Sibiu Tour, la pioggia condiziona il prologo: vince Holler, quinto Rotondi
Questa stagione pare essere pazza in tutti i suoi risvolti: 131 giorni dopo la frazione conclusiva della Paris-Nice, il ciclismo professionistico è tornato in scena in Romania, al Sibiu Tour. Ad aprire la corsa è stato un prologo di 2500 metri tra le strade dell'omonima città, per un epilogo pressoché immediato.
Con il via dato alle 16 ora italiana, solo una manciata di atleti hanno potuto affrontare l'insidioso tracciato ricco di curve senza pioggia; dopo circa un quarto d'ora, infatti, il maltempo si è abbattuto su Sibiu, impedendo a gran parte dei corridori di esprimere la massima potenza e di disegnare le migliori traiettorie sul viscido fondo di sampietrini. Solo nel finale, una volta terminati i rovesci, il fondo stradale si è progressivamente asciugato,
E così a vincere la prima corsa dopo la riapertura della stagione è stato il sesto a partire, ossia Nikodemus Holler. Il veloce tedesco della Bike Aid ha impiegato 3'34" per coprire il circuito, tempo solitamente discreto ma nulla più - nel 2019 si sarebbe piazzato a ridosso della top ten. Secondo posto a 2" per il polacco Kacper Walkowiak (CCC Development Team), partito per ottavo, terzo a 3" l'altro polacco Wojciech Sykala (Voster ATS), partito per settimo.
La musica non cambia neppure nelle posizioni seguenti: quarto a 5" il ceco Adam Toupalik (Elkov-Kasper), quinto a 9" l'italiano Matteo Rotondi (Work Service Dynatek) e sesto a 10" il tedesco Jon Knolle (SKS Sauerland), tutti partiti tra i primi 12. Il primo ad inserirsi è il polacco Patryk Stosz (CCC Development Team), settimo a 12"; completano la top ten il rumeno Iustin Ioan Vaidian (Romania) e il francese Rudy Barbier (Israel Start-Up Nation) a 13" e l'austriaco Patrick Konrad (Bora Hansgrohe) a 15", con questi ultimi due partiti tra gli ultimi. Finiscono fuori dai 10 i nomi più attesi come Matthias Brändle, Riccardo Stacchiotti
Domani è in programma la tappa chiave della corsa, quella con l'arrivo sopra quota 2000 metri a Balea Lac al termine di una salita lunga quasi 25 km e con una pendenza media superiore al 6%, con Konrad che parte da una posizione di forza in chiave classifica generale.