Professionisti

Wow che Mo(rtade)llema!

07.10.2018 16:14

Grande prova di squadra della Trek-Segafredo al GP Beghelli e Bauke riesce ad anticipare la volata. Barbero e Belletti sul podio


La vera gara di casa dello sponsor Segafredo era il Giro dell'Emilia di ieri, ma oggi per il GP Beghelli si era sempre in zona e quindi c'era da aspettarsi una Trek molto motivata e desiderosa di dare battaglia: così è stato ed alla fine i ragazzi in maglia rossa sono riusciti ed evitare il prevedibile sprint sul traguardo di Monteveglio riuscendo a lanciare Bauke Mollema verso un bellissimo e meritato successo in solitaria. In questo 2018 era stata proprio una corsa del GS Emilia l'unico altro successo a Mollema che s'impose nella tappa di Sogliano al Rubicone della Settimana Coppi&Bartali: dal quel momento in poi ci sono state tante fughe al Tour e alla Vuelta sempre terminate trovando qualcuno di più forte, in mezzo anche un secondo posto a San Sebastián.

Hermans ci prova da molto lontano
Questa ventitreesima edizione del GP Beghelli si è animata negli ultimi due giri del circuito della Zappolino, ma in precedenza si è messa in evidenza una fuga di nove corridori partita dopo 25 chilometri di gara: la partenza è stata molto veloce con quasi 48 chilometri nella prima ora e gli attaccanti sono stati Lluis Mas (Caja Rural), Alexandr Kulikovskiy (Gazprom-Rusvelo), Ben Hermans (Israel Cycling Academy), Enrico Salvador (Biesse Gavardo Carrera), Fabio Mazzucco (Italia), Luca Raggio (Wilier-Selle Italia), Marco Bernardinetti (Amore&Vita–Prodir), Emil Dima (MSTina–Focus) e Dario Puccioni (Sangemini-MG.KVis) che hanno preso un vantaggio massimo di cinque minuti al termine del primo dei dieci giri finali da 13.3 chilometri attorno a Monteveglio.

Ad una settantina di chilometri dalla conclusione, l'Astana ha provato a lanciare all'inseguimento dei fuggitivi Andriy Grivko e Miguel Ángel López, una mossa che però non ha portato a grandi risultati: davanti, infatti, Ben Hermans ha più volte rilanciato l'andatura prima scremando il gruppetto di battistrada, poi restando da solo al comando della corsa a poco più di 45 chilometri dal traguardo. Il corridore belga della Israel Cycling Academy ha comunque visto crollare molto rapidamente il proprio vantaggio sul plotone principale condotto dalla Trek-Segafredo: al passaggio dal traguardo che segnava due giri al termine (26.6 chilometri) Hermans aveva solo 23" di margine e appena tre chilometri più tardi ha visto il gruppo rinvenire su di lui.

Due giri di attacchi, inseguimenti, rilanci e frazionamenti
A questo punto si è entrati nella fase decisiva della corsa. Alla penultima ascesa dello Zappolino è stato Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo) a fare un forcing molto deciso che ha allungato e frazionato il primo gruppo: sulla spinta dell'olandese si è formato in testa alla corsa un drappello di otto corridori comprendente anche Bauke Mollema e Toms Skuijns della Trek-Segafredo, Davide Ballerini e Francesco Gavazzi dell'Androni-Sidermec, Egan Bernal della Sky, Matteo Trentin della Mitchelton-Scott e Matteo Montaguti dell'AG2R. Il vantaggio di questo gruppetto è arrivato fino a mezzo minuto, ma la presenza di un uomo veloce come Trentin ed un paio di squadre in superiorità numerica sugli altri ha reso più complicato trovare un ottimo accordo: all'inizio dell'ultimo giro sono iniziate le scaramucce e così il plotone si è riavvicinato con il lavoro di Astana, Bahrain-Merida e UAE Team Emirates.

A 9 chilometri dall'arrivo gli inseguitori si erano praticamente riportati in scia ai battistrada, ma un allungo di Matteo Trentin ha dato nuova vita alla fuga: con il campione europeo c'erano ancora Steven Kruijswijk, Bauke Mollema, Toms Skuijns e Davide Ballerini, ma a termine dell'ultimo Zappolino il gruppo era di nuovo lì a tiro. In discesa, però, il ritmo non è calato neanche per un attimo ed il plotone, già allungatissimo per la salita precedente, si è nuovamente spezzato nelle prime posizioni, e stavolta sono stati in 12 a prendere vantaggio. Molti dei protagonisti erano quelli che già si trovavano davanti, ma a Mollema e Skuijns la Trek-Segafredo è riuscita ad aggiungere anche l'austriaco Gogl, creando una situazione molto vantaggiosa.

Mollema piazza la stoccata vincente
Ma anche in questa nuova fuga di accordo tra i protagonisti ce n'era molto poco, allora ha provato a farsi vedere Nicola Bagioli (Nippo) e ancora Steven Kruijswijk ai meno 3 chilometri, ma lo scatto buono è stato quello di Bauke Mollema quando mancavano esattamente 2200 metri alla conclusione: nessuno ha seguito il corridore della Trek-Segafredo che con la sua tipica andatura non particolarmente elegante è riuscito comunque a prendere quei pochi secondi di vantaggio che sono bastati per andare a festeggiare la vittoria. Sul rettilineo finale Mollema si è voltato più volte per vedere dove era il gruppo, ma nonostante la differenza di velocità Bauke ha avuto tutto il tempo per godersi il successo e alzare le braccia con un buon anticipo.

Il ritardo del primo gruppo è stato di sei secondi e lo spagnolo Carlos Barbero (Movistar) ha vinto la volata per la seconda posizione davanti a Manuel Belletti che porta all'Androni-Sidermec un altro podio che di fatto chiude i giochi per un successo nella classifica a squadre della Ciclismo Cup che comunque non sembrava più in discussione già da un po'. La Nippo-Vini Fantini si è fermata al quarto posto con Juan José Lobato, poi buon quinto posto per Riccardo Minali (Astana) ed a seguire si sono piazzato un generoso Matteo Trentin sesto, Leonardo Basso settimo, Matthieu Ladagnous ottavo, Koen Bouwman nono e Kristian Sbaragli decimo.
Notizia di esempio
Brico Cross: Mathieu Van Der Poel serve il bis a Ronse, tra le donne Arzuffi battuta solo da Marianne Vos