Valverde, la giusta guida
L’Embatido lascia il ciclismo pedalato, anche se non del tutto, e dalla prossima stagione entra nello staff della Movistar con nuove competenze da ricoprire
In Giappone per il Criterium di Saitama, evento ASO per promuovere il ciclismo in generale ed il Tour de France in particolare in Estremo Oriente, Alejandro Valverde parla a cuore aperto della sua nuova vita da ex ciclista e ci dà alcune dritte sul suo futuro che resterà nell’ambito del ciclismo.
Il murciano, uomo simbolo della Movistar dal 2005, anno in cui approdò alla corte di Eusebio Unzuè quando la squadra era denominata Illes Balears Caisse d’Epargne, rivela che rivestirà un ruolo di collegamento tra direttori tecnici, allenatori e ciclisti, salendo anche in ammiraglia e seguendo le corse specialmente nei grandi giri.
Il sostegno di Valverde alla squadra sarà costante visto che parteciperà anche agli allenamenti in altura e con la sua esperienza potrà consigliare i ciclisti più giovani. Il fatto di non appendere del tutto la bici al chiodo è confermato dal desiderio di partecipare a gare di gravel, anche a livello agonistico, per divertirsi e restare in forma.