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Covi incontenibile, stacca di nuovo tutti i big in Andalusia: tappa e maglia per lui

17.02.2022 17:18

Alessandro Covi è in forma smagliante, su questo non c'è dubbio. Seconda vittoria stagionale e maglia di leader per il ventitreenne varesino dopo il successo di sabato alla Vuelta a Murcia. Con uno scatto degno dei migliori uomini da classiche l'atleta della UAE si impone nella seconda tappa della Ruta del Sol nella suggestiva cornice della fortezza di Alcalá al termine di una micidiale rampa su avversari di tutto rispetto. Pochi metri che sembravano insufficienti si rivelano decisivi per vincere la frazione e conquistare la maglia, risultati che si mettono in scia al bel finale già esibito ieri.

Seconda tappa per la Ruta del Sol (o Vuelta a Andalucía che dir si voglia) che presenta 152 km da Archidona ad Alcalá la Real, con ben 5 GPM in programma oltre al difficile arrivo al termine di una salita di 3,4 km al 6,3% con un'impegnativa rampa finale in acciottolato con pendenze in doppia cifra che porta al Castello de la Mota, che sovrasta appunto la cittadina di Alcalá. Tappa senza pianura adatta ad eventuali imboscate anche se dopo l'exploit di ieri della fuga il gruppo non vorrà più lasciarsi sorprendere.

Non partito stamane il canadese Michael Woods (Israel-PremierTech) sulla carta uno dei favoriti per la vittoria finale che è costretto a dare forfait a causa di problemi intestinali. Una decina di chilometri dopo il via ufficiale riescono ad uscire dal gruppo 3 uomini: Kamil Malecki (Lotto-Soudal), Gotzon Martín (Euskaltel-Euskadi) e Raúl García Pierna (Kern Pharma) raggiuti poco dopo dalla coppia formata da Diego Pablo Sevilla (Eolo-Kometa) e Jon Barrenetxea (Caja Rural-Seguros RGA). Il gruppo nel frattempo lascia fare e la situazione è tenuta sotto controllo dalla Sport Vlaanderen-Baloise del leader Rune Herregodts. Il vantaggio degli uomini al comando non viene fatto salire oltre quota 4'10", con il basco Barrenetxea che conquista 4 dei 5 GPM di giornata e vestirà la maglia riservata a questa speciale classifica. Ai 40 dall'arrivo la Sport Vlaanderen riceve finalmente aiuto da altri team: si tratta di BikeExchange, Bora-Hansgrohe e soprattutto Intermarché-Wanty-Gobert ed il distacco, a differenza della tappa di ieri, cala vertiginosamente. Diego Pablo Sevilla della Eolo è il primo ad essere ripreso dal plotone ai 22 dal traguardo mentre i 4 superstiti non sembrano avere intenzione di arrendersi ma devono farlo sulle rampe non irresistibili del Puerto del Castillo (5,7 km al 4,6%), penultima salita di giornata. Nel frattempo il buon ritmo dettato dall'AG2R Citroën mette in difficoltà la maglia gialla di Rune Herregodts che annaspa nelle retrovie. Si arriva dunque con un gruppo nutrito e compatto ai piedi dell'ultima salita, presa a tutta dagli Ineos-Grenadiers, mentre Herregodts cede definitivamente. Il ritmo è elevatissimo ma al primo rilassamento parte con uno scatto secco uno scatenato Alessandro Covi (UAE) che guadagna pochi metri che riesce a mantenere fino alla fine impedendo la rimonta di Miguel Ángel López sulle dure pendenze finali. Il colombiano dell'Astana si deve accontentare della seconda posizione mentre Iván Sosa (Movistar) è terzo.

Quarto Steff Cras (Lotto-Soudal), quinto si posiziona Gonzalo Serrano (Movistar), Dries Devenyns (Quick-Step) è sesto mentre un sorprendente Domenico Pozzovivo (Intermarché) è già settimo. Completano la top10 Simon Clarke (Israel), Cristián Rodríguez (TotalEnergies) e Wout Poels (Bahrain-Victorious) decimo.

In classifica Covi diventa leader con 5" di vantaggio su Ander Okamika (Burgos-BH) e 10" su Iván Sosa. Quarto Devenyns, quinto è Clarke, Cras è sesto e Cristián Rodríguez settimo. Ottavo è Domenico Pozzovivo, mentre nono troviamo Carlos Rodríguez. Tutti questi hanno un distacco di 11" da Covi. Infine, decimo nella classifica provvisoria troviamo Gonzalo Serrano (Movistar) a 16".

Domani altra tappa che si preannuncia movimentata e dal profilo altimetrico mosso, anche se sulla carta più facile rispetto a quella odierna. Da Lucena ad Otura sono in programma 153 km con 4 GPM, di cui 3 concentrati nella prima metà, mentre una seconda parte più agevole in vista del traguardo, dove a giocarsi la vittoria potrebbero addirittura essere gli sprinter rimasti in gruppo.

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