Strage di cani, l'ENPA chiede a Mauro Vegni di annullare il passaggio del Giro d'Italia da Sciacca
Senza pace l'organizzazione del Giro d'Italia 2018: dopo i moti di protesta per la partenza da Israele, arrivano anche le associazioni animaliste a mettere pressione a Mauro Vegni con richieste di cambiamento del percorso di gara. La singolare richiesta giunge però da un ente autorevole come l'ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali, che tramite la presidente nazionale Carla Rocchi ha ufficialmente richiesto un cambiamento di percorso per la quinta tappa, da Agrigento a Santa Ninfa, in modo da evitare il passaggio dal comune di Sciacca, sotto i riflettori della cronaca nazionale per una strage di cani randagi avvenuta negli ultimi giorni, sulla quale gli inquirenti stanno attualmente indagando per trovare i responsabili. Una richiesta rilanciata ai microfoni di Radio1 nella trasmissione Sotto Inchiesta anche dall'ex-deputata Michela Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente e candidata alle prossime elezioni.
Tale richiesta, scrive l'ENPA, «nasce dall’indifferenza finora ostentata dal Comune alle richieste dell’associazione di contrastare l’emergenza randagismo con misure di prevenzione e di contrasto che, come previsto dalla normativa nazionale e regionale, garantiscano la tutela degli animali. Tale indifferenza è alla base dei ripetuti avvelenamenti verificatisi in passato sul territorio comunale di Sciacca e della strage di questi giorni, costata la vita a una quarantina di animali».
Il comunicato non chiarisce comunque le motivazioni che hanno portato l'ENPA a scegliere proprio il Giro d'Italia, un evento comunque marginale per la comunità locale considerando che si tratta di un semplice attraversamento a metà gara. Già da ieri però, sui social sono state fatte diverse allusioni ad un legame tra la mattanza ed il passaggio del Giro, sulla falsa riga dei "repulisti" avvenuti in concomitanza di altri grandi eventi sportivi, come l'Europeo di Calcio 2012 in Ucraina e Polonia, o l'imminente mondiale in Russia.