Hayter e la presa de Labastida
Nella prima tappa del Giro dei Paesi Baschi, il britannico vince una volata piuttosto anomala per via di un finale complicato, precedendo Schmid e Aberasturi. Decimo posto per Cristian Scaroni
Il Giro dei Paesi Baschi parte con una tappa apparentemente facile, visto che negli oltre 165 km da Vitoria-Gasteiz a Labastida è presente un solo GPM, quello di Opakua, dopo una trentina di km. Ma dopo lo scollinamento e fino all’arrivo, i tratti in pianura sono rarissimi ed i continui cambi di ritmo potrebbero rendere la tappa interessante. I velocisti presenti in gruppo punteranno alla volata finale, ma se la dovranno guadagnare, anche perché le squadre degli uomini di classifica non staranno certo a guardare. In particolare gli ultimi 3 km sono un concentrato di brevi strappi, anche con pendenze che arrivano all’8%, per cui anche un finisseur avrà le sue chances di vincere sul traguardo di Labastida.
La fuga di giornata, partita dopo circa 12 km, era formata da quattro ciclisti: Cristian Rodriguez (Arkea Samsic), Txomin Juaristi (Euskaltel Euskadi) e Jon Barrenetxea (Caja Rural-Seguros RGA). Altri due, ovvero Manuel José Diaz (Burgos BH) ed Ibon Ruiz (Kern Pharma) hanno cercato di aggregarsi al terzetto di testa restando per diverso tempo all’inseguimento ma alla fine hanno desistito e si sono fatti riprendere dal gruppo inseguitore. Le squadre più attive all’inseguimento dei fuggitivi, il cui vantaggio massimo è stato di circa 3 minuti, sono state l’Alpecin Deceuninck e l’INEOS Grenadiers. Il forcing del gruppo ha rosicchiato progressivamente secondi su secondi alla fuga che è stata ripresa a 30 km dalla conclusione, poco prima del secondo traguardo volante di Laguardia vinto da Daniel Martinez (INEOS Grenadiers).
Il gruppo arrivava sostanzialmente compatto agli ultimi 3 km, quanto provava l’allungo Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies). Il ciclista francese guadagnava qualche decina di metri di vantaggio ma la repentina reazione del gruppo, in particolar modo con gli uomini della Soudal Quick Step, annullava quasi sul nascere il tentativo del francese. A circa mezzo km dalla conclusione, nel tratto più impegnativo con pendenze che superavano anche il 7%, una violenta accelerazione dell’INEOS metteva Ethan Hayter nelle condizioni di sprintare e vincere per la prima volta nel 2023 davanti a Mauro Schmid (Soudal Quick Step) e Jon Aberasturi (Trek Segafredo). Chiudevano la top five Alex Aranburu (Movistar) in quarta posizione ed Orluis Aular (Caja Rural-Seguros RGA) in quinta posizione. Il primo italiano all’arrivo era Cristian Scaroni (Astana Qazakstan), decimo, preceduto dal sesto al nono posto da Richard Carapaz (EF Education EasyPost), Quinten Hermans (Alpecin Deceuninck), Gonzalo Serrano (Movistar) e Mattias Skjelmose Jensen (Trek Segafredo). In classifica generale Hayter conduce con 4 secondi di vantaggio su Schmid e 6 secondi di vantaggio su Aberasturi.
Domani si riparte da Viana e si arriva a Leitza dopo quasi 194 km. E’ la seconda tappa del Giro dei Paesi Baschi 2023 ed è anche la più lunga di questa edizione. I gpm da affrontare saranno cinque, quattro dei quali posizionati nella seconda parte del percorso. Il più difficile di tutti è quello di Saldias, 2.3 km al 9.2%, a circa 45 km dalla conclusione. Una tappa da imboscate che potrebbe riservare qualche sorpresa in classifica generale, assestandola o rivoluzionandola.