Tom Pidcock lascia la INEOS Grenadiers e si avvicina alla Q36.5
Il divorzio dopo mesi di frizioni e un vano tentativo di riconciliazione
Il mercato emette l'ultima, attesissima sentenza: dopo un estenuante tira e molla con la INEOS Grenadiers, Thomas Pidcock rompe definitivamente con il sodalizio britannico. Il bicampione olimpico di mountain bike vicinissimo alla Q36.5.
Tom Pidcock divorzia dalla INEOS
Allettato dalla ricca offerta della formazione Professional svizzera, Pidcock aveva già preparato le valigie in piena estate. Tutto lasciava presagire una rapida soluzione dell'affare: da una parte, la decisione di chiudere la squadra di sviluppo affiliata alla Q36.5 per ampliare il budget della casa madre e dare l'assalto al britannico; dall'altra la fragorosa esclusione del 25enne di Leeds dalla lista dei convocati per il Giro di Lombardia, pur essendo appena salito sul podio al Giro dell'Emilia, chiuso alle spalle dell'intoccabile Tadej Pogacar.
A pochi passi dalla firma, però, la trattativa si era sorprendentemente arenata: in base alle indiscrezioni raccolte dal giornalista britannico Daniel Benson, infatti, il campione dello Yorkshire - nel frattempo corteggiato anche dalla Tudor - si era convinto a tornare sui suoi passi, presentandosi addirittura al raduno prestagionale della INEOS a Manchester. Tuttavia, le tensioni mai sopite con la dirigenza e lo staff sono riaffiorate alla vigilia del ritiro in Spagna. Da qui la decisione di disertare il romitaggio con i suoi ormai ex compagni di squadra e rescindere il contratto con due anni di anticipo. La notizia del divorzio - anticipata nel primo pomeriggio di mercoledì da Benson - è stata poi confermata dall'amministratore delegato John Allert: «Insieme abbiamo dimostrato quanto il ciclismo professionistico possa essere sfaccettato ed esaltante. Tom ha grandi obiettivi in tante discipline diverse e, pertanto, crediamo che questa decisione possa aiutarci a raggiungere i nostri traguardi con chiarezza, decisione e determinazione». In parole più semplici: prima che ricomincino a volare gli stracci, è meglio lasciarsi.
La Q36.5 alla finestra
Se non ci saranno novità eclatanti dell'ultim'ora, dunque, Pidcock proseguirà la sua carriera in Svizzera: del resto, le squadre World Tour di prima fascia hanno già chiuso da tempo i roster per il 2025. Per forza di cose, dunque, il campione in carica della Amstel Gold Race accetterà l'offerta della Q36.5. Che, in ogni caso, non può promettere moltissimo all'eclettico corridore d'Oltremanica: non è un segreto, infatti, che la rosa della squadra rossocrociata non sia all'altezza del suo curriculum. D'altra parte, però, Pidcock potrà correre le classiche monumento e le altre gare di un giorno da capitano unico. Niente male, vero?