Tour de l'Avenir, arrivano le salite e Bernal fa il vuoto. Sesto Matteo Fabbro
Dopo un giorno di riposo, il Tour de l'Avenir è ripartito per la decisiva tre giorni finale. La Saint Gervais Mont Blanc-Hauteluce Les Saisies misura solamente 118.4 km ma presenta tre salite, compresa quella conclusiva, lunga 15.6 km. Sono sei i corridori a far parte della fuga, ossia Edoardo Affini (Italia), Mark Downey (Irlanda), Patrick Gamper (Austria), Martin Schäppi (Svizzera), Johannes Schinnagel (Germania) e Mark Stewart (Gran Bretagna). Particolare la presenza di Gamper, lui che è maglia gialla ma non scalatore.
Ma è proprio lui il primo a staccarsi nel gpm inaugurale, rimanendo a bagnomaria per una quarantina di km prima di essere riassorbito dal gruppo. Successivamente si stacca Downey mentre tra gli uomini di testa, una volta iniziata la salita finale, attacca Schinnagel.
Nel plotone si assiste alla sorprendente debacle di Pavel Sivakov. Il talento russo, vincitore del Giro d'Italia under 23 e del Giro della Valle d'Aosta, ha perso terreno a oltre 10 km dal traguardo; per lui una giornataccia, che concluderà a 6'43" dal vincitore, abbandonando i sogni di gloria.
Ai meno 8 km attacca l'australiano Michael Storer; l'unico a rimanere con lui è il colombiano Egan Bernal. E, poco dopo, il corridore dell'Androni Giocattoli stacca il rivale, andando tutto solo in caccia di Schinnagel. Il quale viene ripreso e staccato a 3 km dall'arrivo; a quest'altezza Bernal guida con 15" su Eg, Fabbro, Hamilton, Knox, Lambrecht e Schlegel.
Bernal continua a guadagnare, e molto, nel finale, tagliando il traguardo a braccia alzate. Per il ventenne si tratta della settima gioia stagionale. Secondo posto a 59" per il britannico James Knox, che ha allungato poco prima dell'ultimo km. Dal terzo al settimo sono giunti a 1'08"; nell'ordine si sono classificati il belga Bjorg Lambrecht, l'australiano Lucas Hamilton, il danese Niklas Eg, l'azzurro Matteo Fabbro e il norvegese Tobias Foss. Completano la top 10 il ceco Michal Schlegel a 1'11", l'austriaco Markus Freiberger a 1'17" e il colombiano Daniel Martínez a 1'23".
In classifica Bernal balza al comando vantando il medesimo vantaggio ottenuto quest'oggi. Domani spazio alla Albertville-Sainte Foy Tarentaise di 120.5 km; tre i gpm, ma tutti tosti. Nell'ordine, Cormet de Roseland, Les Arcs e l'ascesa conclusiva.