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Roglič: "Voglio ancora vincere il Tour, se quest'anno devo gareggiare per allenarmi, lo farò"

Per lo sloveno sarà una stagione diversa dalle altre, tutta incentrata sul Tour de France: "La sfida tra i fab four farà bene al ciclismo""

21.02.2024 13:28

Che Primož Roglič abbia il Tour de France come obiettivo numero uno della sua stagione era cosa nota: lo sloveno si è accasato alla Bora-Hansgrohe per avere un ruolo da capitano unico, senza rinunciare ad una squadra che, pur non essendo la migliore del mondo come la Visma, è tra le primissime per il supporto che può offrigli con luogotenenti del calibro di Aleksandr Vlasov, Jai Hindley, Daniel Felipe Martínez, Bob Jungels o Lennard Kämna.

Ciò che stiamo però capendo dall'inizio di questa stagione, dove lo sloveno non ha ancora debuttato, è quanto il campione olimpico a crono stia investendo per raggiungere l'unica grande corsa a tappe che ancora gli manca: per uno come lui, abituato a correre (e a vincere) per tutta la stagione, quest'anno sarà diverso. Basta incetta di brevi corse a tappe (tra Parigi-Nizza, Tirreno-Adriatico, Paesi Baschi, Romandia, Delfinato, Catalunya e altre corse extra-World Tour, il conto dal 2015 è di sedici brevi corse vinte). Quest'anno il focus, fino a giugno, sarà solo uno: "Fino ad ora sono quasi sempre andato in gara per vincere, ma quest'anno potrebbe cambiare. Se quest'anno devo andare in gara per allenarmi, lo farò," ha detto Roglič in un intervista a Rouleur. "L'obiettivo è il Tour."

Al Tour attesi i Fab Four dei GT

Non sarà facile per lui conquistare l'unica corsa a tappe che ancora gli manca, perché mai come quest'anno la concorrenza sarà agguerrita: oltre alla coppia che ha duellato nelle ultime tre edizioni della Grand Boucle, ovvero il suo ex-compagno di squadra Vingegaard (Visma | Lease a Bike) e al connazionale Pogačar, è pronto al debutto sulle strade francesi (ma anche italiane, per le prime tre tappe) anche Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step), che già lo aveva battuto nella Vuelta 2022, prima di ritirarsi all'ultimo Giro d'Italia e crollare nell'ultima Vuelta a España nella tappa che arrivava sul Tourmalet. Saranno dunque loro quattro, ameno di sorprese, a giocarsi la Grand Boucle

È un duello che aveva già descritto come "bellissimo" a Eurosport a gennaio, ma di cui sulle colonne di Rouleur Roglič si è detto entusiasta: “Sono super felice, spero che potremo tutti essere al Tour, è qualcosa che fa bene al ciclismo, fa bene alle persone che lo guardano. È bellissimo, eh?”.

Roglič ha anche parlato della convivenza con Vingegaard, la cui leadership nella Visma per il Tour è pesata molto nella sua scelta di passare alla squadra tedesca. Il danese è diventato suo compagno di squadra a 22 anni: "Sapevo già da allora che un giorno sarebbe stato lui il leader, e che poteva potenzialmente vincere il Tour, e ora lo ha vinto due volte".

La Bora-hansgrohe in ritiro a Maiorca ©primozroglic-IG

La Bora-hansgrohe in ritiro a Maiorca ©primozroglic-IG

"Mi manca il Tour e voglio vincerlo: non voglio rimpianti"

“Per me è ancora il Grand Tour che mi manca. Ma voglio ancora vincerlo. “- ha proseguito lo sloveno - "Era arrivato un momento in cui dovevo fare una scelta. Non è stato facile lasciare la migliore squadra del mondo, una squadra che ha vinto tutto, e venire in una squadra completamente diversa. Alla mia età, non avrò altre 10 occasioni per vincere il Tour. A 34 anni, hai bisogno di nuove cose per andare avanti. Non voglio mai ripensarci e dire di non aver mai provato con una squadra diversa."

Proprio a riguardo della sua nuova formazione, il leader della Bora-hansgrohe ha detto di voler contribuire lui stesso a far crescere tutta la squadra: "Non siamo la squadra più grande, almeno non ancora. Voglio rendere questa squadra il migliore possibile nel più breve tempo possibile e tutti qui sono entusiasti. Il tempo dirà se riusciremo a vincere il Tour. Ma possiamo svegliarci ogni mattina sognandolo. Per me il punto chiave è arrivare al Tour pronti a vincere."

Il vincitore dell'ultimo Giro d'Italia aveva identificato in altre interviste i quattro momenti chiave del Tour: le due tappe dure in Italia,  l'arrivo a Valloire alla quarta tappa, lo sterrato nella nona e, naturalmente, le ultime tre tappe nel Sud della Francia che termineranno con la crono di Nizza.

Roglič farà il suo esordio stagionale alla Parigi-Nizza tra poco meno di due settimane, dove si scontrerà con Evenepoel. Pur trattandosi di una corsa che ha già vinto nel 2022, da quanto detto finora e dalle notizie circa qualche acciacco invernale rilasciate all'Equipe, è lecito aspettarsi che non vedremo il corridore sempre al 100% della condizione che correrà per vincere.

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