Brennan mette l'ultima firma sul Giro Next Gen di Jarno Widar
Il britannico della Visma va in fuga e vince in volata ristretta in un testa a testa con Berhens. Il belga si aggiudica la corsa davanti a Torres e Martí, Kajamini e Pinarello nei dieci
Anche all'ultima tappa del Giro Next Gen la vittoria va a un corridore in fuga, con il successo di Matthew Brennan. Il britannico del Team Visma Lease a Bike si è aggiudicato la vittoria in una volata ristretta a Forlimpopoli, anticipando di una ventina di secondi il gruppo maglia rosa, dove non ci sono stati grandi scintille.
Può finalmente liberare la sua gioia Jarno Widar, che è arrivato senza problemi nel gruppo principale, conquistando ufficialmente l'edizione 2024. Il belga della Lotto Dstny ha costruito il suo successo con le vittorie negli arrivi in salita di Pian della Mussa e Fosse, grazie alle sue notevoli doti nel cambio di ritmo. Widar non è mai andato in difficoltà negli otto giorni di corsa, e anzi ha dimostrato di avere un estremo controllo della situazione in ogni momento, e ora il suo nome succede a quello di Johannes Staune-Mittet nell'albo d'oro.
Giro Next Gen 2024, la cronaca dell'ultima tappa
Tutt'altro che una passerella l'ultima tappa, con diverse salite già nei primi settanta chilometri, prima di entrare nel circuito finale. Prova ad approfittarne anche Florian Samuel Kajamini, settimo in classifica e migliore degli italiani, che cerca di infilarsi in fuga insieme al compagno Lorenzo Nespoli (Team MBH Bank Colpack Ballan) e ad altri due corridori semi-piazzati in classifica, Luke Tuckwell (Trinity Racing) e Darren van Bekkum (Team Visma Lease a Bike), dodicesimo e quindicesimo della generale.
Il gruppo non lascia però molto spazio, e Kajamini rinuncia ai suoi propositi dopo il gpm di Strigara. Tuckwell e Van Bekkum fanno invece parte della fuga di tredici che si stabilizza al comando, insieme al già citato Nespoli, a Jeferson Ruiz (GW Erco Shimano), Rasmus Pedersen (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team), Niklas Berhens (Lidl-Trek Future Racing), Andrea Montoli (Biesse-Carrera), Giovanni Bortoluzzi e Marco Palomba (General Store-Essegibi-F.lli Curia), Luca Bagnara (Team Polti Kometa U23), Luca Paletti (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Pietro Mattio e Matthew Brennan, compagni di squadra di Van Bekkum.
Nespoli transita per primo anche ai due passaggi iniziali sulla salita di Bertinoro (2.7 km al 5.8%), andando così virtualmente in testa alla classifica scalatori, dove un solo punto lo separava da Widar alla partenza. Nel frattempo però cambia notevolmente lo scenario, perché si unisce alla fuga anche Leo Bisiaux (Decathlon AG2R), sesto in classifica a 2'10" dalla maglia rosa. Anche la Lotto Dstny a quel punto non può sottrarsi all'inseguimento di un gruppo che ai -45 arriva ad avere 1'30" di vantaggio.
Dopo qualche chilometro di inseguimento riescono a ricongiungersi al gruppo di testa anche Artem Shmidt (Hagens Berman Jayco), Vicente Rojas (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Bagnara, che si era staccato dalla fuga, mentre ha perso definitivamente contatto Palomba. All'inizio del penultimo giro, a trentadue chilometri dalla conclusione, il ritardo del gruppo maglia rosa è ancora di 1'35", mentre qualche corridore riesce a sganciarsi.
Niente da fare per Bisiaux, vince Brennan
Il trio della Visma LAB prova ad aumentare il passo nel gruppo di testa al penultimo passaggio a Bertinoro, ma il loro vantaggio è sceso sotto il minuto. I migliori scalatori della fuga tentano poi il tutto per tutto all'ultimo giro, con Ruiz che si mette in prima a fare selezione. Gli si incolla alla ruota Bisiaux, e via via seguono anche Paletti, Tuckwell, Rojas, Nespoli e anche corridori più veloci allo sprint come Berhens e Brennan, che ha anche l'appoggio del compagno Mattio.
Dietro c'è qualche movimento in salita, ma allo scollinamento ci sono ancora trenta secondi a separare i due gruppi. Ai -4 Tuckwell prova a giocarsi l'ultima cartuccia, ma Brennan va subito a chiudere sull'australiano. Ai dieci al comando serve collaborazione per arrivare in fondo, e a mettere tutti d'accordo ci pensa Bisiaux, che tira fin dentro l'ultimo chilometro per cercare di guadagnare più tempo possibile in classifica.
Ai 500 metri si porta davanti Mattio, che fa l'ultimo leadout per la volata di Brennan. Il britannico parte però un po' troppo lungo, ai 250 metri, con Berhens che gli prende la ruota per cercare di uscire all'ultimo. Il testa a testa tra i due resiste fino alla fine, ma il corridore della Visma riesce a tenere mezza ruota di vantaggio sul tedesco, aggiudicandosi così la tappa. Paletti si piazza al terzo posto davanti a Rojas, con Tuckwell sesto, Nespoli ottavo e Bisiaux nono. A 21" il gruppo regolato da Tim Torn Teutenberg.
La maglia rosa di Widar e gli altri verdetti
Rischiava di essere una giornata molto più stressante per Widar, che invece mantiene senza grandi affanni la sua maglia rosa, e ha anche tempo di esultare sul traguardo per la vittoria finale. Con lui sul podio salgono Pablo Torres (UAE Team Emirates Gen Z) e
Pau Martí (Free Palestine), che si prende il terzo posto ai danni di Mathys Rondel (Tudor Pro Cycling U23), arrivato con lo stesso tempo complessivo. Bisiaux non riesce a guadagnare una posizione e rimane sesto alle spalle di Pavel Novák, il primo dei due corridori della Colpack in top ten davanti a Kajamini, settimo e migliore italiano. Alessandro Pinarello (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) mantiene il nono posto davanti a Tuckwell, entrato tra i dieci grazie alla fuga di oggi.
Paul Magnier (Soudal Quick-Step Devo Team) si aggiudica la classifica a punti grazie alle sue due vittorie di tappa, mentre Lorenzo Nespoli si prende la maglia azzurra della classifica scalatori grazie ai tanti punti guadagnati oggi. I primi due della generale sono anche i primi due della classifica giovani, riservata ai corridori al primo anno da under 23: Widar porta a casa la maglia bianca, con 32" su Torres e 1'52" su Bisiaux.