e pet-friendly. Se le prime possono già essere familiari al cicloturista, per le seconde è necessaria qualche accortezza. Alcune strutture offrono servizi quali ciotole e cibo, aree gioco esterne, cucce, presenza di dog sitter nel caso si desideri pianificare visite o escursioni senza il pet. Utile verificare anche l’accettazione dell’animale nelle diverse aree della struttura, in primis ristorante ed aree comuni. Utile la presenza in zona di un servizio veterinario, nonché la verifica del numero di animali accettati per singola persona e/o gruppo.