Trionfo della SD Worx sul Cauberg ©UCI WWT-GettySport
Donne Élite

Kopecky+Wiebes, la SD Worx fa piazza pulita al Ladies Tour

Anche senza Vollering, non partita questa mattina, altro uno-due sul Cauberg nella tappa più impegnativa. L'iridata rinforza la leadership in classifica, complice anche il ritiro di Markus

09.09.2023 16:58

In una tappa che ricalca in buona parte il finale della Amstel Gold Race, il Team SD Worx ripete il risultato di quest'anno nella classica del Limburgo nella tappa regina del Simac Ladies Tour. Questa volta è Lotte Kopecky a trionfare sull'arrivo di Valkenburg, dopo aver affrontato il Cauberg nel finale, mentre Lorena Wiebes si sostituisce a Demi Vollering e coglie un altro secondo posto, che rimpolpa la lunga lista di uno-due del team neerlandese di questa stagione. Le due compagne di squadra sono anche le prime due in classifica, con un vantaggio piuttosto rassicurante su Anna Henderson, terza a trentasette secondi. 

La tappa inizia con un minuto di silenzio in memoria di uno dei meccanici del cambio ruota neutro, morto nella notte. “I suoi colleghi rimarranno in corsa, come lui avrebbe voluto”, si legge nel comunicato dell’organizzazione. 

Si riparte con Kopecky sempre in maglia gialla, ma senza Demi Vollering al suo fianco. La leader del World Tour si è ritirata a causa dell’influenza, che già l'aveva debilitata nei giorni scorsi. Una potenziale punta in meno per la SD Worx, che approccia comunque la corsa in modo molto aggressivo. Già dai primi chilometri Lorena Wiebes prova a entrare in dei tentativi di fuga, mentre nel gruppetto che evade a metà gara c’è invece Mischa Bredewold, insieme a Charlotte Kool (Team dsm-firmenich), Maike van der Duin (Canyon SRAM) e Ruby Roseman-Gannon (Team Jayco AlUla). Poco dopo, una caduta nella zona del rifornimento coinvolge Christina Schweinberger (Fenix Deceuninck) e soprattutto Riejanne Markus (Team Jumbo Visma), seconda in classifica, costretta al ritiro insieme a Lucinda Brand (Lidl-Trek). Una rivale in meno per Kopecky, che oltre a essere a soli 2” era molto pericolosa su questo tipo di percorso.

Nessuna fuga in questa fase fa molta strada, perché Annemiek van Vleuten ha deciso di onorare nel migliore dei modi il suo penultimo giorno di corsa: all’attacco di AVV riescono a rispondere solo in cinque, tra cui Kopecky e la coppia Niewiadoma-Georgi, che riesce a partire in contropiede e prendere un buon vantaggio. Alle spalle della polacca e della britannica la situazione si cristallizza, con diverse gregarie che riescono a rientrare. Il vantaggio è di una decina di secondi all’imbocco del primo Cauberg di giornata, non sufficienti per resistere al rientro della SD Worx, che continua a muovere le proprie pedine per controllare tutti i gruppetti che provano a sganciarsi. 

Si muove molto bene in questo senso Elena Cecchini, che ai -28 segue un attacco promosso sul Bemeleberg da Brodie Chapman (Lidl-Trek) e Jelena Erić (Movistar Team), con dentro anche le italiane Francesca Barale (Team dsm-firmenich) e Letizia Paternoster (Team Jayco AlUla), oltre alla maglia bianca di Zoe Bäckstedt (Canyon SRAM). In gruppo spetta a Bredewold il compito di controllare l'andatura, mentre sia Kopecky che Wiebes possono risparmiarsi a ruota per la maggior parte dei chilometri finali. Ai -7.5, sull'ultimo passaggio sul Bemeleberg, fa invece la differenza Floortje Mackaij, che si porta dietro ancora Cecchini, Scarlett Souren (Parkhotel Valkenburg), Elise Uijen (Team dsm-firmenich) e Yara Kastelijn (Fenix Deceuninck). 

 La neerlandese della Movistar è però nettamente la più brillante tra le fuggitive, e a 5 km dal traguardo riesce ad andarsene da sola. La sua azione si infrange sull'ultimo Cauberg, quando Niewiadoma decide di mollare gli indugi per cercare di uscire dalla gabbia costruita dalle SD Worx. Sono proprio Kopecky e Wiebes a tenere il passo della polacca sullo strappo finale, per poi superarla allo sprint prima dell'ultima curva. La tappa è per la campionessa del mondo, il secondo posto per quello europea (che con questa gamba può indubbiamente ripetersi tra due settimane), mentre si accontenta del terzo posto e del salto in classifica Niewiadoma. 

Quarto posto per un'ottima Sofia Bertizzolo (UAE Team ADQ), che precede sul traguardo Anna Henderson, nuova capitana della Jumbo Visma dopo l'uscita di scena di Markus. Ora la britannica è terza in classifica davanti alle connazionali Georgi e Bäckstedt, che arriva nona e difende la maglia bianca. Settimo posto per Van Vleuten, che domani chiuderà la sua carriera nella tappa conclusiva ad Arnhem. Sia lei che le altre proveranno a spezzare a scalzare il duo SD Worx dai primi due posti della classifica, ma dopo la dimostrazione di forza di oggi, e non solo di oggi, servirebbe una prestazione fuori dall'ordinario.

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