Insaziabile Valverde, anche il País Vasco è suo
Nella cronometro finale il murciano è battuto solo da Primoz Roglic. In classifica podio spagnolo con Contador e Izagirre
Non c'è niente da fare. Ogni volta Alejandro Valverde impressiona sempre di più. Ormai una delle mosche bianche per il suo rendimento di alto livello da gennaio ad ottobre, lo spagnolo fa incetta di vittorie. Due settimane fa era sul gradino più alto del podio a Barcellona, oggi indossa (per la prima volta in carriera) il basco ad Eibar.
Crono finale, niente da fare per lo sfortunato Sánchez
Come sesta ed ultima tappa della Vuelta al País Vasco 2017 i corridori ancora in gara devono affrontare una cronometro, appuntamento tradizionale per la prova spagnola. Basti pensare che l'ultima sfida della ronda basca di disputa contro il tempo ininterrottamente dall'ormai lontano 1975. Sono 27.7 i km da affrontare ad Eibar, in un tracciato ostico nella prima metà e decisamente più filante nel segmento conclusivo.
Oltre ad alcune mancate partenze che si susseguono nel corso del pomeriggio (fra gli altri non si presentano Enrico Battaglin e Johannes Fröhlinger) vi è una dolorosa rinuncia. Non ha potuto concoludere la sua quindicesima volta nei Paesi Baschi Samuel Sánchez, sfortunatissimo ieri con una caduta nell'ultimo km causa una pietra presente sulla strada. L'asturiano del BMC Racing Team è stato operato con successo nella serata di ieri al tendine dell'anulare sinistro e non ha ricevuto il via libera da parte dei medici per cimentarsi quest'oggi.
Bilbao in testa, non male Capecchi e Montaguti
Il primo a lanciarsi dalla pedana alle 14.07 è Laurent Didier; il lussemburghese della Trek-Segafredo si esprime in 40'07" e non è il primo a tagliare il traguardo, perché chi lo precede, ossia il giovane australiano Chris Hamilton (Team Sunweb) conclude in 38'48". Il neopro' oceanico gioisce per meno di 3' perché a superarlo ci pensa Lluís Más; lo spagnolo della Caja Rural-Seguros RGA fa meglio di lui di poco con 38'40".
Da applausi la prestazione di Léo Vincent, baby scalatorino della FDJ, che si esprime in 38'11". Meglio di lui fa l'enfant du pays Pello Bilbao (Astana Pro Team), che diventa il primo a scendere sotto la barriera dei 38' di un solo secondo. L'ex Caja Rural viene avvicinato ma non impensierito da Eros Capecchi (Quick Step Floors) con 38'10" mentre trema con la prova di Matteo Montaguti; il forlivese dell'AG2R La Mondiale con 38'03" si mette subito alla ruota del basco.
Segnali da Kiryienka ma arriva Matthews
Va bene anche lo sloveno Matej Mohoric (UAE Team Emirates) con 38'06" mentre dà uno scossone Anthony Roux. Il passista-veloce della FDJ con 37'39" va nettamente al comando. Dieci minuti più tardi il connazionale nonché compagno di squadra nonché quasi omonimo Jérémy Roy fa ancora meglio: l'ingegnere va in testa con 37'35". L'accoppiata francese viene fatta scalare di un posto da Michael Valgren: il poliedrico danese dell'Astana Pro Team dell'Astana Pro Team fa segnare il nuovo riferimento con 37'32".
Un buon Valerio Conti (UAE Team Emirates) si inserisce fra Montaguti e Capecchi con 38'08"; fa invece sul serio Vasil Kiryienka. Il bielorusso del Team Sky cancella il parziale di Valgren e, con 36'50", va ampiamente in testa. Fa bene anche chi lo segue, vale a dire Gorka Izagirre (Movistar Team), che va al secondo posto con 37'29". Quando la prova dell'iridato di Richmond pare difficilmente battibile, a cancellare tali certezze ci pensa Michael Matthews.
... che va al comando. Ottimo Ulissi, sorpresa Grmay
L'australiano, in maglia bianca di leader della classifica a punti, disputa un esercizio costante in ambedue i settori (nonostante un minimo problema appena sceso dalla pedana) e strappa all'esteuropeo il comando con 36'39", ad oltre 45 km/h di media. Con questa gamba, tra Brabantse e Amstel, Bling può togliersi delle grandissime soddisfazioni. Ottime le prestazioni di Víctor De la Parte (Movistar Team) con 37'02" e del sorprendente Tsgabu Grmay; l'etiope del Bahrain Merida, soprattutto scalatore, si insedia al quarto posto provvisorio con 37'26".
Piace parecchio uno che, nella prossima settimana, può mettere in fila belle prestazioni: Diego Ulissi (UAE Team Emirates) riesce a ripetere il medesimo tempo di Kiryienka (facendo peggio di pochi centesimi), fatto tutt'altro che scontato alla vigilia. In tema di azzurri, l'ultimo connazionale a partire è Giovanni Visconti: il siciliano del Bahrain Merida si difende bene con 37'51", 5" peggio di quanto ha fatto segnare Simon Yates (Orica-Scott).
