Jensen Plowright vince la sua seconda tappa in questo Tour of Qinghai Lake 2024 © Twitter Alpecin-Deceuninck
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Plowright in ottima forma: secondo successo al Tour of Qinghai Lake

L'australiano della Alpecin-Deceuninck vince la quinta tappa della corsa in terra cinese: secondo il fratello d'arte Davide Persico

11.07.2024 09:44

Mentre in Europa Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar danno spettacolo sulle strade del Tour de France, dall'altra parte del mondo continua a il Tour of Qinghai Lake 2024, cha ancora non ha un reale padrone, dal momento in cui negli ultimi giorni ci sono stati continui cambi di leadership, sostanzialmente uno per ogni frazione. Nella corsa a tappe in terra cinese questo è stato l'anno delle prime volte, con il primo sigillo in carriera per Jensen Plowright (Alpecin-Deceuninck) e Mauro Aparicio (Burgos-BH), ma l'australiano è riuscito a ripetersi proprio nella giornata odierna, con il successo sul traguardo di Xihaizhen.

Mauro Aparicio esulta sul traguardo di Gonghe al Tour of Qinghai Lake 2024 © Twitter Burgos BH
Mauro Aparicio esulta sul traguardo di Gonghe al Tour of Qinghai Lake 2024 © Twitter Burgos BH

Tour of Qinghai Lake 2024, la cronaca della quinta tappa

Nella notte italiana i corridori sono partiti da Gonghe, sede di arrivo della quarta frazione, per la quinta tappa del Tour of Qinghai Lake 2024, e dopo 127,2 km sono giunti sul traguardo di Xihaizhen. Due asperità altimetriche subito in partenza, lo Yakou (10,3 km al 4,9%, GPM di 1^ categoria) e il Nanshanluohe Yakou (0,5 km al 7,2%, 3^ categoria) e poi la strada si è presentata sostanzialmente pianeggiante, salvo uno zampellotto a 12 km dall'arrivo seguito da una discesa piuttosto lunga. In mezzo ben tre sprint intermedi, Qinghai Lake, Hudong e Jinshawan.

Pronti via sono stati in tre a tentare un attacco per provare a far andare via una fuga, ovverosia Jelle Vermoote (Bingoal WB), Bilguunjargal Erdenebat (Ferei Quick-Panda Podium Mongolia Team) e Nils Sinschek (Parkhotel Valkenburg). L'asiatico, però, si è staccato molto presto dai suo compagni di viaggio, superato anche da Clément Alleno (Burgos-BH), che ha provato a riportarsi sulla testa della corsa. I primi due, in ogni caso, sono riusciti a guadagnare 2' 35" sul plotone principale, un vantaggio comunque poco rassicurante a livello di successo di tappa.

Il gruppo si spezza in due tronconi

Questo ha comunque permesso loro di spartirsi gli abbuoni in cima allo Yakou, dove a passare in testa è stato Nils Sinschek (7), davanti a Jelle Vermoote (5), Clément Alleno (3) e Bilguunjargal Erdenebat (2), mentre lo sprint nel gruppo lo ha vinto Henok Mulubrhan (Astana Qazaqstan Team, 1). Verso l'ascesa successiva sono stati ripresi tanto il francese quanto l'asiatico, mentre allo stesso tempo il vantaggio dei battistrada si assottigliava sempre più. 

Lo sprint intermedio di Qinghai Lake è stato ancora un affare dei due attaccanti, che questa volta si sono scambiati le posizioni: primo Jelle Vermoote (5 punti e 3"), secondo Nils Sinschek (3 punti e 2") e terzo Wilmar Paredes (Team Medellin-EPM, 1 punto e 1"). A quel punto il gruppo ha dato una decisa accelerata e si è addirittura spaccato in due tronconi, con i battistrada che si sono di fatto rialzati per attendere i circa 25 corridori facenti parte della prima parte del plotone. I tentativi di anticipare la volata, a quel punto, sono stati parecchi, anche se il più deciso lo ha messo a segno Riccardo Lucca (VF Group-Bardiani CSF-Faizané), ripreso a 700 metri dal traguardo. A vincere in volata, alla fine, è stato Jensen Plowright, che ha preceduto l'italiano Davide Persico e Alexander Salby, entrambi della Bingoal WB.

 

 

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Fabio Barera
Amante del ciclismo grazie alla passione che mi ha trasmesso il nonno. Aspirante giornalista a cui piace raccontare storie di sport