Alexander Kristoff vince la prima tappa della CRO Race 2024 © Uno-X Mobility Cycling / Szymon Gruchalski
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CRO Race 2024: la prima tappa va ad Alexander Kristoff

Il norvegese finalizza il buon lavoro della sua Uno-X Mobility e conquista la novantacinquesima vittoria in carriera

01.10.2024 16:11

Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) vince la prima tappa della CRO Race 2024, imponendosi con una volata di testa sui nostri Giovanni Lonardi (Polti-Kometa) e Alberto Bruttomesso (Bahrain-Victorious). Kristoff indossa la maglia a punti e anche quella di leader della corsa, che potrà difendere nella tappa di domani.

 

CRO Race 2024, la cronaca della prima tappa

Frazione inaugurale di 162.5 km da Vodice a Sinj che presenta un tracciato divisibile in tre tratti. I primi 50 km circa sono caratterizzati da un percorso mosso: al loro interno, lo sprint intermedio con secondi di abbuono di Šibenik e la prima ascesa di giornata, Ljubičići (3.1 km al 5.4% di pendenza media). Dai chilometri 50 a 120, la corsa tira tutta all'insù: dopo aver passato lo sprint intermedio di Drniš, i corridori inizieranno a scalare attorno al km 97  un'ascesa non categorizzata di 3.3 km al 4.2 % per poi affrontare il Tešije (17.4 km al 3.2%), una lunga ma non impossibile salita di prima categoria che presenta gli ultimi 6.7 km al 5.3%. Dal chilometro 124 e fino all'arrivo il tracciato di gara è prevalentemente pianeggiante: a 38 km dall'arrivo i corridori passeranno entreranno in un circuito da ripetere due volte, con un passeggio sulla linea del traguardo di Sinj che varrà come sprint intermedio. L'arrivo in volata appare piuttosto scontato.

Partenza senza troppi scossoni per il gruppo, che si approccia allo sprint intermedio con secondi di abbuono di Šibenik con il solo Tomasz Budziński (Mazowsze Serce Polski) ad aver tentato un allungo nei primi 15 km. Fred Wright (Bahrain-Victorious) guadagna 3" di bonus passando per primo allo sprint su Jordi Bouts (TDT-Unibet) e Luc Wirtgen (Tudor). Ai meno 139 dal traguardo partono all'attacco Jokin Murguialday (Caja Rural), Francisco Muñoz (Polti Kometa) e il ceco Filip Řeha (ATT Investments), poi raggiunti da Cyrus Monk (Q36.5 Pro Cycling) e Axel van der Tuuk (Mtec-SOLARWATT). Si crea così un drappello di cinque uomini al comando, che arriveranno ad avere un vantaggio anche di 7'50" a 85 km dal traguardo, con il gruppo che lascia fare nella prima metà della gara.

Muñoz, Murguialday e Van der Tuuk in fuga nella prima tappa della CRO Race © Team Polti Kometa / SprintCycling
Muñoz, Murguialday e Van der Tuuk in fuga nella prima tappa della CRO Race © Team Polti Kometa / SprintCycling

 

Sulla prima asperità di giornata, l'ascesa di Ljubičići, è Van der Tuuk a scollinare primo precedendo Řeha e Murguialday, mentre allo sprint intermedio di Drniš è Monk a imporsi su Van der Tuuk e Muñoz. Il vantaggio dei battistrada inizia ad erodersi lentamente dai 65 km dal traguardo: in gruppo fa il passo la dsm-firmenich per Pavel Bittner, affiancata dalla Red Bull-BORA, con anche la Uno-X che decide di spendere un uomo per le chance di vittoria di Alexander Kristoff.

 

Una caduta annulla le chance della fuga

Nel breve tratto in piano prima dell'inizio del Tešije, della ghiaia in una curva causa una caduta nella fuga: Francisco Muñoz porta con sé Řeha, Murguialday, mentre Monk e Van der Tuuk proseguono nella loro azione. Il vantaggio dei battistrada, però, è ormai molto ridotto: ai piedi del Tešije gli uomini al comando hanno solo 4' sul gruppo, verso il quale pende l'inerzia della corsa. Intanto Muñoz e Murguialday riescono a riportarsi sul duo in testa, mentre Řeha viene riassorbito dal plotone. Allo scollinamento dal Tešije, a 51 km dal traguardo, è sprint vero tra Murguialday e Van der Tuuk, che conquista il GPM. Il gruppo scollina a meno di 3' dai battistrada con la dsm-firmenich in testa e tutta la Red Bull-BORA a scortare Sam Welsford, scivolato in fondo al plotone. La dsm-firmenich pilota in gruppo in discesa e si incarica del successivo inseguimento ai battistrada, lontani solo 1'40" all'imbocco del circuito. Gli uomini al comando riescono a rosicchiare qualche secondo nel tratto cittadino prima del passaggio sulla linea del traguardo: allo sprint intermedio di Sinj, Monk precede Van der Tuuk e Murguialday, prima di rialzarsi assieme a quest'ultimo. Rimangono quindi davanti solo Van der Tuuk e Muñoz, che vengono ripresi a 14 km dal traguardo.

 

Tutti isolati tranne Viviani: la spunta Alexander Kristoff

Negli ultimi 10 km diverse squadre cercano di guadagnare le prime posizioni del plotone nonostante la strada stretta: è principalmente la INEOS a fare l'andatura, ingaggiando negli ultimi 2 km un testa a testa con la Uno-X nel quale cerca di inserirsi anche la Bahrain-Victorious, mentre risale la Caja Rural. Nell'ultimo chilometro si porta avanti di forza un uomo nella Polti, che allunga ulteriormente il gruppo: sia Bittner (dsm-firmenich) che Kristoff (Uno-X) sono già soli e cercano riparo dal vento a ruota di altri velocisti. Ben Turner (INEOS-Grenadiers) guadagna la testa per pilotare Elia Viviani, ma dalla ruota del veronese è già partito Alexander Kristoff, che è al comando già ai meno 150 m dal traguardo e riesce, con una volata di forza, a passare per primo. Esulta il norvegese alla novantacinquesima vittoria in carriera; seconda posizione per Giovanni Lonardi (Polit-Kometa), terzo Alberto Bruttomesso (Bahrain-Victorious). Quinto Viviani.

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