Uno spaziale Roglic va sotto i 36'
L'interregno di Matthews in vetta alla graduatoria termina a causa di Primoz Roglic: lo sloveno, primo già all'intertempo, si distende meravigliosamente nella seconda parte e va ampiamente in testa con un sensazionale 35'58", che lo riporta anche in auge per la questione graduatoria. Sopra le attese il giovanissimo Enric Mas (Quick Step Floors) con 37'32", che fa meglio rispetto a Warren Barguil (Team Sunweb) di 7".
Sorprende in positivo George Bennett: il neozelandese del Team Lotto NL-Jumbo, che parte con la bici da strada per poi salire su quella da crono una volta terminata la salita, conclude con un bel 37'21". Che, curiosamente, è il medesimo tempo di chi giunge dopo di lui, vale a dire lo sloveno Simon Spilak (Team Katusha-Alpecin). Sfilano più indietro Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe) con 37'42" e Alexis Vuillermoz (AG2R La Mondiale) con 38'35" mentre piace l'interessante austriaco Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe) che prosegue nel suo cammino di crescita; il 37'25" di oggi vale molto.
Segno più per De la Cruz e Izagirre
Parte a tutta, tanto che rifila 11" a Roglic, per poi proseguire su alti livelli David De la Cruz. Il leader della Quick Step Floors si installa in seconda posizione con 36'32 che gli permette di difendersi dall'assalto dello sloveno in chiave classifica finale. Non altrettanto riesce a fare Sergio Luis Henao: il colombiano del Team Sky, in questo País Vasco troppo facile per le sue caratteristiche, si ferma a 37'43".
L'atteso idolo di casa Ion Izagirre va fortissimo nella prima parte, dato che all'intertempo è più veloce di 21" rispetto a Roglic. L'alfiere del Bahrain Merida (che vince la classifica a squadra; un piccolo segnale di crescita della condizione complessiva dei membri del team) perde rispetto allo sloveno nella seconda parte ma, con un bellissimo 36'13", rientra prepotentemente in gioco anche per la graduatoria.
Bella prestazione di Contador e Meintjes, deludono Bardet e Urán
Per vedere se il basco ha delle chance di successo basta attendere l'uomo che parte 2' dopo di lui, ossia Alberto Contador. Il murciano decide, diversamente dai rivali, di iniziare con la bici da strada per poi cambiare mezzo, perdendo una decina di secondi, poco prima dello scollinamento. La scelta pare vincente perché l'intertempo è spaziale. Sono ben 33 i secondi che ha di vantaggio su Roglic. Che però scompaiono, con gli interessi, fra discesa e pianura. Il leader della Trek-Segafredo chiude al terzo posto provvisorio con 36'21", sufficiente comunque per far svanire i sogni di gloria di Izagirre.
Parecchio deludenti tre dei cinque elementi che condividono la vetta della classifica. Rigoberto Urán (Cannondale-Drapac), che pure in passato era ferrato nella specialità, non fa meglio di 38'03". Ancora peggio il compagno di squadra Michael Woods con 38'23". Ultimo di questo terzetto Romain Bardet (AG2R La Mondiale) con un insufficiente 38'31". Piace assai, considerate le caratteristiche, quanto ha saputo fare Louis Meintjes: il sudafricano dello UAE Team Emirates termina con 37'26".
Valverde non trema e fa il suo dovere
Ne manca solo uno, ed è vestito di giallo. Alejandro Valverde parte con il peso della pressione sulle sue spalle; in salita non riesce a tenere l'andatura di Contador, che fa meglio di lui di 9", sfilandogli quindi virtualmente la leadership. Ma fra discesa e pianura il murciano esprime un'andatura costantemente più rapida di quella del rivale di sempre; l'arrivo è trionfale e, con 36'07", si posiziona secondo dietro al solo Roglic.
Il quale conquista la seconda affermazione in tre giorni, continuando nell'eccellente prima parte di 2017. Nella top ten seguono Alejandro Valverde (Movistar Team) a 9", Ion Izagirre (Bahrain Merida) a 15″, Alberto Contador (Trek-Segafredo) a 23″, David De la Cruz (Quick Step Floors) a 34″, un sorprendente Michael Matthews (Team Sunweb) a 41″, Vasil Kiryienka (Team Sky) e un bravo Diego Ulissi (UAE Team Emirates) a 52″, Víctor De la Parta (Movistar Team) a 1’04” e George Bennett (Team Lotto NL-Jumbo) a 1’23”.
Podio tutto spagnolo, per Valverde altra corsa nel palmare
Valverde aggiunge alla propria collezione una delle pochissime corse spagnole che ancora gli mancavano. Ora il murciano, diventato il primo da Sean Kelly (1986) a vincere nella stessa stagione Catalunya e País Vasco, ha in bacheca le generali di Mallorca, Aragón, Valenciana, Murcia, Burgos, Andalucía, Castilla y León e, ovviamente, Vuelta. Nove i successi del 2017, nessuno come lui.
Secondo, come avvenuto in altre tre delle quattro corse a tappe corse quest'anno, Contador, distante 17". La festa spagnola si completa con il terzo posto di Ion Izagirre a 21" e il quarto di De la Cruz a 44". A seguire Roglic a 59", Meintjes a 1'19", Konrad a 1'40", Henao a 1'51", Urán a 1'56" e Spilak a 2'01".