Carapaz e Ben O'Connor ©ciclismocolombiano.com
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Querelle Carapaz-Decathlon: Ben O'Connor si cancella da X. L'ecuadoriano:"Mancanza di rispetto"

Dopo la caduta del corridore EF nella tappa di ieri e la conseguente ammonizione per quattro Decathlon, il leader della corsa aveva preso le loro difese tramite X, ma è stato sommerso di critiche

Nella tappa di ieri, l'11esima di questa Vuelta a España 2024, Richard Carapaz è caduto a circa 92 chilometri dalla conclusione in una strana situazione: infatti la squadra del leader Ben O'Connor, la Decathlon AG2R La Mondiale, si era messa davanti al gruppo effettuando il classico barrage, impedendo cioè ad altri corridori di muoversi per raggiungere la fuga di giornata. In quel momento Richard Carapaz ha cercato di passare sul lato sinistro della strada, ma l'urto con un corridore della Decathlon (Victor Lafay) lo ha fatto cadere nell'erba a lato della strada.

La protesta di Vaughters

Il direttore sportivo della EF Education-EasyPost, squadra in cui milita Richard Carapaz, Jonathan Vaughters, si è subito premurato di protestare dal suo account X: Gli incidenti capitano nel ciclismo. Lo sappiamo tutti. È uno sport duro. Ma questo non è stato un incidente”.

La sanzione dell'UCI

I commissari UCI al seguito della corsa sono poi intervenuti sanzionando Victor Lafay, Bruno Armirail e Geoffrey Bouchard e il direttore sportivo Cyril Dessel che hanno ricevuto il cartellino giallo, la misura che da questo giugno adotta l'UCI per sanzionare i comportamenti pericolosi. Lafay è stato anche sanzionato di 1 punto nella classifica montagna, 6 punti nella classifica a punti, 10 secondi di penalità nella classifica generale e una multa di 500 franchi svizzeri oltre a una seconda sanzione di 1.000 franchi svizzeri comminata al direttore sportivo.

La motivazione è stata "l'ostruzione da parte di un corridore, per impedire o ritardare il movimento di un altro corridore o veicolo".

Il tweet di Ben O'Connor, che poi cancella l'account

In breve è intervenuta anche la maglia rossa Ben O'Connor, leader della corsa e della squadra, difendendo i suoi compagni: “Quale movimento pericoloso pensate abbiano fatto i miei compagni di squadra Bouchard, Lafay e Armirail per meritare un cartellino giallo? La strada era bloccata da noi, come in ogni corsa quando è partita la fuga. Non abbiamo mai cercato di causare una caduta, e mai spinto nessuno fuori strada”. E poi ha rincarato, accusando tra le righe Carapaz. “Il cartellino giallo viene comminato per una condotta di gara pericolosa. Per esempio, se siamo schierati in testa al gruppo, e un corridore passa sullo sterrato fuori strada per superarci, non causa un pericolo?”.

i tweet di Ben O'Connor
i tweet di Ben O'Connor

Ben O'Connor, che non va mai troppo per il sottile nell'esprimere le sue critiche, si è poi trovato sommerso di critiche dagli utenti di X, tanto che in tarda serata ha cancellato il proprio account.

Carapaz: "Nessuno mi ha chiesto scusa"

Nelle interviste di Eurosport prima della partenza, questa mattina Richard Carapaz non ha risparmiato giudizi aspri sulla condotta della Decathlon AG2R La Mondiale:

“La caduta è stata causata dai corridori della Decathlon, mi sembra ovvio. Ci sono molti modi per difendere la maglia, quello che hanno fatto è abbastanza triste. Credo che sia una grande mancanza di rispetto. Non sono nessuno per giudicare. Ognuno Sa ciò che sta facendo, spero si prenderanno la responsabilità delle loro azioni. Non abbiamo assolutamente parlato con loro, la cosa migliore secondo me quando fai un errore è accettarlo, parlare non le persone, e invece non ho ricevuto alcun tipo di scusa da loro. Fisicamente non mi ha fatto niente di serio, ma alla fine mi sono arrabbiato perché abbiamo perso un po' di rispetto nel gruppo e queste sono cose che non possono continuare ad accadere”.

O'Connor e Dessel: "Non abbiamo fatto nulla di male"

Da parte sua, O'Connor ha rimarcato di essere convinto di non aver fatto nulla di sbagliato: “Abbiamo parlato insieme alla EF, tutto è chiaro. Non capisco questa sanzione. Non abbiamo fatto nessuno movimento pericoloso, mentre ci superava Carapaz ha agganciato il pedale o la ruota di uno di noi, non credo sia molto corretto a dire ciò. Abbiamo detto a Cristian Rodriguez di non andare in fuga”.

Cyril Dessel, il direttore sportivo sanzionato, concorda con O'Connor: "Credo sia stata una punizione piuttosto severa, difficile da accettare. I ragazzi non hanno fatto nulla di sbagliato, abbiamo difeso la maglia e bloccato la corsa quando la fuga era andata. Guardando il video, l'UCI ha deciso di comminare questi cartellini gialli e sanzionare i nostri corridori, ne prendiamo atto, ma secondo noi non è corretta. Abbiamo parlato con i corridori, che sono rimasti sopresi, i commissari non hanno tutte le informazioni, ci sono state della discussioni anche tra i corridori che non erano state ostili. Quando Carapaz è caduto Geoffrey Bouchard è andato dai corridori della EF per dirgli che il loro leader era caduto e avrebbero dovuto aspettarlo, quindi una mossa tutt'altro che aggressiva. Ci sono diverse interpretazioni, ma la cosa è montata molto rapidamente e per noi è difficile accettarlo perché da parte nostra c'è stata correttezza. I corridori sono stati frustrati da questo. Una situazione così accade spesso, quando una squadra difende la maglia“.

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