Artz e van Rooijen: volate diverse, comunque Campioni
Le parole dei protagonisti e vincitori dei Campionati Europei su Strada Under23
Il Campionato Europeo su Strada Under23 è stato dominato dalle squadre della nazionale olandese, che ha trionfato sia in campo maschile che in campo femminile.
Tra le donne, è uno-due per le giovani orange Sofie van Rooijen e Scarlett Souren, con l'ottima terza piazza della nostra italiana Eleonora Camilla Gasparrini. Al maschile, invece, volata a due vincente per Huub Artz sul tedesco Niklas Behrens, mentre arriva staccato a 11" il francese Léandre Lozouet.
Sofie van Rooijen: “Era la mia ultima chance per diventare Campionessa Europea”
La giovane Sofie van Rooijen, classe 2002 in forza alla VolkerWessel Women's Pro Cycling Team e già vincitrice quest'anno di quattro corse (il Grote Prijs Beerens, la Konvert Koerse, la Omloop van Borsele e la Ronde van Drenthe), commenta così la vittoria della maglia di Campionessa Europea, raggiunta nel suo ultimo anno di militanza nella categoria Under23.
“È stata una giornata perfetta. Questo era il grande obiettivo della mia stagione. La squadra è stata veramente forte oggi, penso che si sia visto anche in TV quanto bene abbiamo fatto. Ho avuto un lead-out perfetto [da parte di Scarlett Souren] e abbiamo fatto uno-due, quindi non sarebbe potuta andare meglio. Questo è stato il mio ultimo anno tra le Under23, quindi questa era l'ultima possibilità di diventare Campionessa Europea. Il mio sprint è migliorato molto quest'anno, quindi sono veramente felice di esserci riuscita”.
Huub Artz: “Alla fine ho avuto io le gambe migliori”
Incredulo sul traguardo e incredulo nel post gara e sul podio: il classe 2002 Huub Artz, giovane promessa della Intermarché-Wanty e già vincitore della Gent-Wevelgem U23 e della settima tappa del Giro d'Italia NextGen, commenta così la vittoria della maglia di campione continentale.
“Non me lo aspettavo davvero. Ho pensato tutta la settimana ”Come posso fare a vincere?" … sono contendo di essere stato io. Ero un po' spaventato che la gara finisse allo sprint e speravo nel vento, l'ho detto anche al mio direttore sportivo. Ho aspettato e aspettato, poi però la corsa è esplosa prima di quanto pensassi. Eravamo in una buona fuga, con tre corridori olandesi [Tibor Del Grosso e Jesse Kramer, ndr]. C'erano tanti atleti forti nel gruppo di testa. Alla fine, era solo questione di chi avesse ancora le gambe migliori. A quanto pare, ero io ad averle. Sono davvero, davvero contento del modo in cui ho corso. È davvero fantastico".