Remco-Giro: la sfida è iniziata
Evenepoel scopre le carte e arriva l'ufficialità: nel 2023 punterà tutto sulla Corsa Rosa. Il campione del mondo torna al Giro per vincerlo, ed effettua già le ricognizioni
La notizia era nell'aria da mesi, supportata da indiscrezioni e dichiarazioni più o meno esplicite dei diretti interessati, ma oggi arriva l'ufficialità: Remco Evenepoel correrà il Giro d'Italia 2023. Il campione del mondo ha infatti stamane annunciato tramite i propri account social, in accordo con la sua Soudal-Quick Step e con l'organizzazione della stessa Corsa Rosa che nel 2023 il suo obiettivo principale sarà quello di provare a vincere il suo secondo grande giro in carriera, dopo il trionfo lo scorso anno alla Vuelta a España. Le scelte che hanno portato il 22enne belga alla scelta del grande giro italiano sono molteplici: in primo luogo un percorso ricco di chilometri a cronometro, quasi 70 in totale, favorevoli ad un corridore dalle doti di Evenepoel, la volontà del manager Patrick Lefevere di non forzare la mano sul proprio giovane gioiello, evitando così l’esordio al Tour de France, considerato troppo logorante specialmente dal punto di vista dello stress, e preferendo dunque l’atmosfera più distesa che si respira nel mese di maggio sulle strade italiane, sebbene l’agonismo non manchi di certo.
Ecco dunque che la carriera del campione belga volge verso un’ulteriore evoluzione, che forse era quella sperata sin da quando il Remco 18enne dominava quasi tutte le corse a cui prendeva parte nella categoria Juniores: Evenepoel vuol essere uomo da grandi giri. Molti in questi anni sono stati infatti gli interrogativi sulla sua reale natura ciclistica, e le più svariate caratteristiche gli sono state attribuite; da passista a scalatore, da cronoman a uomo da classiche, Remco poteva essere un po’ tutto, ed il suo già variegato palmarès ne è la dimostrazione. Non c’è dubbio comunque che la vittoria della Vuelta ed il modo in cui è stata ottenuta sia un punto di svolta fondamentale nella sua carriera, visti i molti interrogativi che fino a quel momento persistevano sulla tenuta del ragazzo per 3 settimane di corsa. Ricordiamo infatti una prima metà di Giro 2021 che fece ben sperare suoi tifosi, salvo poi calare vistosamente e concludere con il ritiro, dovuto anche, va detto, ad una caduta ad inizio della terza settimana.
La Vuelta di Evenepoel è stata quasi perfetta, i punti di debolezza ben pochi e la personalità da leader non gli è certo mancata, anche se questo si poteva ben intuire. Coraggio e sfrontatezza non sembrano infatti mancare al belga, che in passato si è anche reso protagonista di qualche episodio quantomeno evitabile, ma che possiamo tranquillamente archiviare come errori di foga e gioventù. Vincere un grande giro, si sa, aiuta notevolmente nella gestione dello sforzo fisico e mentale, e richiede pazienza e concentrazione per tutto il periodo della corsa, doti che si sono viste nitidamente, e che ora diventano importante esperienza immagazzinata per il futuro perché, si sa, in una corsa a tappe qualcosa può sempre andare storto.
Remco diventa quindi, sulla carta, già il principale favorito del Giro 106, sia per la solidità e la continuità di prestazioni mostrata tra agosto e settembre alla Vuelta che per l’assenza, al momento, di molti altri big delle corse a tappe che abbiano già annunciato di essere al via. Non c’è dubbio che diversi di loro ci saranno, in particolare è atteso Primoz Roglic, che già quest’anno si è confrontato con Evenepoel sulle strade di Spagna. Altri nomi attesi al via sono il portacolori Ineos Grenadiers Geraint Thomas e il portoghese della UAE João Almeida, mentre per avere maggiori notizie sugli altri protagonisti che si daranno battaglia per la maglia rosa c’è ancora da attendere: tra dicembre e gennaio ne sapremo di più.
Oltre all’auspicato giovamento per l’atleta, che si appresta a cominciare la corsa da leader assoluto, c’è un giovamento invece certo per il Giro, che dal lontano 2012 non vedeva un campione del mondo in carica sulle proprie strade sfoggiare i colori dell’iride, quando Cavendish vinceva 3 tappe dominando gli sprint. In aggiunta al Giro, il 2023 di Evenepoel sarà decisamente orientato su un “pacchetto” di corse RCS comprendente anche UAE Tour e Tirreno-Adriatico, mentre in primavera sembra plausibile per lui l’ipotesi di concentrarsi nuovamente sulle classiche delle Ardenne, ma con un occhio decisamente già rivolto al Giro. Le motivazioni sono tante, l’umore è alto, la sfida è ufficialmente iniziata, così come le sue ricognizioni: non ci resta che aspettare.