Ayuso apre la Tirreno con il capolavoro. Ganna battuto per 1"
Sorprendente cronometro dello spagnolo della UAE che conquista la prima Maglia Azzurra davanti a Ganna e Milan. Tra gli uomini di classifica sottotono Vingegaard, bene Hindley e Tiberi
La Tirreno-Adriatico 2024 si apre subito con una sorpresa, perché la cronometro inaugurale di Lido di Camaiore non viene vinta né da Filippo Ganna né da Jonas Vingegaard, ma ad imporsi in Versilia è Juan Ayuso. Il giovane iberico, capitano in quest'occasione della sua UAE Emirates, non ha certo bisogno di presentazioni ed è uno dei talenti più cristallini di questo periodo d'oro ciclistico. Ciò che stupisce però è il suo successo in una cronometro completamente pianeggiante e tradizionalmente riservata agli specialisti, segno di grande completezza e solidità per i prossimi grandi giri che lo vedranno protagonista.
La prestazione di Filippo Ganna, proveniente da un inverno non semplice, è comunque buona e sintomo che il campione italiano sta già tornando sui propri livelli, mentre guardando alla classifica generale arrivano segnali diversi, seppur con distacchi ridotti. Inaspettata la prova sottotono di Jonas Vingegaard, partito tra i primi e forse frenato dall'asfalto umido; ma il danese, favoritissimo per la vittoria finale, deve già recuperare 22" da un Juan Ayuso in forma smagliante.
Tirreno-Adriatico, la cronaca della prima tappa
La classica cronometro di Lido di Camaiore che apre l’edizione 2024 della corsa dei due mari si sposta stavolta verso Viareggio, non variando però la breve durata ed il tipico disegno planimetrico caratterizzato da due lunghi rettilinei paralleli. Il via ufficiale viene dato alle 12:35 con Alex Tolio (VF Group-Bardiani-CSF-Faizanè) che scatta per primo, ma l’attesa è tutta per Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike) che parte terzo. Il danese, principale favorito di questa edizione, si piazza immediatamente in testa alla classifica provvisoria con il discreto tempo di 11’46”, sfoggiando tra l’altro un nuovissimo casco dal design particolare.
Sono molti però i big che prendono il via nelle primissime fasi di questa giornata, e a sorpresa Vingegaard viene immediatamente spodestato prima da Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels) e poi da Søren Waerenskjold (Uno-X Mobility), che fissa il primato in 11’39”. Finita questa prima batteria di favoriti inizia a piovere sul tracciato, fattore che potrebbe influenzare i risultati finali, nonostante l’assenza quasi totale di curve. Tra gli uomini di classifica si registra il tempo alto di Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) che conclude in 12’30” e la buona prova di Ben O’Connor (AG2R Citroën) con il suo 11’54”.
Ayuso sorprende ancora, Ganna dietro per 1”
Chi invece fa sul serio è Juan Ayuso (UAE Emirates), che all’intermedio eguaglia il tempo di Waerenskjold e sul traguardo migliora ulteriormente, piazzandosi in testa con 15” di vantaggio sul norvegese, con il tempo di 11’24”. Per lungo tempo nessuno riesce neppure ad avvicinarsi ai tempi dello spagnolo, ormai l’attesa è tutta per la prova di Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), che sulla carta è l’unico in grado di ribaltare il risultato provvisorio, mentre appare il sole che asciuga l’asfalto umido delle ore precedenti. Nel frattempo Jonathan Milan (Bahrain-Victorious) si piazza al secondo posto con 12” di ritardo.
Siamo ormai nel finale: una caduta taglia fuori un possibile favorito come Magnus Sheffield (Ineos Grenadiers), mentre Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious) è autore di una bella prova perdendo solo 17” da Ayuso. Alle 15:24 parte Filippo Ganna: il piemontese non ha vita semplice nel cercare di battere la grande prestazione di Ayuso. All’intermedio lo spagnolo resta avanti per 2”, nella seconda metà il ritardo resta costante e la vittoria è giocata sul filo dei secondi. Alla fine la spunta Ayuso, che resta al comando per un solo secondo su Filippo Ganna, che si deve accontentare del secondo posto di giornata. Terzo gradino del podio per Ethan Vernon (FreePalestine), 12” più lento del sorprendente spagnolo.