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Primoz Roglic prepara l'assalto a Giro d'Italia e Tour de France: "Sì, posso ancora migliorare"
Il trentacinquenne sloveno punta alla corsa rosa e sogna la maglia gialla: "L'anno scorso abbiamo commesso degli errori di preparazione: quest'anno ci faremo trovare pronti"
La carriera di Primož Roglič è tutt'altro che al tramonto. Parola del trentacinquenne sloveno, che tra sei giorni inizierà un'altra stagione con la doppietta Giro d'Italia-Tour de France nel mirino. Il suo esordio stagionale è previsto tra sei giorni alla Volta ao Algarve (19-23 febbraio), una delle due gare, insieme alla Volta a Catalunya (24-30 marzo), con cui preparerà l'assalto ai due Grandi Giri.
Primož Roglič: “Mi sento ancora ventenne: voglio raggiungere il mio miglior livello”
Roglič partirà con grandi ambizioni in tutte e quattro le gare. Sia in Algarve che in Catalogna lo sloveno ritroverà l'ex compagno di squadra Jonas Vingegaard in quello che, con buona pace di Tadej Pogačar, sa di antipasto di Tour de France. Alla corsa rosa cercherà di replicare il clamoroso successo di due anni fa, mentre in Francia proverà a spezzare un'autentica maledizione e si darà una chance (forse l'ultima?) di lottare per la maglia gialla.
“Cosa mi motiva? Difficile dirlo, so solo che voglio essere me stesso. Quando ho lasciato il salto con gli sci non pensavo che sarei riuscito ad arrivare a questo livello: voglio sfruttare il tempo che mi resta e dare il meglio di me. Quest'anno avrò tanti nuovi compagni molto forti, ma non è sufficiente per vincere: bisogna unire i pezzi per creare una squadra collaborativa ed è ciò su cui stiamo lavorando. Se riuscirò a migliorare i miei numeri, i risultati arriveranno. Quale livello penso di poter raggiungere? Io mi sento ancora ventenne, sento che posso migliorare ancora rispetto alla Vuelta dell'anno scorso.”
![Immagine: Primoz Roglic](https://slyvi-tstorage.fra1.digitaloceanspaces.com/l38473187528_tml1527584372481_327572280533_1685258272800037.jpg)
Sui suoi due obiettivi si è espresso anche Rolf Aldag, direttore sportivo della Red Bull-BORA-hansgrohe.
“I numeri di Primož sono in crescita e questo ci fa ben sperare per la nuova stagione. Noi però dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo: i risultati saranno solo una conseguenza e arriveranno se faremo tutto alla perfezione. Abbiamo un piano chiaro: Primož va sempre molto forte dopo i ritiri in altura, per questo correrà poco anche quest'anno. Ovviamente, prima del Tour, vorremmo vincere il Giro: se dovessimo riuscirci, Primož arriverebbe in Francia molto più rilassato e potrebbe concentrarsi sul Tour. Questo sarebbe l'avvicinamento ideale.”
Uno sguardo al 2024: cosa è successo al Tour de France
Roglič e Aldag si sono poi soffermati su ciò che è accaduto in occasione dell'ultimo Tour de France, il primo dello sloveno con la maglia della Red Bull-BORA-hansgrohe.
“L'anno scorso abbiamo commesso degli errori in fase di preparazione”, ha esordito Aldag. “I ragazzi sono arrivati al Giro del Delfinato molto stanchi e in quella gara, anche se abbiamo vinto, ci siamo mossi con troppa aggressività. In ritiro a Tignes, poi, ha piovuto quasi tutti i giorni e ciò ha reso la preparazione ancora più difficile. Quel ritiro era troppo a ridosso del Tour e i ragazzi non sono potuti nemmeno tornare a casa prima della gara. A livello fisico erano pronti, ma non a livello mentale. Eravamo tutti molto stanchi e a quel punto è troppo tardi per cambiare le cose."
"Quest'anno la prenderemo con più calma e avremo anche il supporto di psicologi sportivi nel team. Io dovrò stressare di meno i ragazzi per fare in modo che arrivino non solo pronti, ma anche sereni e carichi al via del Tour de France.”
Roglič è dello stesso avviso. “Sì, abbiamo sbagliato qualcosa, ma con il senno di poi è facile giudicare. Abbiamo analizzato la situazione più volte a mente fresca: quest'anno non ripeteremo gli stessi errori e se dovessimo trovarci in situazioni simili reagiremmo in modo diverso. Ci faremo trovare pronti.”