Thibaut Pinot spera di essere al via del Giro 2018: «Il percorso è bellissimo»
Si sa, Thibaut Pinot ama in modo viscerale l'Italia, paese nel quale ha iniziato a correre da juniores e le cui corse ben si adattano alle sue caratteristiche. Finora, in carriera, il ventisettenne ha preso parte a un solo Giro d'Italia, l'ultimo, vincendo la ventesima tappa ad Asiago e concludendo al quarto posto in classifica generale, rimanendo in lotta per il titolo sino alla cronometro finale.
I piani della sua FDJ, dichiarati a più riprese dal team manager Marc Madiot, prevedono un 2018 incentrato sul Tour de France. Ma Pinot non è dello stesso avviso e, in un'intervista apparsa sull'edizione odierna del quotidiano Ouest France, conferma ancora una volta quale sia la sua vera volontà per la prossima stagione.
Alla richiesta di valutare il percorso della Corsa Rosa edizione 101, Pinot spiega: «Sono piacevolmente sorpreso: dopo i tre giorni israeliani ci sono subito tappe di mezza e di alta montagna. Otto arrivi in salita ben si adattano a me e in questo tipo di tappe posso essere sempre in lizza per la vittoria. Non conosco lo Zoncolan e l'ultima settimana si preannuncia molto dura, ma io solitamente cresco proprio negli ultimi giorni. Come al Tour ci sarà poca cronometro, e questo non può che favorire scalatori come me. La vera difficoltà del Giro è affrontare i finali delle tappe intermedie che, fra trabocchetti e stradine strette, regalano sempre sorprese».
Alla domanda dell'intervistatore sull'amore per il Giro, lo scalatore risponde: «È stato un colpo di fulmine. Me lo aspettavo, perché mi è sempre piaciuto correre in Italia. E l'ultimo Giro ha fatto ancora aumentare la mia passione. A differenza del Tour la corsa è più umana e non soffre del gigantismo che abbiamo qui in Francia. Io credo che il Giro sia la corsa che più si adatti alle mie caratteristiche, ma non chiudo ovviamente la porta al Tour».
E, alla successiva interrogazione su cosa voglia fare nel 2018, il nativo di Lure aggiunge: «Ho molta voglia di partecipare al Giro, soprattutto dopo aver visto il percorso. Nelle prossime settimane saremo in stage con la squadra a Calpe e lì sicuramente discuterò la mia presenza, anche in considerazione del Mondiale di Innbruck che è un altro degli obiettivi. Se facessi l'accoppiata Giro-Tour sarebbe ovviamente migliore rispetto a quella di quest'anno perché ho imparato dai piccoli errori commessi nei mesi scorsi. E la settimana in più di stacco fra le due corse aiuta».
Sulla questione di una vittoria del Giro in futuro, Pinot chiude così: «Sì, è uno dei miei grandi obiettivi da conquistare prima della fine della carriera».