
Pogačar sul pianeta Merckx: tutti i numeri del Giro delle Fiandre 2025
Il campione del mondo ha stroncato la concorrenza sull'ultimo Kwaremont e ha portato a casa la sua seconda Ronde. Il riepilogo delle statistiche più curiose e significative della 109esima edizione
Tadej Pogačar ha preso residenza sul pianeta di Eddy Merckx. Non ci sono altri possibili termini di paragone dopo quanto sentenziato dalla Ronde van Vlaanderen 2025. Il campione iridato si è presentato tutto solo per la seconda volta sul rettilineo finale di Oudenaarde, che lo ha incoronato nuovamente vincitore dopo il successo del 2023.
A mente fredda, è il momento di provare a ricapitolare tutti i numeri più significativi della 109esima edizione del Giro delle Fiandre, partendo dal dato record sulla velocità della corsa: 44.99 km/h di media per coprire i 268,9km di gara, migliorato il primato del 2024.
Caro Eddy, Tadej is coming
Ritornando al paragone con ‘Il Cannibale’, con il bis al Fiandre il fenomeno sloveno è diventando il secondo corridore nella storia del ciclismo a vincere almeno 2 volte sia il Giro delle Fiandre che la Liegi-Bastogne-Liegi, impresa che in carriera era riuscita solamente al campionissimo belga (2 Ronde e 5 Doyenne nel palmarés).
Per quanto riguarda il conto delle Monumento, Pogačar sale a quota otto, superando alcuni dei più grandi specialisti delle classiche come Fabian Cancellara, Tom Boonen e il rivale Mathieu van der Poel, oltre al grande Gino Bartali (4 Sanremo e 3 Lombardia). Completato l'aggancio al belga Rik van Looy, Tadej già quest'anno può agguantare (se non sorpassare) il trio composto da Sean Kelly, Fausto Coppi e Costante Girardengo a nove. La doppia cifra di Monumento, raggiunte nella storia soltanto da Eddy Merckx (19) e Roger De Vlaeminck (11), diventa un obiettivo realistico nell'annata in cui compirà solo 27 anni.

Il tassametro dice nel complesso: 93esima vittoria in carriera, nonché la numero 19 in una corsa di un giorno (a cui va aggiunto un titolo nazionale in linea). Il nativo di Komenda ha ancora a tiro la possibilità di diventare in questa stagione 2025 il primo fra i corridori in attività a tagliare il simbolico traguardo dei 100 successi in carriera, obiettivo inseguito da tempo dai due che lo precedono, Démare e Kristoff (entrambi fermi a 97 per il momento).
In casa UAE Team Emirates, considerando anche l'epoca Lampre, il Fiandre 2025 è l'11esima Monumento conquistata nella storia della squadra. Oltre ai due successi del campione del mondo in carica, Alessandro Ballan aveva colto la vittoria nel 2007.
Concentrandoci invece solo sulle vittorie di corridori in maglia iridata, è la prima volta nella storia che succede in anni consecutivi (van der Poel 2024 e Pogačar 2025). È invece la seconda occasione in cui, nello stesso anno, al maschile e al femminile vince il campione e la campionessa del mondo: Pogačar e Kopecky succedono a Sagan-Deignan nel 2016.
I battuti e gli italiani
Spostando il focus su chi ha battagliato con la superstar della formazione emiratina, Mads Pedersen - 2° sul traguardo di Oudenaarde - ha archiviato il suo terzo podio in carriera al Fiandre dopo quelli del 2018 (2°) e del 2023 (3°, l'altra edizione vinta da Tadej). Per il danese si tratta inoltre della decima Top 10 in carriera in una classica Monumento: fra coloro che non ne hanno mai vinta una, è il nuovo leader in attività davanti a Matthews (9).
Per Mathieu van der Poel, invece, è rimandato l'appuntamento con il record ogni epoca di Fiandre vinti: gli anni dispari si confermano “indigesti” per il fuoriclasse neerlandese, che è diventato comunque il primo corridore di sempre a collezionare 6 podi consecutivi alla Ronde. Il 4° posto al debutto nell'edizione 2019 rimane il suo peggior risultato.
Il podio formato da Pogačar, MvdP e Pedersen ha una portata storica considerevole: non accadeva dalla Parigi-Roubaix 1967 (Janssen, van Looy, Altig) che tre corridori già vincitori del Mondiale in linea in carriera occupassero i tre gradini del podio in una Monumento.

Passando agli italiani, Filippo Ganna - che ha vinto la volata del folto gruppo inseguitore dopo essere stato all'attacco nella fase centrale della corsa - è diventato il sesto corridore italiano dal 2000 a centrare la Top 10 a Sanremo (2°) e Fiandre (8°) nello stesso anno. Nella passata stagione ci era riuscito Alberto Bettiol, mentre Alessandro Ballan (2006 & 2012) e Filippo Pozzato (2008 & 2012) sono gli unici azzurri che ce l'hanno fatta due volte.
Merita una menzione anche il 30enne canturino Davide Ballerini, come Ganna prima protagonista all'attacco e poi nei primi dieci a Oudenaarde. Il suo 10° posto, oltre a essere il suo miglior piazzamento in una classica Monumento - per problemi fisici aveva tra l'altro saltato l'intera campagna delle classiche 2024 - è anche il risultato migliore per l'Astana al Fiandre dal 2018, quando Michael Valgren concluse la Ronde in quarta posizione. Per la formazione sino-kazaka tanti preziosi punti UCI in cascina (grazie anche a Teunissen, 12°).
La Spagna, dal canto suo, grazie alla nona piazza di Ivan García Cortina ritrova la Top 10 al Giro delle Fiandre dopo cinque anni di assenza: l'ultimo era stato Alejandro Valverde nel 2019 (8°). Il terzo posto di Juan Antonio Flecha nel 2008 resta l'unico podio spagnolo.
Chiudiamo infine con il capitolo Belgio, tra corridori e squadre: si allunga a 4 la striscia record negativa di edizioni senza belgi nelle prime tre posizioni. Wout van Aert, Jasper Stuyven e Tiesj Benoot hanno chiuso ai piedi del podio il Fiandre 2025. Riguardo Benoot, il 31enne della Visma ha sempre chiuso in Top 15 la Ronde quando l'ha finita (9 volte). La nota più negativa di giornata spetta alla Soudal Quick-Step: il Wolfpack, vincitore della Ronde in ben 8 occasioni nella sua gloriosa storia, ha chiuso con Yves Lampaert al 38° posto come miglior corridore al traguardo, di gran lunga il loro peggior Fiandre in assoluto.