
Pedalando a -40°C: l’eroica avventura di Giovanni Panzera fino a Capo Nord
In un’avventura di 1200 km, tra tormente di neve, ghiaccio e temperature estreme, l'esperto cicloviaggiatore cuneese ha raggiunto il punto più settentrionale d’Europa completando la sua Nordkapp Bicycle Winter 2025
Si è appena conclusa l’ultima, straordinaria impresa di Giovanni Panzera. Il cicloviaggiatore cuneese, ormai un ambasciatore dell’avventura estrema, ha raggiunto ieri Capo Nord in bicicletta, sfidando una tempesta di neve che lo ha accompagnato per un giorno e una notte.
L’impresa, battezzata Nordkapp Bicycle Winter 2025, lo ha visto attraversare il Grande Nord europeo in pieno inverno, affrontando condizioni al limite della sopravvivenza. Nono capitolo del progetto Pedalando tra le aquile, questo viaggio è solo l’ultimo tassello di una carriera che lo ha portato sulle strade più alte e spettacolari d’Europa: dalle Alpi agli Appennini, dai Pirenei ai Carpazi.
Partito il 23 febbraio 2025 dalle città gemelle di Haparanda (Svezia) e Tornio (Finlandia), Giovanni ha percorso 1200 km su strade ghiacciate e immerso in paesaggi surreali, in sella a una bicicletta completamente adattata per l’impresa. Al suo fianco, il fratello Teresio a bordo di un’auto di supporto, che si è occupato della logistica e ha documentato questo nuovo viaggio estremo.

Tra vento e ghiacci
Il meteo non ha fatto sconti ai fratelli Panzera. L’estremo Nord Europa, con temperature che possono crollare fino a -40°C, ha messo alla prova ogni aspetto della loro resistenza, fisica e mentale. L’equipaggiamento era stato studiato nei minimi dettagli per affrontare il gelo, ma i due cuneesi si sono trovati a fare i conti con strade sommerse da uno spesso strato di neve gessosa, che ha reso il percorso quasi impraticabile persino con gli pneumatici chiodati e ha causato al ciclista due brutte cadute. Inoltre, le condizioni proibitive hanno reso impossibile il tradizionale pernottamento in tenda.
Gli imprevisti, comunque, non hanno allungato la durata del viaggio, inizialmente stimata in un mese, né scalfito la determinazione di Giovanni, che teneva particolarmente a questa impresa: "Unisce la mia passione per le montagne e per la bici, permettendomi di immergermi nella natura glaciale dei paesaggi artici”. Del resto, non si è trattato di una prima volta: trent’anni fa, Panzera era stato il primo italiano a raggiungere Capo Nord pedalando.

“Qui l’inverno è una cosa seria”
Questa avventura da brivido ha toccato alcuni dei luoghi più suggestivi della penisola scandinava, dal Golfo di Botnia, con le città gemelle di Haparanda e Tornio, vera e propria porta della Lapponia svedese e finlandese, fino al parallelo 66°33′49″ di latitudine nord: Napapiiri, il Circolo Polare Artico. Giovanni ha attraversato villaggi pittoreschi come Kemi, dove si trova il castello di neve più grande del mondo, Rovaniemi, la capitale della Lapponia, Inari, cuore della cultura Sami, Karasjok, capitale della Lapponia norvegese, e Honningsvag, il paese più a nord della Norvegia.
"Qui l’inverno è una cosa seria, anzi, molto seria. Però devo essere sincero, un giorno di bel tempo l’ho avuto, ed è stato uno spettacolo. Pedalare in una natura selvaggia, dura, aspra, dove i colori non sono quelli vivi dell’estate, ma la neve e il ghiaccio si incrostano ai rami degli alberi creando veri e propri quadri d’autore." Così Giovanni Panzera racconta la sua esperienza sui suoi profili social. "Alla sera, quando tutto si è fatto buio, la natura così implacabile ha voluto farmi un regalo immenso: l’aurora boreale." Un’altra emozione indelebile è stato l’incontro con le alci, nei boschi subito sotto il Polo.

Ogni pedalata è stata un passo verso una connessione profonda con l'ambiente più puro e inesorabile, ma ogni difficoltà è stata ripagata dalle bellezze che solo il Grande Nord sa regalare. Senza fare rumore né lasciare tracce, ma aprendosi alla bellezza ruvida di queste terre, alla cultura e alle tradizioni di chi le abita.