Professionisti

La Trek-Segafredo sospende Quinn Simmons per «post social divisivi»

01.10.2020 09:30

Il più giovane atleta del World Tour è finito nella bufera nella serata di ieri, in una vicenda alquanto particolare e che testimonia il segno dei tempi: in risposta ad un messaggio relativo a Donald Trump scritto da una giornalista dei Paesi Bassi, Quinn Simmons ha manifestato il proprio supporto al presidente in carica del proprio paese identificandosi come "trumpista". E lo ha fatto, soprattutto, utilizzando come emoticon una mano nera che saluta, gesto che, date le parole pronunciate nel primo dibattito dal candidato repubblicano nel quale non ha voluto condannare né opporsi le azioni del movimento suprematista bianco, è impossibile da non associare.

Dopo poche ore, la Trek-Segafredo con un comunicato commenta: «Siamo un'organizzazione che valorizza l'inclusività e supporta un mondo dello sport diverso ed equo per tutti gli atleti. Supportiamo il diritto alla libera espressione ma al tempo stesso riteniamo responsabili le persone per le loro parole e le loro azioni. Sfortunatamente, Quinn Simmons si è espresso online con parole e gesti che sentiamo come divisivi, incendiari e dannosi per la squadra, per il ciclismo professionistico e per i tifosi, nonché per il futuro diverso che speriamo di aiutare a creare per questo sport. Come risposta, lui non gareggerà più con noi fino a nuovo ordine».

Simmons, che avrebbe dovuto prender parte domenica alla Liège-Bastogne-Liège per poi concludere la stagione con la Scheldeprijs, la Ronde van Vlaanderen e la Paris-Roubaix, potrebbe quindi aver chiuso in anticipo la sua prima stagione da professionista.

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