Il leader della corsa affronta una delle tante discese del circuito finale © Tirreno-Adriatico
Professionisti

Primoz Roglic: "Vittoria meravigliosa, oggi mi sentivo bene”

Al termine della tappa dei muri ecco le dichiarazioni dei protagonisti della Tirreno. Roglic continua la festa e ringrazia la squadra, Geoghegan Hart e Almeida lodano lo sloveno. Ciccone e Van Aert soddisfatti delle proprie prestazioni

11.03.2023 21:03

Dopo il tanto vento contrario che i corridori avevano incontrato nell'arrivo in salita sul Sassotetto, la tappa dei muri marchigiani con il circuito di Osimo si presentava come l'ultima occasione per spodestare dal trono della corsa del tridente Primoz Roglic. Lo sloveno, però, assieme alla sua squadra - straordinario il lavoro di un instancabile Wout van Aert - ha gestito alla grande la frazione ed alla fine è anche riuscito ad aggiudicarsi la volata davanti a Tao Geoghegan Hart e João Almeida, conquistando così il terzo successo parziale di questa Tirreno (tutti di fila) e mettendo in cassaforte la classifica generale. Primo italiano sia di tappa (sesto) che in generale (quinto) è Giulio Ciccone.

Primoz Roglic, vincitore della terza frazione consecutiva: “Vittoria meravigliosa, oggi mi sentivo bene”

“Questa è una vittoria meravigliosa, non mi aspettavo di lottare per il successo questa settimana. Mi sto solo godendo il fatto di essere tornato in bicicletta in gara. È stata una giornata difficile con molti attacchi. La squadra ha mantenuto molto bene il controllo della gara. Ecco perché sono riuscito a finire il lavoro alla fine. Puoi pensare a così tanti piani in anticipo, ma dipende tutto da quanto sono forti le gambe. Per fortuna oggi stavo bene. La caduta di Kelderman è stato un momento molto sfortunato per il nostro team e abbiamo dovuto riorganizzare i piani lì. Alla fine tutti hanno contribuito molto e siamo soddisfatti del risultato di oggi. Conquistiamo un'altra vittoria di tappa e abbiamo fatto un buon lavoro in vista della vittoria generale. È importante mantenere la concentrazione per un altro giorno domani, sappiamo per esperienza che non è finita finché anche l'ultima tappa non è stata completata. Dopodiché potremo guardare indietro a questa settimana con una buona sensazione".

Tao Geoghegan Hart: “Ero fiducioso, ringrazio Kwiato per il grande lavoro”

"Roglic è probabilmente uno dei corridori più impressionanti della sua generazione. A volte non puoi fare nulla per batterlo, è così. Ero abbastanza fiducioso ad essere onesto, ma conosciamo lo sprint che possiede. Ero super a mio agio tutto il giorno e stavo solo gestendo le energie. Sono stato a ruota di Kwiato (Kwiatkowski, ndr) per 150 chilometri senza mai lasciarlo. In giorni come questo, dove è davvero difficile, lui fa un'enorme differenza e gli sono davvero grato".

João Almeida. “Volevamo vincere, ma anche il podio può andar bene”

"Mi sono sentito abbastanza bene tutto il giorno, la squadra ha fatto un ottimo lavoro dall'inizio alla fine della tappa. Mi hanno protetto perché il clima era piuttosto frenetico. Penso che alla fine sia andata abbastanza bene. Alla fine ha vinto il più forte, credo. Lui (Roglic, ndr) è davvero fortissimo, ma non è una sorpresa. Sono felice della nostra settimana. Ovviamente volevamo vincere, ma possiamo essere soddisfatti del podio”.

Giulio Ciccone: “Una delle tappe più dure che ricordi, siamo andati fortissimo”

“Una delle tappe più dure che io ricordi degli ultimi anni. Un percorso davvero difficile, siamo andati a tutto gas sin dall'inizio. Mi mancava solo un po' di brillantezza nel finale per essere in grado di disputare la volata, ma va bene così. Sono riuscito a rientrare nei primi cinque della classifica generale, uno dei miei obiettivi a inizio gara. Data la concorrenza con cui ho dovuto confrontarmi, penso che possiamo essere contenti del livello della mia prestazione."

Wout van Aert: “Ero l'uomo giusto per aprire la gara, sono contento del feeling”

“Sapevamo che la pressione sarebbe stata su di noi. C'erano ancora molte persone vicine in classifica. Se non ci avessimo provato lì, ci saremmo trovati nella situazione di dover correre dietro a tutti per tutto il tempo. La situazione è cambiata rapidamente dopo che Wilco Kelderman è caduto. Ero l'uomo giusto per aprire la gara, ma non sono riuscito a seguire i migliori nell'ultimo giro. Sono comunque molto soddisfatto, è stata una buona prova per le gambe. È difficile dire dove mi trovo a livello di forma, ma sono contento del feeling delle mie gambe nelle tappe che volevo affrontare. Porterò questa fiducia con me".



 

Criterium du Dauphiné 2023 - Analisi del percorso
Tour de Taiwan, Dyball pronto a ripetersi, in gara anche la Green Project