Matteo Moschetti è il più veloce di tutti, volata super alla Valenciana. Quarto Viviani
All'altezza del 5 febbraio arrivano i primi successi italiani dell'anno nel ciclismo professionistico, e a regalarsene uno (l'altro l'ha colto sempre oggi Alessio Martinelli della Bardiani-CSF al GP Alanya) è Matteo Moschetti, a segno in Spagna in uno scenario in cui non mancavano certo ruote veloci, ma nel quale il 25enne della Trek-Segafredo si è districato benissimo. Per il milanese siamo a 6 vittorie in carriera, siamo certi che molte ne seguiranno ancora.
A parte il vincitore, la quarta tappa della Volta a la Comunitat Valenciana 2022 non ha riservato sorprese: i 193.1 km della Orihuela-Torrevieja sono trascorsi senza grossi sussulti, una fuga a cinque con Manuele Boaro (Astana Qazaqstan), Ángel Madrazo (Burgos-BH), Antonio Soto (Euskaltel-Euskadi), Urko Berrade (Kern Pharma) e Kenny Molly (Bingoal Pauwels Sauces WB) partita a inizio tappa, passata da un vantaggio massimo di circa 3', tenuta a lungo sotto stretto controllo (20-30") dagli inseguitori, e infine annullata ai -20 da un gruppo in cui non c'erano più corridori della Jumbo-Visma e della DSM: entrambe le squadre non hanno preso il via stamani a causa di alcune positività al covid al loro interno (2 per i gialloneri, 3 per i nerazzurri); non partito anche Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech), alle prese coi postumi di una caduta patita nella seconda tappa. In tema di cadute, di una sono stati loro malgrado protagonisti ai -54 Carlos Rodríguez e Ómar Fraile (Ineos Grenadiers), il secondo con qualche ammaccatura in più ma comunque niente di grave.
L'andatura è aumentata sensibilmente una volta entrati nei 20 km finali, c'era del vento sul percorso e ciò (ovvero: la possibilità che qualche squadra tentasse l'attacco a sorpresa) ha reso molto più elettrico del solito il frangente. Un attacco velleitario di Iván Cobo (Kern Pharma) ai -9. Una lunga tirata di Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl) ha traghettato il gruppo in fila indiana dai -2 ai 500 metri, e a quel punto si è innescato il treno Intermarché-Wanty che era in agguato alle spalle del giovane fiammingo, con Andrea Pasqualon a lanciare Alexander Kristoff. Ma come due giorni fa, il norvegese è stato rimontato sul rettilineo finale, e dal lato sinistro è uscito forte Matteo Moschetti (Trek-Segafredo) che ha superato tutti tenendosi dietro il giovane Manuel Peñalver (Burgos), lo stesso Kristoff e poi Elia Viviani (Ineos), Fabio Jakobsen (Quick-Step), Stanislaw Aniolkowski (Bingoal), Sebastián Molano (UAE Emirates), Timothy Dupont (Bingoal), Matej Mohoric (Bahrain-Victorious) e Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM). Una parola su Peñalver: 23 anni compiuti da poco, il ragazzo è proprio di Torrevieja, la sede d'arrivo odierna: questo spiega l'extramotivazione che la spinto così in alto oggi, e pure l'eccesso (comprensibile, e giunto fino alle lacrime) di delusione per essere stato battuto.
La classifica è invariata, Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe) resta al comando con 32" su Evenepoel, 36" su Carlos Rodríguez, 50" su Enric Mas (Movistar), 1'02" su Alejandro Valverde (Movistar), 1'05" su Jakob Fuglsang (Israel), 1'14" su Luis León Sánchez (Bahrain), 2'00" su Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), 2'05" su Pavel Sivakov (Ineos) e 2'28" su David De La Cruz (Astana). Domani si chiude con la quinta tappa, Paterna-Valencia di soli 92 km, anche in questo caso non si apprezzano particolari sommovimenti altimetrici per cui attendiamo la volata con cui andrà in archivio la 73esima Volta Valenciana.